Angel devil gdr home [anime~manga~yaoi~yuri~hentai~tutorial~contest]

† Camera Shoji*Anastasia †

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view post Posted on 27/8/2008, 18:53
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Finalmente giunsero dinanzi alla stanza, il ragazzo la precedeva di qualche passo, ma per il resto del "viaggio" rimasero in silenzio. Aveva capito che non era il momento di parlare, sicuramente la sua compagnia le risultava sgradevole... Ma, cosa avrebbe fatto quando avrebbe scoperto che lui era il suo compagno di stanza.
Era proprio curioso di vedere la sua rezione a tale notizia.
Girò la maniglia della porta ed entrò al suo interno posando la valigia della ragazza al centro di essa.
*Eccoci arrivati, spero che sia di buon gusto.*
Disse con un sorriso che mostrava la dentatura immacolata.

 
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~Sadness
view post Posted on 27/8/2008, 21:27




*Anastasia seguì Shoji per i corridoio dell'accademia, guardandosi intorno e memorizzando ogni minima curva o svolta che aveva fatto.
Non gli degnò neanche uno sguardo, neanche un'occhiata di sottecchi. Lo trattava come se, accanto a lei, non ci fosse nessuno.
Con sollievo rimasero tutto il tempo in silenzio, senza rivolgersi una parola. La fanciulla ne fu contenta, e ogni tanto un sorriso leggero si inarcava sulle sue labbra. Fra poco l'avrebbe lasciato, e non l'avrebbe mai più visto.

Ad un certo punto, Shoji si fermò davanti ad una porta di legno chiaro. Poggiò una mano sulla maniglia e con uno scatto la porta si aprì.
Anastasia diede uno sguardo fugace all'interno: carina, confortevole, luminosa. Anastasia notò con stupore che fosse un pò grande per una persona, ma non ci badò più di tanto.
Vide il suo accompagnatore poggiare la sua valigia nel centro della stanza, per poi rivolgersi verso di lei.*

CITAZIONE
"Eccoci arrivati, spero che sia di buon gusto."

*Anastasia si voltò verso di lui. Anche se la sua espressione non era mutata, dentro di lei era più felice che mai. Adesso si sarebbe sbarazzato di lui...*

§Gioia§ *pensò, mentre cercava di reprimere un sorrisetto compiaciuto, cosa che le risultò particolamente difficile.*

"Sì, è davvero di mio gradimento" *ammise, per poi dire.* "Vi ringrazio per la disponibilità. Spero vivamente che ci potremmo rivedere molto presto..." *mentì spudoratamente, cercando di fargli capire che doveva togliere gentilmente il disturbo.
Un lieve sorriso incurvò le labbra di Anastasia. No, non era riuscita a trattenersi.*
 
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view post Posted on 27/8/2008, 21:37
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Vide il suo sorriso, non sapeva quanto gli dispiaceva dover infrangere il suo sogno di sbarazzarsi di lui.
*Be' per questo non ci saranno problemi visto che stiamo nella stessa stanza.*
Disse grattandosi la testa come se fosse imbarazzato, cosa che naturalmente non era, ma come al solito nulla era trapelato dal suo viso o dai suoi occhi.
Le fece cenno di entrare per farle capire che quella era una stanza per due persone.
*In più se leggevi sulla targhetta fuori c'erano i nostri nomi.*
Continuò lui.
Non vedeva l'ora di vedere la faccia della ragazza.
 
