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| La scuola era un vero e proprio dedalo di corridoi, di stanze e di enormi saloni in numero tale da far girare la testa a chiunque non ne fosse abituato. Un perfetto estraneo come Orphen si sarebbe probabilmente perso nel giro di pochi minuti, pur se aveva un certo innato senso dell'orientamento ed astuzia mentale da vendere. Alla peggio poteva far ricorso ai suoi incantamenti, ma come già detto in precedenza se li voleva risparmiare per le vere emergenze. Fu una grande fortuna aver trovato questa graziosa ragazza di nome Saryka in grado di guidarlo in quel labirinto fatto di vetro, legno e cemento armato. Dopo un certo tempo si ritrovarono nella mensa scolastica, posto ovviamente ideale per permettere al giovane stregone oscuro di ristorarsi a sazietà dopo tante fatiche e senza dover sborsare nemmeno un soldo. Orphen non era infatti famoso per essere ricco, anzi... era abituato a contrarre debiti su debiti per sopravvivere e dava lezioni di magia nera in cambio di vitto e alloggio nel vecchio paese in cui stava. Fu ben felice di servirsi con un pranzo completo e con una bevanda che sembrava in tutto e per tutto la cream soda di cui andava decisamente pazzo.
Nemmeno le mie vesti sono in condizioni tanto migliori temo...
Queste furono le uniche parole un pò malinconiche proferite dal ragazzo in risposta a quella della sua accompagnatrice. Durante i suoi lungh itravagli di paese in paese, furono tanti gli scontri sostenuti o i paesaggi attraversati. Il suo abbiagliamento scuro e moderno era stato messo a dura prova: contusioni, lacerazioni, bruciature, sangue rappreso, polvere e quant'altro si possa immaginare erano disseminati in ogni parte del suo corpo ben addestrato e non aveva desiderio di farle vedere nè a quella gentile fanciulla nè a nessun'altro. L'unica cosa che fece fu di calarsi il cappuccio polveroso dietro la testa e rivelare la sua corta chioma scura e la bandana rossa legata sulla testa. Qualche piccolo graffio era presente pure sul suo viso segnato dalla stanchezza. Lui non ci diede molto peso alle sue condizioni di salute, era stato addestrato a sopportare di peggio. Certo in seguito avrebbe gradito di farsi una doccia ed un riposino nella propria camera (se mai ne avesse avuta una) e magari un salto all'infermeria per darsi una risistemata.
Non mangi Saryka? Non sta bene che una graziosa fanciulla trascuri il bisogno di cibo.
Orphen cercò di non guardarla in faccia mentre disse quelle parole con una certa non curanza. Un pò perchè si vergognava di avergliele dette ed un pò perchè non era sua abitudine dimostrarsi affettuoso vero una ragazza appena conosciuta, per quanto bella potesse essere. Infondo a modo suo, lo stregone oscuro sapeva essere gentile e premuroso con chi se lo meritava.
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