Angel devil gdr home [anime~manga~yaoi~yuri~hentai~tutorial~contest]

Dal cinese con furore.

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Mirabell
view post Posted on 11/6/2008, 10:13





Silk era un po’ preoccupato, sapeva dove si trovava i ristorante ma non ci aveva mai mangiato, prima di trovare l’altro la sua mente era incentrata solo sulla sua ricerca e più che altro faceva delle ronde mangiando pane e acqua.
Non si preoccupava del suo comportamento però, poiché visto che voleva fingersi nobile in vita, conosceva bene il galateo da tenere a tavolo, solo che non aveva mai mangiato nulla di cinese.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/6/2008, 12:09




Alexander era al suo braccio con un piccolo sorriso soddisfatto sul viso, non aveva mai in vita sua amngioato piatti cinesi ma si sà, lui era una persona abbastanza curiosa e fare nuove scoperte lo entusiasmava molto.
-siamo arrivati mi sa..
Sussurrò vedendo davanti a se un ristorantino carino chiamato "the garden". Lo fissò attentamente per poi sorridere come un bimbo che ha appena ricevuto un regalo
-non vedo l'ora di entrare *O*
 
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Mirabell
view post Posted on 11/6/2008, 12:35




Silk sorrise impercettibilmente mentre gli apriva la porta per farlo entrare nel sontuoso locale, con stanze private che permetteva agli ospiti di mangiare la cucina cinese nell’eleganza delle stanze giapponesi divise solo da pannelli, attraverso i quali si potevano vedere le ombre degli altri avventori.

“Dicono che sia un posto molto rinomato”
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/6/2008, 17:33




-non fatico a crederci..
Mormorò alexander fissandosi attorno felice prima di prendere la mano di silk e tirarlo in una saletta dove la pareti erano a specchio e i pannelli erano dipinti con un tema fatto di ninfee nel lago
-mettiamoci qui perfavore..
Sussurrò facendo un giro su se stesso osservando affascinato la sua immagine che si rifletteva negli specchi
 
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Mirabell
view post Posted on 11/6/2008, 18:14




“In effetti è questa, ho prenotato la stanza delle ninfee”

Spiegò mentre poggiava la sua giacca e afferrava i due menù lasciati sul tavolo.

“Ci sediamo?”

Chiese quindi godendosi per un solo istante il calore della mano dell’altro.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/6/2008, 19:04




-uhm si..
Sussurrò lui sedendosi come gli aveva detto silk mentre con mano un pò tremante ed emozionata prendeva il menu iniziando a leggere tutte le leccornie che avrebbe potuto ordinare
-guarda quanta roba silk!
Esclamò con gli occhi che gli brillavano mentre giochicchiava un pò con il calice di vetro
 
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Mirabell
view post Posted on 11/6/2008, 19:06




Al demone fu come se gli si scaldasse il cuore e sorrise.

“Prendi tutto quello che ti ispira”

Disse quindi con calma.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/6/2008, 20:02




-nuovlette di gamberi tagliatelle con pollo alla piastra pollo fritto e omelette di pollo
Disse alexander gongolando felice come un bambino per poi risistemare a posto il menù e fissare silk con un sorriso dolce e caldo
-tu cosa prendi silk? **
 
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Mirabell
view post Posted on 11/6/2008, 20:16




“Penso che prenderò del riso cantonese e del pollo con le mandorle.”

Sussurrò Silk rimanendo poi per un attimo senza fiato, guardando il sorriso di Alexander, non capiva ancora come fosse possibile che gli facesse un tale effetto, forse accadeva perché non aveva mai amato nessuno.

“Voglio assaggiare anche gli involtini di carne.”
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 11/6/2008, 21:07




-oggi si farà una mangiata pazzesca!
Esclamò tutto contento osservandosi attorno con aria estasiata mentre di tanto in tanto lanciava piccole occhiate a silk.. non sapeva perchè non riusciva a togliersi dalla testa l'immagine del ragazzo nudo mentre si spogliava per la doccia oppure la sensazione di avere le mani dell'altro su di se.
Abbassò il viso emntre si stringeva il tessuto dei pantaloni con le mani e si mordicchiava le labbra imbarazzato
-mi spieghi bene.. cioè che è successo in vita?
Sussurrò con voce tremula
 
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Mirabell
view post Posted on 12/6/2008, 03:08




Silk sapeva che la domanda sarebbe arrivata e anche che non l’avrebbe evitata, si era preparato tanti discorsi, eppure in quel momento sembrava si fossero tutti dileguati, quindi sospirò poggiando entrambi i gomiti sul tavolo pronto a raccontare le sue colpe.

