La camera di Charlie e David

Charlie e David arrivarono fino alla loro nuova stanza seccati dal comportamento impertinente del ragazzo che avevano incontrato all'entrata
arrivati davanti alla porta David prese le chiavi dalla tasca del suo pantalone e aprì la porta.
la camera era bella e spaziosa, le finestre erano grandi e coperti da delle tende bianche, che illuminavano la stanza.
c'erano due letti uno accanto all'altro con in mezzo un piccolo comodino con una lampada e accanto ad essi una porta chiusa che doveva essere il bagno.
la tv grande e nera era posizionata dentro una libreria aposita e davanti a essa c'era un elegante divanetto bianco.
dall'altra parte della stanza invece c'era un piccolo angolo cucina sempre sulle stesse tonalità della stanza e un tavolino da quatro.
Charlie rimase davanti alla porta guardando con stupore la stanza
- ma è ... bellissima -
disse guardandosi intorno mentre i suoi occhi, color nocciola sembravano luccicare.

*David guardò con dolcezza il viso stupito della ragazza. Era dolce, sembrava una bambina che aveva appena visto un bel giocattolo.
Le lasciò la mano delicatamente, mentre poggiava entrambe le borse per terra, accanto ai loro letti.
Diede uno sguardo anche lui. Non era male, dopotutto. E, soprattutto, era in camera con quella bellissima ragazza. Fece un piccolo sorriso al pensiero.*

"Vedo che non le dispiace, ne sono felice." *disse, estremamente sincero.* "Non si preoccupi, non le creerò nessun fastidio." *si voltò verso di lei, il suo sguardo penetrante fisso su quei caldi occhi color nocciola.* "A meno che lei non si senta in imbarazzo, principessa."

Charlie si girò verso il ragazzo
i suo sguardo profondo era magnifico e non le dispiaceva affatto essere capitata con lui
si immaginava capitase con la solita ragazza smorfiosa o quella menefregista chiusa nel suo angolo nero a sentire disco dopo disco ignorandola
fino a ora è sempre stata sfortunata nella decisione delle stanze, ma sta volta gli era andata proprio bene.
- non ti devi preuccupare sono felice di essere capitata con te -
disse facendogli un occhiolino allegro

*La ragazza gli fece l'occhiolino, dopo che gli ebbe risposto.
Lui le rivolse un sorriso, mentre afferrava la sua valigia e la poggiava sul letto a sinistra.*

"Ne sono felice. Non la importunerò in nessun modo, stia tranquilla." *poi voltò il suo sguardo magnetico puntato su di lei. No, non dispiaceva per niente neanche a lui. Le cosa potevano diventare interessanti...
Le sorrise.*

"Ditemi, per quale motivo siete venuta in questa scuola?" *chiese, mentre slacciava dalla cintola il fodero della sua spada, poggiandola al piccolo comodino che divideva i due letti.*

Charlie si sedette sul suo letto
- sono scappata da un mio amico non riuscivo più a guardarlo in faccia quindi me ne sono andata ... so che scappare non serve a nulla però era l'unica cosa da fare -
disse spingendosi indietro e sistemando il cuscino per far in modo di appogiare la testa
- te invece ? -
disse curiosa guardando il ragazzo nei suoi grandi occhi grigi

*Ascoltò attentamente le parole della ragazza, osservandola mentre si stendeva sul letto e aggiustava il cuscino dietro la sua testa. Era simpatica e solare, doveva ammettere. Ed era anche una persona piacevole.
Anche David si sedette sul letto che aveva scelto, affianco alla sua valigia, ricambiando lo sguardo della ragazza.*

"Ho seguito la stada dei miei fratelli. Mio padre mi ha iscritto in questo istituto, ed io, da bravo figlio, non mi sono opposto." *spiegò, il suo bel volto illuminato leggermente da un dolce sorriso.*

"Quindi, vi siete iscritta quì per via di un vostro amico?" *le sorrise ancora, questa volta le sue labbra si piegarono in uno più malizioso.* "Dovrei ringraziarlo, allora."

*Disse, prima di scoppiare in un risata spontanea e libera, che risuonò nell'accogliente stanza.* "Mi scuso in anticipo, ma la notte mi piace molto osservare le stelle. Spero non le dispiaccia." *disse, aprendo la sua valigia e afferrando un sacchetto di velluto blu. Infilò una mano in esso ed iniziò a montare un oggetto color argento ed oro, poggiandoi vari pezzi sul letto.*

Charlie si rizzò curiosa sul letto per vedere
l'aggeggio che stava montando il ragazzo
* le stelle *
pensò sognante Charlie, ma doveva ammettere che per quanto le stelle gli piacino il ragazzo era mille volte più bello e sarebbe rimasta a guardarlo per ore
- che cosa è ? un canocchiale ? -
chiese curiosa guardando i pezzi d'oro e d'argento che stava montando il ragazzo

*David alzò lo sguardo dall'oggetto che stava montando, guandando sorridente la ragazza difronte a lui.*

