| Silk sapeva che la domanda sarebbe arrivata e anche che non l’avrebbe evitata, si era preparato tanti discorsi, eppure in quel momento sembrava si fossero tutti dileguati, quindi sospirò poggiando entrambi i gomiti sul tavolo pronto a raccontare le sue colpe.
“Ci incontrammo in un tardo pomeriggio di febbraio, mi trovavo nella locanda di Lordlake dove bevevo qualcosa prima di partire per raggiungere il ritrovo della mia banda”
La sua voce era ferma e sicura e l’unica cosa che si poteva intuire da essa sullo stato del demone era un tocco di malinconia e rimorso.
“Eri molto bello quella mattina, avevi la stessa coda bassa che hai adesso, appena entrasti nel locale ti notai, ma feci finta di nulla, dopotutto ero nei guai con la legge, ma tu ti sedetti vicino a me e iniziasti a parlare.”
Prese un attimo per respirare poggiando il mento sulle mani.
“Allora io pensai che fossi una spia, avevo i capelli blu e gli occhi di un intenso colore viola, inoltre mi nascondevo sotto un elegante mantello. Tra le mani avevo varie foto di ricercati in cui spiccava la mia e mi convinsi che tu l’avevi vista così ti drogai, per portarti via”
Spiegò distogliendo per un solo istante lo sguardo.
“Solo poi ho capito di aver sbagliato, ti avevo portato nel mio covo, nel quale portavamo tutti i bottini delle nostre rapine e scorribande e ti feci mio contro la tua volontà, una volta una sola poi capendo l’errore non ti toccai più”
Disse guardandolo, alla ricerca di una reazione in quegli occhi incredibili che amava. Avrebbe potuto aggiungere che non gli aveva fatto male, che non era stato un mostro ma che senso avrebbe avuto? Poteva davvero riscattarsi solo così?
“Ma, dopotutto eri bellissimo, lo sei sempre stato e una sera quando tornai per portarti da mangiare ti ritrovai circondato dai miei uomini…sono certo non ti abbiano toccato, ma li uccisi lo stesso. Da li il passo fu breve ti riportai nella città dove ti avevo trovato, legandoti in vita un sacchetto di rubini che però da quel che mi hai detto, non credo tu abbia mai visto e partii per mare, volevo allontanarmi da te e dai sentimenti che provavo…in realtà però non c’è la feci”
Concluse tenendosi per un istante la testa tra le mani.
“Il dolore mi logorava e tentai di tornare da te, volevo vederti e portarti via con me, ma morii prima di poterlo fare…questo è tutto”
|