Quando il tuo lavoro è una passione..

Raphael e Nathaniel giunsero dopo poco nell'infermieria, per fortuna non c'era nessun allievo da curare, forse se tutto andava bene si sarebbe rivelata una giornata più leggera del solito.
-Puoi accomodarti sul lettino o sulla poltrona, non sò per quale motivo tu mi abbia accompagnato in quanto, ti devo avvertire, mentre lavoro non sono di molta compagnia
Spiegò mentre teneva la porta dell'infermieria aperta, aspettando che anche il ragazzino entrasse

“Non ho bisogno di essere intrattenuto”

Disse il ragazzino sedendosi su una poltrona, per poi tirare fuori il suo taccuino nero e la sua penna verde preferita, aveva molta voglia di scrivere.

“Farò in modo di non disturbare, se ti serve qualcosa chiama”

Concluse iniziando a scrivere come se niente fosse, mandando solo un occhiata significativa al camice del professore…come gli piaceva!

Raphael sorrise appena, prendendo una molletta nera per capelli sistemandosi bene le ciocche bionde di modo che non gli cadessero sul viso durante l'esperimento. la verità è che gli dava un pò fastidio farlo davanti a nath ma insomma.. aveva deciso lui di venire no?
-sei pregato comunque di non alzare lo sguardo, qualunque cosa succeda.
Spiegò sedendosi alla scrivania mentre sistemava la fialetta in un portaprovette al suo fianco, intanto che appuntava sul foglio qualcosa

“Se mi dici così mi viene voglia di guardare”

Sussurrò il ragazzino che però teneva gli occhi incollati al foglio da scrittura.

“Quindi spiegami cos’hai intenzione di fare e mi impegnerò a non guardare”

Disse quindi, sapendo di non poter controllare la sua curiosità, almeno era sincero.

-ustionerò la mia mano sinistra allo stesso livello del tuo viso, devo vedere se la pozione funziona per la rigenerazione dei tessuti
Spiegò con calmo piatto e tranquillo emntre sul foglio scriveva qualcosa del tipo "26 Agosto, tentativo numero 5"
-ora perfavore torna a l tuo libro, non è un bello spettacolo

“Ma sei scemo!”

Tuonò immediatamente Nathaniel alzandosi di scatto, per dirigersi con passo fermo verso Raphael.

“Vuoi rimanere rovinato come me! Un medico non può avere le mani ferite o inagibili!!!”

Urlò con tutto il fiato che aveva, attirando la mano a se.

“Se devi farli lo farai sul mio viso oppure ti costringerò a desistere, ti avverto!”

Il ragazzino era implacabile, è in testardaggine era praticamente impossibile batterlo e in quel momento era più che testardo, adorava le mani del medico e non gli avrebbe permesso di rovinarle per nessuna ragione, poiché non le aveva neanche avute sul suo corpo.

-ragazzino..
Bisbigliò ghignando, facendo passare una mano tra i capelli chiri dell'altro mentre l'altra era andata a stuzzicargli il visetto
-i miei tessuti si possono rigenerare ad un mio comando..
Bisbigliò con calma assoluta, godendosi lo spettacolo che nath aveva dato di se; molto carino a preoccuparsi per lui

“Non importa, nessuno deve soffrire per me questo non ha senso non ne vale la pena”

Disse il ragazzino fiero e sicuro, come lo era sempre praticamente in qualunque situazione, Nathaniel non piangeva praticamente mai, non si disperava praticamente mai e non chiedeva aiuto.
Era cresciuto senza affetto odiato e beffeggiato da tutti, quindi non poteva permettersi che qualcuno agisse per lui non c’era abituato non sapeva cosa fare, e soprattutto voleva che non lo facesse Raphael.

“Dimmi che seguirai i miei desideri e non lo farai, e se lo hai già fatto che smetterai di farlo”

-perchè non lo prendi come un gesto d'affetto?
Bisbigliò raphael sorridendo mentre prendeva il viso di nath tra le mani e gli baciava la fronte con calma ed una strana gentilezza
-ti ho costrutio la maschera, ti ho medicato il viso... ti chiedo di fidarti nuovamente di me

“No, hai già fatto troppo”

Disse con una voce calma quasi gelida il ragazzino, ricevere affetto non era da lui, a lui arrivavano botte e cattiveria, dolore e sangue niente di più niente di meno.
Un lampo gli passo sugli occhi, rendendoli quasi tristi, forse era davvero quella l’unica disperazione che poteva mostrare il volto di Nathaniel.

“Te ne prego Rapahael smettila, veramente smettila di comportarti così con me”

Sussurrò rendendosi conto di quanto veramente invidiava quel Michelino.

Il ragazzo prese il polso di nath e glie lo alzò sopra il viso, lo fissò con sguardo severo mentre il solito sopracciglio era alzato
-e ora spiegami.. come mi starei comportando con te?
Domandò il professore che si ritrovava davvero spiazzato dalle parole dell'altro

“Lascia perdere non amo spiegare”

Sussurrò il ragazzino, strappando il polso dalle mani di Raphael.

“Ti chiedo solo di non preoccuparti ulteriormente per me”

Disse quindi con calma, come se non gli importasse effettivamente più del suo viso.

Raphael ringhiò alzando le spalle per poi tornarsene con noncuranza alla scrivania quando il primo infortunato della giornata si fece vedere alla porta.
Carina come ferita la scheggia di vetro nel ginocchio.. forse un pò troppo teatrale ma finalmente qualcosa di nuovo!
Solitamente gli studenti arrivavano lì con finti malesseri giusto per farsi visitare dal medico.
Diede una rapida occhiata a nathaniel poi si voltò andando a prendere in braccio il ferito.. insomma.. se nath non voleva parlare e sperava che raph gli corresse dietro si sbagliava di grosso.
Lui non pregava nè voleva una spiegazione; se il ragazzino non voleva parlare sarebbero stati affari suoi
-complimenti ragazzino, bella ferita..
Bisbigliò fissando con un sorriso divertito il ginocchio del ragazzo

Nathaniel si sentì più tranquillo, vedendo Raphael allontanarsi non era bravo con gli altri tanto meno per qualcuno che gli piaceva e gli pareva lo trattasse come qualcosa di prezioso quanto delicato.
Fissò il ragazzino ferito, dispiaciuto per lui, ma anche tranquillo nel vedere contro ogni sua previsione che la sala era piena di ragazzine e ragazzini sbavanti disposti a spaccarsi una gamba per stare con il bel medico.

-nath, passami le bende che stanno nel cassetto la
Bisbigliò Raphael indicandogli un cassetto bianco di un enorme anta piena di medicine e robe varie, ci aveva speso un sacco di soldi a rimediare tutte quelle cure rarissime.
Fissò il ginocchiò con una faccia corrucciata.. beh si.. poteva guarirlo con la magia ma prima doveva sfilare il vetro dalla gamba