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~Sadness
view post Posted on 27/8/2008, 21:55




*Il sorriso sulle labbra della ragazza morì all'istante.
Forse aveva sentito male, forse si stava prendendo gioco di lei...ma...tutto ciò era impossibile.
Incredula, si voltò verso la porta e lsse attentamente la targhetta che vi era affissa sopra. C'erano davvero scritti sopra i loro nomi!
No, quello era un brutto sogno e lei stava per svegliarsi. Battè le palpebre una, due, più volte.
Poi si girò verso Shoji e vide che aveva quasi un'aria imbarazzata. O meglio, da finto imbarazzato. Perchè lei sapeva che lui già sapeva.
La ragazza notò che la sua espressione era stupita, e cercò di cancellarla. Ma nei suoi occhi vi si poteva ancora leggere lo stupore della notizia.*

"Non immaginavo che assegnassero stanze a più persona..." *disse solamente, entrando nella stanza con aria indifferente, cosa che non era affatto.
Si guardò attorno e vide, maledicento tutti gli Dei esistenti al mondo, che i letti erano nella stessa stanza separati da un misero comodino.
Spostò lo sguardo verso una porta bianca, presumibilmente del bagno, e alle finestre dalle quali la luce del sole penetrava, illuminando la stanza.
Poi si voltò verso il giovane e, con aria di sufficienza, disse.*

"Spero che non vi dia fastidio la condivisone della camera con me..." *poi prese la valigia e si avvicinò ad uno dei due letti.
La poggiò sul materasso ed iniziò a disfarla, ignorando completamente l'altro.
Dentro di se era furiosa, furiosa con lui e furiosa con chi le aveva assegnato la stanza.
E lei che pensava di essersi disfatta di...quello.*
 
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view post Posted on 27/8/2008, 22:05
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A quanto pare aveva colpi nel segno.
Aveva già calcolato tutto fin dal primo momento, sapeva che l'avrebbero messo in stanza con una studentessa perche' era stato lui a richiedrlo, ma questo lei non poteva saperlo, come non poteva sapere che nella segreteria aveva varie conoscenze.
Quando era arrivato nell hall del dormitorio sapeva già chi era quella ragazza, ma non aveva fatto altro che recitare la parte di chi e' nuovo.
Prese a sua volta il suo bagaglio e si diresse versò il comò iniziando a riempirlo con i suoi vestiti.
*Non si preoccupi, non e' la prima volta che divido la stanza con qualcuno in un dormitorio.*
Finiti di sistemare i vestiti tirò fuori da quello stesso borsone un'altra piccola sacca, d'altronde i vestiti che si era portato dietro non erano molti. Là dentro vi erano le varie foto di famiglia. Che sistemò sulla sua parte del comodino.
 
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~Sadness
view post Posted on 27/8/2008, 22:16




*Anastasia terminò di mettere a posto le sue cose.I pochi vestiti che si era portata dietro erano stati riposti nell'armadio, i libri di magia nel comodino - lontano da occhi indiscreti - e il suo manuale di magia era stato collocato sull'unico comodino della stanza.
Lo osservò per qualche istante, chiedendosi se era saggio lasciarlo così in vista. *

CITAZIONE
"Non si preoccupi, non e' la prima volta che divido la stanza con qualcuno in un dormitorio."

*Si voltò lentamente verso compagno di stanza.
Stava sistemando delle foto sul comò, aggiustando con precisione l'angolazione delle cornici. Doveva essere la sua famiglia, quella.
E doveva anche essere molto attaccato ad essa...
Non gli chiese nulla, soprattutto perchè non voleva comiciare una nuova conversazione con lui.*

"Meglio così, allora" *si limitò a dire, sedendosi sul letto - appoggiando la schiena contro la spalliera - e, dopo aver afferrato l'enorme manuale di magia, iniziò a sfogliarlo, indifferente.*
 
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view post Posted on 28/8/2008, 12:53
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Le lanciò uno sguardo di sfuggita, tornando poi a fissare quella foto.
Era stata fatta l'ultimo giorno che avevano passato tutti insieme, il giorno prima che lui partisse.
Da allora si sentivano solo tramite il cellulare e di tanto in tanto li spediva anche qualche lettera con la foto del posto in cui si trovava.
Alla fin si alzò lasciando un pò a malin cuore quei ricordi che ogni volta li davano una stretta al cuore. Per lui faceva troppo caldo al momento, nonostante l'atmosfera fredda che gravava in quel posto.
Si spogliò rimanendo a petto nudo e successivamente si diresse verso la porta che stava accanto a quella del bagno, là si poteva trovare una piccola cucina, aveva voglia di caffe', naturalmente freddo, che solo lui sapeva come preparare, si affacciò dalla porta con uno dei suoi soliti sorrisi garbati.
*Vuole un pò di caffe' freddo?*
 
