Il vecchio castello

Era vecchio. Era bruciacchiato. Era a pezzi. Era in un condizio di merda. Questo era, una volta, il suo castello.
Gli piaceva passare le giornate la' dentro. Dopo piu' di 100 anni di servizio e i suoi sforzi nel proteggerlo, quel il padrone Masato ha deciso di abbandonarla tra le fiamme.
Takeru strinse il pugno destro, cercando di calmare la rabbia e fece un lungo sospiro.
Quanto desiderava morire. Qualcuno, per favore, poteva fargli questo favore? Qualcuno poteva ammazzarlo li'?

Si era cambiato dopo essere uscito di casa. Non aveva piu' quei vestiti scomodi da ragazzina, non era piu' Konata. Finalmente era Takeru.

oua stava facendo una passeggiata prima di mettere il suo piede per la prima volta
nella scuola al quale si era iscritta
camminava da ore ormai era stanca ma non voleva tornare indietro
stava meditando su quello che doveva succedere
quando il suo sguardo incrociò una palazzina che un tempo doveva essere maestosa
ora era lì in macerie
così oua si avicinò piano piano verso di esso, cercando anche una piccola roccia sul quale riposarsi
quando vide la figura di un ragazzo che girava tra le macerie, sembrava turbato, così decise di avvicinarsi.
- hey tutto bene ? -
chiese toccandogli una spalla

Si volto' di scatto, fece un passo indietro e si puli' la spalla con la mano, come se avesse della polvere sulla maglia, poi scruto' la ragazza per qualche secondo.
Aveva capelli neri ed era poco bassa di lui. Fece un sospiro
-Mi hai colto di sorpresa- disse con gentilezza, -perdonami-
Ma i suoi occhi erano altrove. Non voleva scusarsi, ma gli era stato insegnato cosi' dalla padrona Shizuka.

oua sorrise
- scusami tu ... non volevo spaventarti -
disse chinando di poco la testa come per fare un inchino, oua notò che il ragazzo si stava guardando intorno, come se stesse cercando qualcosa.
non voleva insistere, e di certo non voleva apparire invadente da subito, ma rimanere in silenzio a fissare lo sguardo perso del ragazzo sarebbe stato ancora meno educato.
- hem ... scusami non vorrei essere invadente ma ... è successo qualcosa ? ti vedo abbastanza turbato -
disse oua imbarazzata.

Quando ella parlo', Takeru soffermo' lo sguardo proprio dritto davanti a se', un po' abbassanto, e guardava la ragazza negli occhi.
Rimase a fissarla a lungo.
Era costrtto a risponderle? Certo... si chiama ''Educazione'' se non sbagliava.
-Una volta questo castello- rispose gentilmente e con calma -Era la mia casa. Ho passato la maggior parte della mia vita qui-
Sarebbe bello ritornare e dire ancora una volta ''Sono tornato''

Oua abbassò lo sguardo alle parole del ragazzo
- oddio ... scusami, io non lo sapevo -
disse continuando a guardare il prato verdignolo sotto ai suoi piedi
aveva paura di aver ferito il ragazzo non doveva porgli quella domanda
dopo pochi secondi rialzò lo sguardo e guardò il viso del ragazzo, era molto bello, con lunghi capelli biondi e occhi verdì
arrossì lievemente.
oua era sempre stata una ragazza molto introversa e riservata, proprio come una bambina in cerca di cure.

Rimase immobile davanti a lei, come se fosse una statua.. no, come se fosse una guardia.
Era tra i migliori soldati del palazzo, era un capitano, era un eroe.. ma unico che riusciva a capirlo era solo quel anziano morto 230 anni fa.
Ora c'era solo una cosa che poteva fare per proteggere la sua padrona dalla pazzia, fingere di essere sua figlia.
E lui era un maschio.
Rimase immobile, a guardare la ragazza che era davanti a lui.
-Puoi chiedermi qualsiasi cosa- le mormorava piano -ho proprio bisogno di scambiare due chiacchere con qualcuno...-