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| Orphen aveva la mente ottenebrata dalle tenebre, qualcosa di malvagio incombeva sul suo sonno privi di sogni ed erano due ardenti lumi arancioni posti sotto un elmo vetusto. Riuscì ad aprire stancamente i propri occhi verso quel soffitto sconosciuto, ma era in un profondo stato di confusione. Non ebbe subito memoria di cosa gli fosse successo ed era dolorante in ogni parte del corpo. Guardandosi attorno, gli sembrava di essere finito in una sorta di camera ospedaliera, ma non vide nessuno nelle vicinanze che gli potesse indicare dove fosse e come ci era finito. Nella pace e nel silenzio, ebbe il tempo per concentrarsi a dovere a ricordare gli ultimi istanti frammentati della sua esistenza. Gli sembrava di non essere solo e che fosse all'interno di un castello in rovina.
Dannazione...
Cercò di rimettersi in piedi, ma scoprì di non riuscire a farlo per le ferita riportate. Era fasciato vistosamente e le sue vesti giacevano accanto ad una sedia. Certo che avrebbe dovuto dargli una bella lavata appena ne avesse avuto modo. Tuttavia, ora era in tremendo pensiero per gli altri. Gli era tornata la memoria di tutto, specie del terribile cavaliere della rosa nera. Sapeva di aver bloccato per un pò lui e la sua armata non-morta, ma di essere poi stato spazzato via dalla sua furia. Fortunatamente venne coperto dai pesanti blocchi di ghiaccio che gli cascarono addosso e non lo videro. Con le ultlme energie si era teletrasportato verso l'ultimo luogo sicuro di cui avesse memoria. Doveva essere l'entrata della scuola se non veniva tratto in inganno. La schock mentale era forte e le immagini si facevano sempre più sfocate. Prima di perdere totalmente conoscenza, gli era sembrato di scorgere qualcuno che lo indicava gridando come un ossesso. Infine, era franato nel buio, venendo portato di peso verso il vicino ospedale in modo che potesse essere curato. Si, più ci rifletteva più era convinto di essere nella scuola. La finestra vicina faceva entrare il rosso sangue del tramonto, Doveva essere passata qualche ora da quella infausta spedizione. Chissà che la bella ragazza, a cui cominciava ad affezionarsi, e il taciturno ragazzo con il candido topolino erano ancora vivi e vegeti. Quest'ultimo sembrava sapere il fatto suo, la speranza era che fosse stato in grado di portar via Saryka da quell'inferno.
Se erano ancora a questo mondo, prima o poi li avrebbe rivisti certamente... altrimenti... si sarebbe in qualche modo vendicato dell'oscuro spettro del castello in rovina.
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