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~Sadness
view post Posted on 28/8/2008, 13:45




*Sentì un fruscio flebile provenire davanti a lei. Alzò di poco gli occhi dalle pagine del libro, scrutando la situazione.
Shoji si era...spogliato della parte di sopra dei suoi vestiti, rimanendo così a petto nudo, dirigendosi infine in cucina.
Un leggero rossore colorò le gote della ragazza, mentre questa spofondava un altra volta nella lettura, ignorandolo.
Infondo, lui era pur sempre un bel ragazzo...nonostante la falsità che avvolgeva i suoi gesti.
Voltò un'altra pagina ingiallita del libro, mentre i suoi occhi pumplei si posavano sulle righe color oro. Quel libro le era stato donato da suo padre qualche anno prima, a 14 anni, com'era successo di generazione in generazione.
Era un cimelio di famiglia, il manuale di magia scritto dalla sua stessa casata.
Era tanto unico che quella che aveva fra le mani era stata l'unica copia scritta.
Avvolte, si chiedeva come potesse lasciarlo così incustodito.*

CITAZIONE
"Vuole un pò di caffe' freddo?"

*Una voce piacevola le arrivò alle orecchie, facendo alzare il suo sguardo da dove essa era provenuta.
Shoji era affacciato alla porta della cucina, e la guardava, apsettando una risposta.
Risposta che si era formulata in un attimo nella testa della ragazza.*

"Vi ringrazio, ma in questo momento non ne ho voglia. Magari un'altra volta..." *disse, il tono della voce perennemente freddo.
Riabbassò i suoi occhi sulla pagina del libro, continuando a leggerlo.
O meglio, continuando a fingere di leggerelo. Così, per lo meno, poteva evitare una conversazione con lui.*
 
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view post Posted on 28/8/2008, 13:56
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Rientrò in cucina preparandosi il suo bel caffe' freddo.
Quanto la faceva lunga quella ragazza a volte le sembrava un pò troppo noiosa, mai che mostrasse un pò di più calore.
Sarebbe andata per le lunghe prima che la riuscisse un pò a scaldare =w=.
Uscì dalla cucina e si diresse verso il suo letto sedendocisi sopra guardando un pò curioso quello strano libro che stava leggendo.
Inclinò la testa da un lato.
*Cosa stai leggendo di bello?*
Chiese curioso bevendo un sorso dalla sua tazza, guardandole lo sguardo però notò che non leggeva veramente, fissava solo le pagine.
 
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~Sadness
view post Posted on 28/8/2008, 14:34




CITAZIONE
"Cosa stai leggendo di bello?"

*Anastasia alzò per l'ennesiam volta lo sguardo dal grande libro che aveva fra le mani, guardando freddamente il ragazzo dinnanzi a lei.
Lo scrutò per qualche secondo, prima di rispondergli.*

"Magia." *si interruppe per un attimo, soppesando l'idea di continuare o meno.
Optò per la prima.* "Se il vostro potere è quello del giaccio, il mio è quello di usare un tipo incrocio tra la magia nera e quella bianca..."
 
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view post Posted on 28/8/2008, 14:39
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Magia...
L'argomento in qualche modo l'aveva sempre affascinato, seppur non aveva mai avuto modo di approfondire l'argomento.
Si portò una ciocca di capelli via da davanti il viso mentre scrutava un pò curioso quel libro, da quel che poteva vedere era molto antico.
*Come lo chiamate questo tipo d'incrocio tra magia bianca e nera?*
Chiese interessato, visto che lei sembrava essere una maga allora voleva approfondire quanto più possibile l'argomento, e stranamente quella era semplice curiosità, non vi era un secondo fine... Per ora.
 
