Questa Fanfiction è mia, i personaggi sono frutto della mia fantasia salvo per alcuni che avranno il carattere di certe persone o utenti che comunque inserirò solamente con il loro permesso.
La storia è mia, non penso ci siano scene "Hot" quindi può leggerla tranquillamente chiunque, vi prego solamente di non postarla nei vostri siti spacciandola per vostra
__________________________________
Like there is not tomorrow (1 parte)
Dal Diario di ******
“Vivi sempre come se non ci fosse domani”. Ecco cosa mi dicevano I ragazzi più grandi nell’orfanotrofio dove vivevo fino a qualche tempo fa..
Vivi e agisci come se non ci fosse mai futuro per te perché la felicità è sfufggevole, un attimo c’è e il secondo dopo sparisce improvvisamente, quindi va assaporata fino in fondo e possibilmente andrebbe divisa con qualcuno; è un po’ come la classica domanda “con i soldi si ottiene la felicità?”.. I soldi ti donerebbero una gioia momentanea ed effimera che poi si spegnerebbe velocemente come un piccolo cero di candela esposto ad un vento serale, devi avere qualcuno a fianco che gioisca con te oppure, vi assicuro, non sarete mai felici.
In modo bizzarro la felicità stessa non è totale se non è divisa con qualcuno a cui tieni molto, perché vi posso giurare, non c’è gioia più grande di vedere la persona che ami sorridere assieme a te; quando questo accadrà vi sentirete come se poteste prendere la luna in un palmo della mano regalandola poi alla persona più vicina al vostro cuore e, per assurdo, solamente nei vostri sogni potrete farlo.
Toccare il cielo con un dito in questa vita non ci sarà mai possibile ma ottenere un po’ di felicità e poterla dividere con qualcuno è già un qualcosa che ti alleggerisce lo spirito e ti rasserena il cuore.
Tempo fa io ho avuto questa opportunità.. quando conobbi “loro”…
24 Dicembre
Mi fisso attorno con aria stranita, non capisco perché la mamma mi ha fatto scendere qui, davanti a questa enorme villa che sembra potesse cadere a pezzi da un momento all’altro talmente è antica e malcurata; ricordo che il mio “amico da compagnia”, compratomi dalla mamma, una volta mi aveva detto che lì ci abitavano tutti i ragazzi senza famiglia o che avevano fatto qualcosa di cattivo e quindi dovevano essere puniti.
All’inizio quando me lo disse rimasi alquanto sorpreso che esistesse un posto del genere ma poi lasciai stare quel discorso, dimenticandomi poco dopo dell’esistenza di quella singolare villa e dei suoi presunti abitanti.
Ora, torniamo a noi, cosa diavolo ci faccio qui!?!?
Insomma, fino a pochi minuti fa ero in camera mia tranquillo a giocare con uno dei tanti peluche macabri che mi aveva portato mio padre da uno dei suoi molti viaggi ed ora mi trovo in questo luogo dimenticato da Dio! L’unica cosa che mi son sentito dire come spiegazione è stato “prepara le valigie Julien, te ne vai”; me lo disse mia madre.
Mia madre.. già.. un’arpia dalle vesti d’angelo!
Sposò mio padre per soldi e non vedeva l’ora di sbarazzarsi di me il prima possibile per poter godere di tutto quanto il patrimonio di mio padre fintanto che lui se ne stava via per affari di lavoro: la prima volta che mi ha visto sapete cosa disse a mio padre? “oh caro, ma non ti sembra che tuo figlio abbia bisogno di avere un’educazione migliore? Non ti pare che debba imparare a socializzare con gli altri ragazzini della sua età? Perché non lo spediamo in un bel collegio in RUSSIA?”
Ora ditemi se questa non è una pazza, insomma ha cercato di spedirmi in Russia, la terra dei ghiaccioli, fin dalla prima volta che ci siamo visti! Questa attentava alla mia vita, voleva farmi morire surgelato, ve lo dico io!
Scusatemi sono un pò maleducato.. mi son perso nei miei discorsi e non mi sono nemmeno presentato.
Piacere, mi chiamo Julien Bluvoice, ho quasi 14 anni e provengo, o forse provenivo, da un’antica e ricca famiglia inglese benvoluta e conosciuta da moltissimi abitanti di Londra.
Non sono una persona che ama parlare molto di se quindi vi basti sapere che non sono propriamente alto, ho i capelli marroni a caschetto e gli occhi nocciola.. sisi lo so, sembro molto una femmina; per favore non ricordatemelo!
In compenso però posso vantare di avere un’intelligenza rara per i bimbi della mia età, una dolcezza ed una timidezza fuori dal comune, spesso i miei occhioni da cerbiatto mi salvavano da punizioni alquanto sgradevoli ed è praticamente impossibile che qualcuno mi metta le mani addosso senza venire poi massacrata dopo dai sensi di colpa.
Questo sono io e per la prima volta in vita mia non so assolutamente cosa fare.. sono completamente spaesato da quest’enorme edificio davanti a me che mi mette in soggezione, sembra tanto un luogo in cui vengono ambientati vecchi romanzi horror di vampiri.
