Mirabell |
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| Daniel guardò Calintz e poi Aurora, per poi parlare a voce alta ignorando il fatto di trovarsi in biblioteca.
“Non dire cazzate!”
Disse serissimo, fissandolo negli occhi, per poi afferrarlo per la maglia.
“Che vorresti fare ucciderlo? Se ci provi vado io a dirlo a questo Abel, primo ha il diritto di saperlo, due Aurora non è così stupida da non accettare un fratello, visto che è sempre figlio tuo e terzo se è per occupartene, puoi darlo a me, non puoi sbarazzartene Calintz”
Il demone non sapeva niente dello stupro del biondo anche per questo si era arrabbiato con lui, ma non c’è la faceva il ragazzo assomigliava troppo a Maximilian e poi gli stava simpatico, gli voleva bene, così finì per abbracciarlo anche lui. Intanto Abel dalla sua posizione, stava riflettendo assai infastidito.
“Sai bocciolo, bisognerebbe dare qualche lezione alla tua mamma, mi nasconde cose importati e fa piani assai fastidiosi”
Sussurrò, stringendola a se per poi darle un biscotto al cioccolato fatto da lui, se ne portava sempre dietro una scorta.
“Hai qualche idea?”
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