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~Sadness
view post Posted on 28/8/2008, 15:13




*Anastasia si ostinava a scorrere con gli occhi le parole, non comprendendone il significato, ovvimamente.
Poteva tsare anche manciate di secondi a rileggere la stessa frase, per poi accorgersene e voltare pagina.
Non alzò più lo sguardo sul ragazzo, neanche per scorgere la sua espressione all'informazione che poco fa gli aveva dato.
Non doveva, non doveva cadere nella sua rete...*

CITAZIONE
Come lo chiamate questo tipo d'incrocio tra magia bianca e nera?

*Anastasia imprecò fra se e se, spostando lo sguardo sulla figura del ragazzo.
Il suo sguardo...la sua espressione...sembrava davvero interessato. Che avesse trovato un argomento che coglieva l'attenzione di entrambi?*

"Non ha un nome specifico. Noi la chiamiamo solamente Lumen et umbrae." *rispose, mentre aggiustava con una mano il grande fiocco nero che le legava i capelli.*
 
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view post Posted on 28/8/2008, 15:25
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*Lumen et umbrae... Luce e Ombra... Be' si li si addice vista l'unione di due arti opposte.*
Disse pensieroso, non stava effettivamente parlando con la ragazza, ma bensì pensava a voce alta, ragionava.
Portò nuovamente lo sguardo sulla figura dinanzi a se che reggeva quel grande libro.
*Tu e tutta la tua famiglia da generazioni siete dei maghi vero?*
Chiese lui sempre interessato e cuorioso di conoscere al meglio quel campo così affascinante e misterioso per chi non veniva da famiglie di maghi...
 
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~Sadness
view post Posted on 28/8/2008, 15:45




CITAZIONE
Lumen et umbrae... Luce e Ombra... Be' si li si addice vista l'unione di due arti opposte.

*Lo sentì mormorare, ma lei comprese che la sua riflesione non era rivolta a lei.
Sembrava come assorto dai suoi stessi pensieri, mentre fissava un punto indefinito.
Poi spostò di nuoov lo sguardo su di lei, guardandola intensamente.
Anastasia parve infastidita, ma cercò di non farlo notare.*

CITAZIONE
Tu e tutta la tua famiglia da generazioni siete dei maghi vero?

"Certo. Ma solo da parte di mio padre..." *disse. Riesumando la domanda del ragazzo, notò che non aveva più usato il tono formale.
Cosa stava tramando...?
Anastasia non ci badò molto e, prima che il fiocco si sciogliesse del tutto, si sciolse i capelli e li risistemò alla meglio.*
 
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view post Posted on 28/8/2008, 16:02
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Non vi aveva fatto caso inizialmente che aveva usato del tu... Quando era assorto da qualcosa purtoppo li veniva spontaneo.
La guardò un pò imbarazzato grattandosi la testa.
* Mi scusi se prima le ho dato del tu anziche' del voi, ma ero troppo preso dall'argomento.*
Strando da credere ma era completamente sincero in quei momenti.
Finì il suo caffé freddo e portò la tazza nel lavandino della cucina, in quel momento non li andava di lavarla, se doveva dirla tutta era un pò stanco.
Per arrivare in quella scuola aveva dovuto fare un viaggio di un bel pò di ore, quindi era anche comprensibile.
Quando tornò in camera si sdraiò sul letto mettendo le mani intrecciate sotto il capo fissando il soffitto.
*Quanto ama la magia?*
Chiese lui rompendo il silenzio nuovamente.
Aveva capito che se non provava lui lei si sarebbe rifiutata categoricamente di parlare, anzi anche così evitata di aprire una vera e propria conversazione.
 
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