Chalet in montagna

Bora e damien arrivarono allo chalet di montagna in pochissimo tempo, era bello, a due piani, e di legno.. era tutto perfetto; nevicava pure!
Già, nevicava e si congelava!
Bora sorrise contento, lui non soffriva per nulla il freddo.. si tolse il giacchino e incominciò tranquillamente a camminare verso la bella casetta in canadà (XD)
-è bellissima no? *O*
Esclamò saltellando attorno al compagno

Damien lo guardò con un sopracciglio alzato, porgendogli sia la sua giacca che quella che si era tolto.

“Copriti, non voglio come figlio un ghiacciolo”

Disse intenerito dall’amore di Bora per la neve.

-ehi io non soffro il freddo, il bimbo è mio figlio quindi non lo soffrirà nemmeno lui, sei tu quello che si deve coprire!
Esclamò tutto contento saltellandosela fino all'entrata della porta della bella casetta
-susu pelandrone!

“Non mi darai mai retta vero?”

Sussurrò il demone, mentre con passo sicuro ed elegante raggiungeva il compagno.

“Forse so perché non soffri il freddo, con me sei talmente caldo”

Concluse in una risata, entrando.

Bora arrossì da capo a piedi, persino le orecchie si imporporarono.. XD
-ma tu guarda cosa dice questo qui!
Esclamò il ragazzino entrando e tirando uno scappellotto al compagno mentre lui si tuffava di sedere sul divano

Damien ignorò lo scappellotto e si sedette sulla poltrona tranquillo.

“Su vieni qui”

Sussurrò quindi facendogli segno di sedersi sulle sue gambe.

“Ho voglia…di averti vicino”

-mnh..
Bora sorrise tutto contento zompettando fino al compagno e sistemandoglisi seduto di traverso sulle gambe mentre con le braccia gli cingeva il collo, poggiando il viso sulla spalla di damien
-va bene così?
Bisbigliò baciandogli un attimo il collo

“Mi hai tirato uno scappellotto”

Sussurrò il demone, mentre come se niente fosse gli mordeva con forza il retro del collo, per poi leccare e succhiare la pelle catturata.

“Devi essere punito”

Disse quindi sfiorando il retro del collo dove ora c’era un bel succhiotto.

-nhaaa..
Bora uggiolò sospirando contento cercando di strusciarsi sul corpo del compagno mentre sentiva il bambino dentro di se scalciare con forza al che si piegò in due annaspando leggermente
-cazzo..

Damien lo strinse subito perché non cadesse.

“Cosa succede?”

Chiese quindi fissandolo.

“E’ una fitta o credi sia il momento?”

-la secon..da..
POigolò il ragazzino con le lacrime agli occhi mentre si piegava in due per il dolore abbracciandosi il ventre ed iniziando a piangere come un disperato, faceva troppo male!
-d-damien..

Se Damien era preoccupato non lo diede a vedere, con nonchalance afferrò il ragazzino per farlo stendere sul letto, mentre iniziava a chiedersi se come nei film aveva bisogno di asciugamani e acqua calda, anche se non aveva mai effettivamente capito a cosa servissero.
Così alla fine optò per un incantesimo.

“Stai tranquillo farò un incantesimo e quando ti risveglierai il piccolo sarà già nato”

Sussurrò baciandogli la fronte.

Bora annuì sorridendo appena mentre si lasciava tra le mani di damien, socchiuse gli occhi annaspando pesantemente intanto che decideva di affidare lui e il bimbo a damien.
Chiuse gli occhi mentre annuì
-o...okei.. fa quel.. quel che devi..

Damien sospirò con forza per poi iniziare a muovere le mani sopra il corpo di Bora, con movimenti concentrici e fluidi che esprimevano tutta la magia che c’era in lui.
Una luce forte invase la stanza fino a illuminare il giardinetto poco distante dalla finestra, e poi alla fine un bellissimo fagottino dai profondi occhi grigi e i capelli castani si ritrovò tra le braccia del padre un po’ spaesato.

Bora quando aveva sentito quell'incantesimo sul proprio corpo e quella piccola energia che ormai cresceva dentro di lui venirgli a mancare non aveva retto.
Era svenuto sul letto, il viso reclinato verso destra, un'espressione calma e tranquilla sul viso mentre il ventre, nuovamente piatto, faceva bella mostra di se davanti agli occhi del compagno.
Era tanto stanco.. tantissimo.. si sarebbe riposato un paio d'ore e poi se sarebbe svegliato.. pensòp nel suo subcobnscio