L'abitazione è davvero enorme ma l'esterno lascia alquanto a desiderare, il giardino che dovrebbe essere molto bello è malcurato e le piante li attorno ormai sono secche con le foglie color grigio sporco, alcune delle enormi vetrate della villa sono spaccate e hanno ancora i vetri a terra mentre alcune finestre in alto sono addirittura bloccate dal alcune travi fermate da chiodi; il tocco di grazia poi è il cancello enorme dietro di me che cigola ogni volta che soffia il vento.. non vi nascondo che questo luogo non mi rassicura per nulla!
Vorrei stare qui a pensare ancora un pò sul da farsi ma è il ventiquattro dicembre, nevica che dio la manda, ed io sto letteralmente congelandomi da capo a piedi.
Inghiotto a forza un nodo di saliva che mi era rimasto fermo in gola ed aggrappandomi al poco orgoglio e alla poca forza che mi erano rimasti prendo tra le manine la mia borsa piena di roba ed inizio a salire faticosamente le scale: è un’impresa ardua, non perché sono tanti i gradini quanto più a causa del buio, sono le otto di sera, non vedo niente e finisco così per inciampare nei lacci delle mie scarpe un paio di volte.
Comunque alla fine arrivai all’ultimo gradino, ce l’avevo fatta.. la neve a terra ovviamente aveva rallentato di molto la mia scalata ai "gradini della morte"; poi, d'un tratto, accadde.. scivolai, come un sacco di patate, a faccia in giù vicino alla porta e con me si riversò a terra anche il contenuto del mio baule.
Morivo letteralmente di freddo, non mi sentivo già più i piedi e.. bhe.. fu allora che li incontrai; i miei angeli salvatori, coloro che in futuro sarebbero diventati i miei compagni più fidati e fratelli di sangue.
Sbucarono silenziosamente da dietro di me, e pensare che non mi accorsi di nulla finchè non mi si fermarono di fronte e si chinarono per osservarmi meglio; avevo la vista offuscata e alzai lo sguardo giusto per vedere chi avevo davanti.
Erano di una bellezza che non avevo mai incontrato, uno sembrava un angelo del paradiso mentre l’altro mi ricordava un demone, un demone molto molto bello..
Il primo notai che era molto alto e sembrava avere parecchi anni più di me, aveva dei morbidi capelli biondi e degli occhi azzurri con piccole pagliuzze verdi talmente belli che, vi giuro, uno ci si sarebbe potuto perdere dentro, mentre, il secondo, era più basso ma all’apparenza era comunque più vecchio di me di all’incirca un anno o due; affiancava il biondo come se fosse fiero di trovarsi lì ed in quelpreciso momento.. mi fissava attentamente con quegli occhi dal colore scuro, non riuscivo a capire se fossero marroni o neri, intanto che una ciocca dei disordinati e sbarazzini capelli neri gli cadeva lungo il viso rendendo la sua visione ancora più piacevole, non era male anche se quel sorrisetto divertito che aveva disegnato sul viso mi faceva ribollire il sangue nelle vene.
-Portiamolo dentro Vincent..
Sentì dire al biondo all’indirizzo del ragazzo dai capelli neri che finalmente scoprì chiamarsi vincent.. mi ritrovai a pensare che in fondo “vincent” non era un brutto nome come avevo sempre pensato, soprattutto se era associato ad un ragazzino che sembrava molto un essere decaduto..
-Sempre a dare ordini Dominique? Ti ricordo che sei più grande di me solamente di pochi anni! E poi scommetto che la roba, che questo imbranato ha fatto cadere, dovrei raccoglierla e portarla in casa io nhe?!
Esclamò l’altro mettendo le mani sui fianchi e assumendo una posa che doveva essere autoritaria ma che subito scemò quando l’essere biondo chiamato Dominique gli si avvicinò, sottolineando la loro differenza di altezza; facendogli capire che forse era meglio non sfidarlo
-Cresci ancora “un paio’” di centimetri e poi ne riparliamo e pensa che io lo faccio per te, da grande avrai una Brillante carriera da facchino
Disse con grande nonchalance il biondo mentre faceva passare una mano sotto le mie gambe e l’altra dietro la mia schiena, tirandomi in braccio neanche fossi leggero come un fuscello; stavo al caldo lì e alla fine decisi di abbandonarmi a quel piacevole torpore che mi sapeva tanto di casa.
L’ultima cosa che sentii prima di cedere al sonno fu un sonoro “vaffanculo stronzo” pronunciato dal ragazzo dietro di noi che si apprestava a portare la mia valigia all’interno della villa..
Da qui ebbe inizio la mia storia e, vi assicuro, loro in essa ebbero un ruolo fondamentale..
Continua…
______________________________________________________
Lçinciatemi pure..
comunque sono apparsi fn'ora tre personaggi.. chissà chi indovinerà a chi mi sono ispirata per questi tre personaggi? (è semplicissimo xDD)
Edited by ¤Devil†Lady¤ - 29/6/2008, 12:56
