At the end

Lucifero era seduto su una grossa roccia a forma di trono posta in cima a delle scalinate del grande salone del castello abbandonato che cadeva in rovina.
Teneva un gomito poggiato su un bracciolo di pietra mentre la mano sorreggieva il viso chi fissava stancamente davanti a se, aveva voglia di uccidere ma non di sporcarsi le mani..
Alla fine essere lucifero era una vera e propria noia. sembrava più una questione di burocrazia e potere.. sembrava che alcuni apostoli senza di lui diventavano di colpo dei mollaccioni e incominciavano a sfornare piccoli esserini e a mettere su una famiglia.
Sbuffò sonoramente ma rimase guardingo sentendo un potere a lui conosciuto avvicinarsi
-nii-chan ho qualcosa per te..
Disse una voce femminile che poi riconobbe come quella di sua sorella mentre shinku spingeva la piccola myr in avanti di modo che mika potesse vederla

“Ciao”

Disse tranquillamente la bimba guardandolo coi soliti occhi brillanti che gli venivano solo in sua compagnia, mentre faceva un passo avanti reggendo Pendragon.

“Calintz vuole ucciderlo, posso chiederti di prenderlo con te?”

Disse con voce tranquilla, insomma se fosse stato per lei gli sarebbe saltata addosso per abbracciarlo ma c’era anche Shinku e non voleva infastidire Mika o dare troppe informazioni alla donna sulle sue idee, non era abituata a fidarsi, nonostante la sua famiglia fosse sempre buona con lei e l'avesse educata diversamente.

-shinku, vai.
La ragazza alzò un sopracciglio sbuffando leggermente fissando prima il fratello per poi myr, infine scosse la testa con fare non curante
-myr ti aspetto di là
Disse con calma mentre lucifero ghignava vedendo la sorella andarsene
-avvicinati dai, perchè stai così lontana?
Domandò inclinando il viso lasciando che alcune ciocche scure gli corprirono un occhio e parte del viso

Appena la donna fu uscita, la ragazza si gettò tra le braccia del moro sbattendo le ciglia lingue, baciandogli una guancia mentre si stringeva al suo petto.

“E’ bello vederti”

Sussurrò stringendolo, mentre tremava un po’ per la rabbia.

“Vuole portarmelo via e fargli del male”

La voce della ragazza era fredda ma tradiva un po’ di disperazione e furia, mentre il draghetto di avvicinava poggiandosi su una spalla di Mika.

“Se potessi lo ucciderei”

-lo uccideresti dici..? attenta a quello che dici mia piccola stellina perchè ti potrei prendere in parola..
Bisbigliò mika leccandosi le labbra mentre prendeva la ragazzina e la faceva sedere sulle sue gambe con un ghigno predatore sul viso
-complimenti, sei cresciuta proprio bene..
Sussurrò mentre carezzava il draghetto che sembrava tranquillo grazie alle loro due presenze

“Davvero?”

Chiese la ragazzina fissandolo con un sorriso, mentre gli legava le braccia al collo.

“Vedrai diventerò bella solo per te”

Sussurrò quindi con un sorriso suadente, mentre gli occhi diventavano ancora più azzurri e gli sistemava un po’ i capelli in modo sexy.

“Lo uccideresti davvero per me?”

Chiese quindi con occhi sornioni, mentre sembrava che Pendragon ridacchiasse.

“Comunque me ne occuperò io, vedrai diventerò molto forte, per riuscire ad essere degna della tua vicinanza”

-vorrei tanto ucciderlo ma vedi.. ho fatto un patto con un mio apostolo, IO non lo posso toccare ma tu puoi..
Bisbigliò ghignando mentre le prese il mento tra il pollice e l'indice baciandole l'angolo delle labbra per poi allontanarsi e fissarla con fare critico
-sarai forte.. oh si, sarai forte ma poi io ti vorrò nelle mie fila.. tu sei mia, solamente mia.
Ringhiò con voce colma di rabbia e di gelosia mentre le prendeva il polso e guardava con suo sommo orgoglio il bracciale al polso della ragazza

La ragazzina gli accarezzò una guancia con la mano candida, mentre sorrideva dolcemente, probabilmente per la prima volta dalla sua nascita.

“Finché mi vorrai sarò tua”

Sussurrò poi buttandogli nuovamente le braccia al collo nascondendo il volto su una spalla, mentre il draghetto iniziava ad agitare la coda come un cagnolino.

-oh ma io ti vorrò sempre piccola.. se poi diventerai forte ti apprezzerò ancora di più..
Mormorò abbracciandole la vita carezzandole pigramente i capelli mentre attorno a loro era sempre più buio.. a lui non dava fastidio che fosse praticamente sera ma forse la piccola myr doveva andare; non cehe volesse cacciarla via.. anzi!
Avrebbe dato disposizione di creare una stanza per gli ospiti adiacente al suo mausoleo

“Mi piace il buio”

Sussurrò la ragazzina stringendolo a se, mentre sfregava il viso sulla sua spalla.

“Come vorrei restare con te. Sei l’unico con cui voglio stare”

Disse poi mentre cercava di capire se si stesse avvicinando Daniel, percepiva qualcosa in effetti ma non ne era sicura.

“Ma ho paura di dover andare, mio padre sta arrivando e non era molto contento del vostro ultimo incontro, anche se lui però mi riporterà da Calintz, chissà se posso chiedere a Shinku di eliminarlo”

Ridacchiò poi divertita, baciandogli una guancia per poi scendere dalle gambe di Mika.

“Allora posso lasciare a te Pendragon?”

Mika sogghignò malvagiamente prendendo tra le mani il visetto della ragazzina, sfiorandole la bocca con le sue labbra fredde e gelide, degne del signore del male.
-calintz non tochcerà con un solo dito pendragon, ho qualcosa a cui tiene in molto e non avrebbe il coraggio di mettere a repentaglio loro

La piccola gli strinse le braccia al collo, strusciando poi il viso tra i suoi setosi capelli neri sospirando compiaciuta, sia delle sue parole che della sua vicinanza.

“Mi piace l’idea che hai in mano il suo punto debole”

Sussurrò quindi sfregando il nasino con quello del signore del male.

“Sei stupendo, soprattutto quando mi dici di avere in mano i miei nemici”

-quindi ora stai tranquilla, tieni sempre pendragon con te..
Disse lui sorridendo con fare ambiguo mentre carezzava i capelli della ragazzina per poi prendere il draghetto e metterglielo tra le braccia mentre lui lentamente mutava aspetto diventando un comune ragazzo dai capelli scuri e gli occhi scuri
-tuo padre tra poco sarai qui

Myr strinse a se il draghetto, triste all’idea che suo padre arrivasse e per il cambio d’aspetto di Mika, insomma a lei piaceva l’originale, però sorrise radiosa baciandogli ancora un attimo una guancia.

“E’ meglio che vada, mio padre si è un po’ rammollito col matrimonio, ma non abbastanza da non riconoscere chi ha guarito in passato”

Sussurrò con sguardo furbo, avviandosi verso la voce del padre che la chiamava da in fondo alla strada.