Cameretta di Makoto

Dopo una tappa in segreteria Makoto apprese che c'erano diversi dormitori, ognuno per un anno scolastico, e gli venne spiegata la strada per il suo dormitorio, quello del primo anno.
Entrò in camera barcollando davanti a Jean-Claude, poi si guardò intorno estasiato
- Io... è bellissima... è la prima volta che ho una finestra così grande...
Si girò felice verso Jean-Claude, il movimento gli fece girare un po' la testa e fu vicino a perdere l'equilibrio e cadere

Jean-claude, lo prese al volo solo con un braccio, da quanto per lui era leggero.
Li fece un sorriso, questa volta sincero, era da anni che non nè faceva.
Lo prese in spalla, appoggiò la valigia, e chiuse con un piede la porta.
Lo appoggiò delicatamente sul letto.
Lo fissò e gli spostò con una mano, una ciocca di capelli.

Tutto a posto?

Chiese, gentilmente.

Makoto diventò viola ma si sforzò di sorridere e di balbettare un ringraziamento
- S-sì, ora è tutto a posto... grazie mille, e scusi ancora per il disturbo... sono mortificato...
Non sa bene come comportarsi con le persone, perfino il suo linguaggio deriva solo da quello che ha imparato nei libri... è troppo imbarazzato

Jean-Cluade, non ci vide più.
Con violenza, attaccò le sue labbra a quelle del ragazzo, le aprì con violenza, facendo aderire la propria lingua con quella del ragazzo, la fece circolare con la sua, giochrellare, percorse tutta la sua bocca, intanto con la mano, lì andò a sganciare i pantaloni.
Si staccò e con il suo ghigno malvagio, di sua natura lo fissò.

Mio piccolo maki, devi capire, che al mondo devi pagare tutto, e ora pagherai perchè ti ho portato i bagagli..

disse seducente e gli slegò i pantaloni.

Makoto stava sul letto, totalmente immobilizzato... Non sapeva a che cosa pensare, non capiva più niente... i suoi pensieri, sempre in ordine e precisi, questa volta, per la seconda volta in vita sua, erano sconnessi e alla rinfusa...
- I-io... forse è giusto...
Non sapeva che si stava scavando la fossa da solo, non capiva cos'era un bacio... era totalmente ingenuo su questo argomento

[tra i libri che ha letto gli mancavano gli Harmony XD]

Lo guardò con un sopracciglio alzato, forse stava scherzando.
Ma comunque per lui andava bene.
Sarebbe diventato il suo pupazzo personale, nolente o volente, fino quando la noia non sarebbe calata su di loro.
Cavò i pantaloni e lo lasciò in mutande, si mise a cavalcioni su di lui.
E lo fissò dall'alto.
Li fece un ghigno.
Li tolse anche la maglietta, lasciandolo con il dorso nudo.
Non era niente male, come pupazzo.

Ohh..mio piccolo Maki..beata ingenuità...Non sai nemmeno cosa ti aspetti...

Disse maliziosamente, baciandolo sul collo.

Il bacio del ragazzo creò un lungo brivido freddo, non esattamente spiacevole, corrergli lungo la schiena, e un suono gli uscì automaticamente dalla gola
- Nhhh... aah... co-cosa dovrebbe aspettarmi?
Si vergognava molto del suo corpo gracile e sottile, quindì arrossì parecchio quando l'altro lo spogliò, ma non ebbe la forza di fermarlo o di dire qualcosa... si lasciò toccare come un dolce animaletto

Jean-claude fece un sorriso malizosamente diabolico.
Si avvicinò a lui, cominciò a giocare con i suoi capelli, e si avvicinò al suo orecchio.

Hai presente, il pesellino, quello che usi per fare pipì..
Ecco, ti diventerà duro, e poi ti farò tante altre belle cosette..

Disse cominciando a toccargli il suo sesso sopra ai boxer.

Makoto sgranò gli occhi, sconvolto per la rivelazione
- Non...
Lo sta toccando proprio lì... di nuovo il brivido, questa volta è davvero molto piacevole... Tutto il sangue del ragazzino affluisce lì, Makoto è spaesato e confuso
- Non so... cosa mi succede... Cosa sta facendo...

Jean-Claude si tolse la maglietta, ora iniziava il bello.
Tappò la bocca a Maki.
Lì tirò giù i boxer e vide il suo sesso già abbastanza eccitato.

Non va bene...no no, è già così..

Disse cominciando a fargli muovere la mano sui e giù.

Guarda bene, cucciolo..che prima o poi lo dovrai fare a me...ma non oggi..Ho ben altro in programma..

Continuando a stimolarlo, cominciava a prendere ritmo con la mano sul suo sesso.

- MMh... mmmpf...
Non riesce a parlare, la cosa che Jean-Claude gli sta facendo però gli piace... la sensazione del tocco del ragazzo lo fa eccitare ancora di più... Improvvisamente sente di nuovo quel brivido, ma di un'intensità molto superiore alle altre volte, e sente qualcosa che esce dal suo sesso, senza riuscire a capire cosa fosse; gli si blocca il respiro, nel tentativo di urlare fuori il piacere che gli brucia dentro.
- aaanff... mmh...

Jean-claude sentì il piacere di Maki nelle sue mani.
Li lasciò la bocca.
Lo fissò, sorrise maleficamente.

Se dirai un'altra parola che non saranno urla di dolere o di piacere ti ritappo la bocca..

Disse fissandolo seriamente.
Cominciò a baciarlo per tutto il corpo.
Si tolse lui i pantaloni, lasciandosi solo con i boxer.
Gli mise un dito in bocca, giocando prima con le sue labbra e poi con la lingua..
Era umindo, finì e poi cominciò a infilarlo su per il suo culetto, piano, di certo con voleva essere violento...
...almeno da subito..

Makoto annuì, non osò portare alla luce nemmeno uno dei tanti interrogativi che gli affollavano la mente; quando Jean-Claude gli mise il dito in bocca, una reazione automatica lo portò a leccarlo cercando di inumidirlo il più possibile.... forse era istinto di sopravvivenza... ancora non riusciva a leggere i suoi pensieri... la cosa si faceva spaventosa.
Il dito di Jean-Claude entrò dentro di lui, strappandogli un debole grido di sorpresa e dolore

Jean-Claude lo guardò soddisfatto, per quel piccolo gridolino.
Poi gli fece fece arrivare anche il secondo dito, e cominciarono ad andare su e giù, e ampiando poi piano piano il buco.
Continuava, aumentando il ritmo.

Il secondo dito fece ancora più male del primo
- Nnhhh... Ahhh...
Non osava urlare più forte, non si ricordava più cosa gli aveva detto Jean-Claude, e aveva paura di contrariarlo. Il dolore però era forte e quasi insopportabile... una lacrima scese sul suo visino