"Esattamente, mia principessa. Me lo ha regalato uno dei miei fratelli per il mio diciannovesimo compleanno." *spiegò, finendolo di montare definitivamente e rigirandoselo fra le dita.
Poi lo porse alla ragazza, permettendole di guardarlo meglio.*

"Chiedetemi di usarlo quando volete. Per me sarà un piacere prestarvelo." *ammise, rivolgendole un sorriso sincero.*

Charlie si accoccolò sul letto
- la tua si che è una famiglia ricca -
disse guardando il soffitto
- i miei lo scorso compleanno mi hanno regalato una torta di cioccolato a forma di coccinella ... si proprio quella che per i bambini -
disse scoppiando a ridere anche se la sua famiglia non sprecavano soldi per i regali, dicevano che i ragali non servono e quello che serve è l'amore familiare.

*David sorrise a quelle parole. Sembrava una ragazza dall'animo così puro, aveva incontrato poche, come lei. Erano quelle che gli piacevano di più.
Si alzò, mettendosi in posizione eretta, camminando verso la grande finestra della stanza. Si avvicinò ad essa e guardò fuori.*

"Non dite così." *le disse, voltandosi verso di lei e rivolgendole un sorriso gentile.* "La ricchezza non è tutto. Sono ultimo di quattro fratelli, e i miei genitori non possono rivolgere un affetto adeguato ad ognuno di noi. Per questo siamo cresciuti appoggiandoci l'uno all'altro."

*Si voltò completamente verso di lei, poggiandosi contro il davanzale della finestra, le braccia in posizione conserta.* "Avvolte, penso che sarbbe stato meglio se io fossi nato in una famiglia come la vostra. Semplice, in cui l'amore famigliare viene percepito con maggiore intensità." *il tono della sua voce era dolce e carezzevole. Non erano parole di rimprovero, ma solo semplici osservazioni. Scrutò meglio la ragazza, la sua figura esile stesa sul letto gli fece montare un'ispiegabile voglia di abbracciarla e stringerla fra le sue braccia.
Fece un piccolo sorriso malizioso, dopotutto era davvero una bella ragazza.*

Charlie si alzò dal letto e si diresse verso il ragazzo
- hai ragione la richezza non è tutto -
disse guardo dolce gli occhi profondi del ragazzo, era così bello illuminato dal sole che penetrava dalla finestra, sembrava una figura celestiale
- David -
sossurrò abbracciandolo, non sapeva come le fosse venuto in mente di abbracciarlo, ma quella luce lo rendeva irresistibile agli occhi della ragazza

*David si irrigidì leggemente, quando sentì le braccia sottili di Charlie cingergli la vita e sentì anche la testa della ragazza poggiarsi sul suo petto.
Poteva sentire le sue morbide forse schiacciarsi contro il suo corpo, e un brivido gli attraversò la schiena.
Chiuse gli occhi, mentre ricambiava l'abbraccio della ragazza, avvolgendola con le sue. Poggiò il suo capo su quello della ragazza. Non disse nulla, le parle in quel momento potevano essere sprecate.
Dopo qualche secondo, la allontanò di poco dolcemente. Poi le prese il mento, sollevandoglielo, e la guardò negli occhi, sorridendole.
E fu in un attimo, le sue labbra si posarono su quella della giovane, in un bacio casto e puro, mentre chiudeva i suoi occhi grigi.
Non sapeva cosa gli passasse per la mente, ma in quel momento voleva solo assaporare le labbra di quella tenera fanciulla.*

Charlie ricambiò il bacio del ragazzo
ma stavolta mise pure la lingua nel bacio stringendosi sempre di più a lui e sperando che il ragazzo non lo infastidisse questo gesto

*Sentendo la ragazza ricambiare, David, con più sicurezza, dischiuse le labbra, accarezzando dolcemente con la sua la lingua di lei.
La strinse fra le braccia, piegando leggermente il capo di lato, per far combaciare perfettamente le loro labbra.
Sfiorava con gentilezza la lingua morbida della ragazza, mentre sentiva un calore avvolgerlo. Non riusciva a non pensare alle morbide curve di lei contro il suo corpo, e questo non faceva che eccitarlo ulteriormente.
L'intensità del bacio aumentava, ma David cercava di essere sempre molto garbato, trovando la forza per non farsi trasportare troppo.
Accarezzò con una mano la sottile vita di lei, mentre il suo profumo lo inebriava.

Interruppe il bacio, scostandosi lentamente dal suo viso e guardandola sorridente negli occhi.*

"Vorrebbe accettare un mio invito fuori, mia principessa?" *le chiese, sussurandole all'orecchio. La teneva ancora ben stretta fra le sue braccia, e le accarezzava col dolcezza il capo.*

Edited by ~Sadness - 4/8/2008, 17:45

Quanto il ragazzo si staccò dal suo viso, Charlie arrossì lievemente.
sopratutto per il suo dolce sguardo posato su di lei
- s-si -
disse sorridendo imbarazzata alla domanda del ragazzo