Arrancando verso l’infermeria.

Fuggire dal cimitero era stata davvero un impresa per Nathaniel che ormai riusciva a malapena a restare in piedi, aveva dovuto evitare un sacco di sentinelle e per pura fortuna oltre che per spirito d’iniziativa era riuscito a non essere riportato indietro.
Alla fine era arrivato in infermeria, ma appena superò la porta gli venne un forte giramento di testa e si inginocchiò a terra, non sapeva se sarebbe riuscito a rialzarsi, si sentiva veramente affaticato, ma dove cavolo erano i medici? Si chiese stizzito.

Una figura dai capelli biondi si fece vedere, dietro a nath gli si avvicinò piano, prendendo in braccio il corpo del rgazzino e portandolo con calma sul lettino
-ragazzo?
Domandò togliendogli le scarpe e coprendolo appena con il lenzuolo

Nathaniel non era ancora svenuto e guardò l’uomo che anche nello stato di rintronamento in cui giaceva gli sembrava molto ma molto bello.
Anche per questo forse quando con una mano si spostò a fatica i capelli dal volto si senti, debole, umiliato e inferiore.

“Ho bisogno di un medico”

Riuscì a sussurrare chiudendo poi un attimo gli occhi verdi sentendosi coperto dal lenzuolo pulito.

-per questo sono qui.
Disse lui avvicinandosi al ragazzino, scostandogli una ciocca di capelli dal viso in modo da poter vedere bene la parte del viso rovinata dalla grave ustione creata dall'apostolo

“Non credo…possiate fare più di tanto”

Sospirò Nathaniel, era assurdo dopo tutto quello che gli era accaduto che riuscisse ancora non solo parlare ma a restare cosciente.

“Non…dovete restare a lungo con me…gli antagonisti potrebbero…tornare”

Disse poi mentre girava il volto di lato, mostrando completamente la parte di volto rovinata dove splendeva solo il verde del suo occhio, ma l’incarnato da rosa inglese era sparito.

-io sono raphael
Disse solamente il biondo mentre fissava con i suoi occhi color del ghiaccio il ragazzino.
-tu come ti chiami?
Domandò andando a prendere delle bende bianche per poi avvicinarsi nuovamente al letto con un leggero sorriso sulle labbra

“Forse…è meglio non saperlo”

Sussurrò Nathaniel, si fidava del ragazzo ma se mai Blood avesse deciso di completare l’opera era meglio che non si sapesse se era stato visto in giro, inoltre avrebbe potuto uccidere chi lo aveva aiutato.

“E’ meglio se ti scordi di me, potresti dire di non avermi mai visto?”

Parlava lentamente e con fatica, la parte bruciata gli tirava e anche se le labbra erano intatte e perfette faceva fatica a comunicare, anche se la voce usciva chiara e sicura.

“E…toccami il meno possibile…ho un marchio addosso…non vorrei ti percepisse hai dei guanti?”

C’era poco da dire il demonietto era furbo e se non fosse stato indispensabile non avrebbe chiesto aiuto.

-non mi può percepire, non sono stupido ed in più sono un professore.. sò qualcosa di questi marchi.
Disse raphael prendendo delicatamente il ragazzino per le spalle ed alzandolo a sedere di modo che potesse vedergli meglio la metà del viso
-per ora ti metto una bella benda poi pensavo di farti una maschera, almeno per metà del viso.. penso ti stia bene ed inoltre copre la zona del viso
Spiegò il medico/professore osservando meticolosamente i punti in cui la pelle era opiò rovinata

“La ringrazio”

Sussurrò Nathaniel al quale ormai si chiudevano gli occhi, ma preferì lo stesso non dare il nome, non pensava che fosse uno stupido ne che fosse debole, ma che ragione poteva esserci nel mettere in pericolo qualcuno che non gli aveva fatto nulla di male.
In più se parlava di una maschera voleva dire che non c’era soluzione per il suo viso.

-nulla ragazzino.
Disse lui cominciando a fargli una fasciatura che gli coprisse la parte rovinata del viso lasciandogli fuori un paio di ciocche di capelli, stava bene anche con la fasciatura.. gli dava l'aria così.. così.. misteriosa ed in parte ti fa salire una voglia pazzesca di stringertelo al petto

Nathaniel gli sorrise delicatamente, mentre si rilassava sentendo la fasciatura fresca sul viso, avendola coperta si sentiva anche più tranquillo e meno inferiore alla vicinanza di un essere così bello.

“Nathaniel, mi chiamo Nathaniel”

Sussurrò alla fine prima di addormentarsi.

Raphael sorrise leggermente prendendo una sedia e sistemandosi a lato del letto mentre compilava delle scartoffie mediche e faceva delle strane equazioni per creare altre medicine per poter creare una maschera con il amteriale adatto al viso del ragazzino.
Si sistemò gli occhiali sottili sul naso mentre di tanto in tanto mordicchiava la penna

Passarono un paio d’ore prima che Nathaniel si svegliasse, di colpo mettendosi seduto, era sudato e il petto si muoveva velocemente, aveva avuto un incubo, rivivendo l’orribile agonia subita al cimitero.

“Maledizione”

Riuscì solo a sussurrare sfiorandosi la parte di viso bendato.

Una mano gli strinse in una mossa ferrea il polso.
Il professore gli si avvicinò fissandolo molto attentamente
-non toccare la benda..
Bisbigliò togliendogli la mano di nath dalla fasciatura
-ti farebbe solamente più male

Il ragazzino si girò di scatto, liberando il braccio, per poi guardarlo con l’occhio non bendato.

“Mi scusi”

Sussurrò poi poggiando le braccia di lato al corpo.

“Mi ero scordato della vostra presenza”