Camera Jaye x Jasper, già fatta la coppia *çç*

Jaye, sbadigliando per la noia, entra in camera sua senza curarsi di leggere le targhette dei nomi... Suppone che gli abbiano assegnato una stanza singola, e così gli sembra, visto che vede un solo letto...
Senza pensare ulteriormente vi si butta sopra, cercando di trovare qualcosa di interessante da fare

Jaye osservò il biondino che entrava nella SUA stanza, trascinando una valigia più grande e sicuramente più pesante di lui... senza muoversi, facendo finta di essere in coma profondo X°, rimase ad osservare i suoi movimenti...
E così... ho un compagno di stanza... mi chiedo dove dormirà...
Sorrise senza farsi notare

U

hm...ehm...c-ciao... disse fievolmente,facendo un cenno di mano,guardando il ragazzo sul letto con timidezza,trascinando la valigia dentro.Si guardò attorno,per cercare il suo letto...ma evidentemente non c'era(ma noooH °A°n.dIrin)...così si rese conto che doveva dormire con l'altro.Deglutì rumorosamente,appoggiando la valigia,continuando a pastrocchiarsi le dita (XD).

( ma siiiiiiiiiiiii °ç° )

Jaye osservò tranquillamente i movimenti del ragazzino, senza degnarsi minimamente di ricambiare il saluto. Il modo in cui si muoveva era, in una parola, carino...
Ho finalmente trovato qualcosa di interessante da fare... oggi è la mia giornata fortunata...
Si sposta sul letto, facendo abbastanza spazio al ragazzino per fargli capire senza parole che quella sarebbe stata la sua parte del letto su cui dormire...

Sentì il peso dell'altro scendere sul materasso, e si mise appoggiato sulla schiena per poterlo osservare meglio, protetto dai capelli lunghi che gli impedivano di essere notato...
Carino... Da vicino è ancora più bello che da laggiù... Per fortuna, avere un compagno di stanza si potrebbe rivelare piacevole...
Decise di spostarsi i capelli dal viso, e si puntellò su un gomito guardando fisso il ragazzino. Si schiarì la voce
- Io sono Jaye. Immagino tu sia il mio compagno di stanza.

S

-sì... rispose semplicemente,arrossendo lievemente,sedendosi meglio sul letto,rannicchiando le gambe al petto,guardandole con il suo solito sguardo malinconico - imbarazzato,volgendo poi uno sguardo al ragazzo,senza voltare il capo.
I...i...io sono...J-jasper...sì...Jasper... disse voltando lievemente il viso per osservare meglio quello del ragazzo.

Jaye fissò i suoi occhi in quelli del ragazzino, serio.
- Sono un dio. Ra, il dio di tutti gli dei, per l'esattezza. Ma in questa scuola posso essere solo Jaye. Mi sembrava giusto frtelo sapere.
Osserva, mentre parla, ogni singolo tratto del viso e del corpo del compagno di stanza, senza mai sorridere.
- Sei... molto bello. Quanti anni hai?

Una strana luce passò sugli occhi del dio, ma si nascose subito.
Gli fece segno di avvicinarsi
- Perchè quell'aria così malinconica?
Poneva le domande senza mostrare emozioni, come se non gli interessassero in realtà, ma era il suo modo di fare...
- Cosa ti ha portato qui?

- Ti consideri sfortunato... jasper?
Si era ricordato il suo nome, anche se glielo aveva detto una sola volta. Buon segno. E si era avvicinato seguendo l'ordine impartito senza una parola. Altro buonissimo segno. E parlava bene. Non era scemo quindi. Ottimo segno. Jaye sorrise, invitandolo a raccontare la sua storia.

La sua faccia non cambiò di una nota, nemmeno un'ombra di compassione passò sul volto di Jaye...
- Deve essere stata dura... ma devo dire che non mi sembra strano quello che ti è successo... basta guardarti che viene voglia di rendere la tua espressione ancora più triste... è quello che ti rende così bello... non è solo questo ovviamente.
Concluse la frase come se si trattasse di un fatto che anche il ragazzino avrebbe dovuto sapere.
- E quindi... se ho capito bene tu non dovresti avere colpe nella vita... dunque mi trovo davanti un angioletto?