incontrarsi al bar, x Sadness

[Ein Xantos]

*Ein camminava tranquillamente, l'afa della giornata che la invadeva completamente, accerchiandola e quasi mozzandole in respiro.
Ma, nonostante tutto, non sentiva l'eccessivo bisogno di fresco. Dopotutto, i suoi vestiti - che le fasciavano il corpo - non le procuravano particolare caldo...e la gonna era abbastanza corta da far restar fresce le sue gambe snelle.

Le blaze della sua gonna le carezzavano delicatamente le coscie, solleticandole leggermente la pelle.
I lunghi capelli corvini si poggiavano sulla sua schiena, ondeggiando ad ogni suo passo.
Si fermò, guardandosi intorno. La gelateria era proprio difronte a lei. Fu tentata dall'idea di prendere un the alla pesca...

Avvicinandosi al bancone del bar, ordinò quello che avrebbe voluto bere, per poi afferarare il bicchiere e poggiare le sue labbra sul bordo, benvendo il contenuto giaccianto.
Con lo sguardo, scorse una figura seduta sotto un albero, poco distante dalla gelateria. Gli diede un breve sguardo. Era un ragazzo a dir poco affascinante, dai lunghi capelli color pece.
Lo squadrò per qualche istante, prima di rivolgere il suo sguardo davanti a se.
Non le piaceva essere indiscreta...*

*Non vide che quel giovane ricambiava il suo sguardo, poichè stava osservando con particolare interesse il menù delle torte.
Ce ne era una al cioccolato...aveva un aspetto splendido. Ma dovette abbandonare l'idea di comprarla, non aveva abbastanza soldi da spendere per i dolci.
Poggiò le braccia sul freddo bancone di acciaio, sorseggiando tranquillamente il suo the. Le piaceva, anche se sembrava diluito con troppa acqua.
Spostò il peso del suo corpo su un piede, mentre i suoi occhi scuri scivolavano ancora una volta verso quell'albero, dove quel ragazzo stava seduto tranquillamente.
Ma lo distolse con rapidità. Maledizione, per quale ragione i suoi occhi si posavano sempre su di lui?*

*Sentì dei passi dietro di lei, masi costrinse a non voltarsi. Disinvolta, doveva essere disinvolta. Purtroppo, anche se la sua espressione non faceva trapellare nulla, il suo cuore accellerò il battito cardiaco quando vide, con la coda dell'occhio, lo stesso ragazzo di prima, che le si era avvicinato ed aveva ringraziato con cortesia il cassiere.
Prima di rivolgersi a lei, ovviamente.*


*La sua voce, melodiosa e virile, le arrivò alle orecchie mentre il suo stomaco si contraeva in una morsa inspiegabilmente dolorosa.
Cercando di mantere l'autocontrollo, si voltò verso di lui, rivolgendogli un lieve sorriso.*

"Salve." *rispose al suo saluto, il sorriso che le incurvava le sue belle labbra.* "Giornata particolarmente calda, non crede?" *disse, esprimendo a voce la prima cosa che le era venuta in mente. Nonc he fosse un argomento molto allettante, certo.*

*Lo vide rivolgersi al barista, chiededo una Coca Cola per lui e offrendole qualunque cosa lei desiderasse.
Ein rimase interdetta per qualche secondo, lusingata dalle attenzioni di lui e lievemente stordita dai suoi modi garbati di fare.
Lo vide passarsi una mano tra i capelli, con molta probabilità aveva caldo. Come biasimarlo, dopotutto. Anche lei sentiva che, sotto i suoi lunghi capelli corvini, goccioline di sudore le imperlavano la schiena.

Si rivolse un'altra volta a lei e, facendo un leggero inchino, le disse che le avrebbe osserto quello che voleva...sempre se a lei non dispiacesse.
E a lei non disturbava, anzi. Ma non aveva voglia di nulla, anche la torta di prima non le diceva più nulla da quando quel ragazzo le stava affianco.*


"Sono Ein Xantos." *disse, il tono cordiale e gentile.* "E non dovete scusarvi,a cneh io non mi sono presentata, prima. Inoltre, non disturbatevi. Ho già preso un the, e non c'è più nulla che stuzzica la mia attenzione." *disse ancora, rifiutando gentilmente il suo invito.*

*Alle parole del ragazzo, il suo sorriso gentile vacillò leggermente per un secondo, prima di ristabilirsi stabilmente sul suo volto.
Sbaglio, o stava insinuando il fatto che prima lei lo aveva scrutato? Ah...lo sapeva che non avrebbe dovuto.

Cercò di scacciare il disagio che stava provando in quel momento, pensando con razionalità le parole che avrebbe dovuto dire e ignorando il commeto del ragazzo.*

"Ovvio. Come non potrei ammirare una quercia di cosìrara bellezza?" *disse, ribattendo le sue parole. Poi gli rivolse un'altra occhiata, sorridendogli.* " Vi ringrazio per l'invito. Gradirei molto la vostra compagnia."

*Si avvicinò all'albero, sedendosi sotto di essa e aggiustandosi le pieghe della gonna con una mano.*

*Lo vide sedersi difronte a lei, continuando a bere la sua Coca Cola, continuando a guardarla.
Lei non distolse lo sguardo dai suoi occhi, non era certo il tipo di ragazza che si faceva intimidire dai modi garbati di un fascinoso giovanotto...nonostante il suo carattere estroverso, non era semplice avvalersi della sua simpatia...*

"Di me?" *chiese, sorpresa. Restò qualche attimo in silenzio, cercando di trovare la risposta a quella domanda che dava vita ad un argomento così...ampio* "Sono nata in un paese del nord. Il mio popolo ha la particolarità di essere molto...bellicoso. Ed io appartengo ad una delle famiglie più avvantaggiate. Mi piacciono le armi da taglio e qualsiasi tipo di carne." *poi rivolse uno sguardo gentile.* "E voi? Che cosa mi dite?"

"Dovreste essere felice della vostra situazione." *rispose lei, sorseggiando ancora il suo the alla pesca, ormai diventato caldo. Anche se il suo tono era noncurante e annoiato, poteva anche comprendere il fatto che lui si divertisse, con quei soldi che si ritrovava.*

"Anche se non deve esere facile sottoporsi...alle aspettative che i vostri genitori ripongono nel loro primogentito, sbaglio?" *disse, con noncuranza, come se per lei fosse normale immedesimarsi nei pensieri degli altri.
In realtà, lo era (XD).*