“Ci incontrammo in un tardo pomeriggio di febbraio, mi trovavo nella locanda di Lordlake dove bevevo qualcosa prima di partire per raggiungere il ritrovo della mia banda”

La sua voce era ferma e sicura e l’unica cosa che si poteva intuire da essa sullo stato del demone era un tocco di malinconia e rimorso.

“Eri molto bello quella mattina, avevi la stessa coda bassa che hai adesso, appena entrasti nel locale ti notai, ma feci finta di nulla, dopotutto ero nei guai con la legge, ma tu ti sedetti vicino a me e iniziasti a parlare.”

Prese un attimo per respirare poggiando il mento sulle mani.

“Allora io pensai che fossi una spia, avevo i capelli blu e gli occhi di un intenso colore viola, inoltre mi nascondevo sotto un elegante mantello. Tra le mani avevo varie foto di ricercati in cui spiccava la mia e mi convinsi che tu l’avevi vista così ti drogai, per portarti via”

Spiegò distogliendo per un solo istante lo sguardo.

“Solo poi ho capito di aver sbagliato, ti avevo portato nel mio covo, nel quale portavamo tutti i bottini delle nostre rapine e scorribande e ti feci mio contro la tua volontà, una volta una sola poi capendo l’errore non ti toccai più”

Disse guardandolo, alla ricerca di una reazione in quegli occhi incredibili che amava. Avrebbe potuto aggiungere che non gli aveva fatto male, che non era stato un mostro ma che senso avrebbe avuto? Poteva davvero riscattarsi solo così?

“Ma, dopotutto eri bellissimo, lo sei sempre stato e una sera quando tornai per portarti da mangiare ti ritrovai circondato dai miei uomini…sono certo non ti abbiano toccato, ma li uccisi lo stesso. Da li il passo fu breve ti riportai nella città dove ti avevo trovato, legandoti in vita un sacchetto di rubini che però da quel che mi hai detto, non credo tu abbia mai visto e partii per mare, volevo allontanarmi da te e dai sentimenti che provavo…in realtà però non c’è la feci”

Concluse tenendosi per un istante la testa tra le mani.

“Il dolore mi logorava e tentai di tornare da te, volevo vederti e portarti via con me, ma morii prima di poterlo fare…questo è tutto”
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 12/6/2008, 07:47




Alexander abbassò lo sguardo, dopo questo racconto parte della fame gli era passata; avrebbe voluto andarsene lontano e mollarlo lì da solo però.. silk sembrava così sofferente e pentito..
-silk..
Sussurrò avvicinandoglisi, andando a sedersi vicino a lui mentre gli toglieva le mani dalla testa e poggiava la sua fronte su quella del demone
-tranquillo.. calmati..
 
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Mirabell
view post Posted on 12/6/2008, 09:39




Silk lo guardò dandogli un leggero bacio sulla fronte.

“Non serve che lo fai”

Sussurrò, anche se non si scostò da lui.

“Sicuramente ci stai male, dovrei consolarti io”

Disse scostandogli una ciocca di capelli dal viso.

“Scommetto che non hai più appetito”

Concluse guardandolo, per la prima volta dopo il racconto, un essere così non doveva essere distrutto da lui, certo non lo meritava neanche Henri ma se l’avesse reso felice lo avrebbe lasciato andare.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 12/6/2008, 09:46




-sono troppo curioso per poter rinunciare ad un cibo cinese!
Sussurrò ridendo mentre gli carezzava un pò i capelli, stranamente ci credeva sul serio al fatto che silk si fosse pentito; forse era dovuto a tutto quello che era successo in spiaggia o forse al fatto che, senza il suo permesso, non l'aveva ancora sfiorato..
-comunque mi dispiace che tu sia morto per causa mia.. insomma.. scusa.. eri tornato indietro per vedere ME ed invece..
Bisbigliò ancora proprio mentre stavano arrivando le nuvolette che aveva ordinato alexander
 
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Mirabell
view post Posted on 12/6/2008, 10:03




“Non dire sciocchezze”

Disse Silk alterato, calmandosi però subito.

“Se comunque fossi rimasto con te non ti sarebbero successe quelle cose orribili, anzi se non ti avessi proprio visto saresti stato felice”

Sussurrò guardando poi il piatto.

“Mangiamo un po’, se vorrai sapere ancora qualcosa te la dirò”
 
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