Comprendere se stessi

Quel castello così antico, secolare, lo faceva sentire a suo agio, gli ricordava centinaia di cose, sia belle che brutte ed era sempre stato in grado di rincuorarlo.
Amadeo adorava quel luogo, lo sentiva perfetto per se, in qualche modo sicuro e accogliente.
E al momento ne aveva bisogno, si sentiva debole, sapeva di avere un attrazione per Zephire c’era sempre stata, ma qualcosa non andava, insomma aveva cacciato una preda assai succulenta e si era mosso secondo il volere del biondino, nonostante Zeppa fosse già stato con lui.
Non era da lui, forse stava cambiando? E perché? Oppure era solo il biondo che lo faceva agire così?

Zephire l'aveva seguito fino al castello.. l'aveva seguito volando poichè essendo aggraziato era difficile da sentire arrivare ed inoltre le vie che portavano a posti come castelli abbandonati non erano mai state il suo forte
Vide amadeo.. pareva avere un'espressione strana..pensosa.. quasi malinconica; forse era l'atmosfera del castello a far risaltare così le espressioni del direttore?
Atterrò silenziosamente su una roccia poco lontana,sedendosi il più silenziosamente possibile.
ade..
bisbigliò a bassissima voce; c'era qualcosa che attenagliava il cuore dell'amico

Amadeo aveva già percepito il suo arrivo da parecchio, per lui l’energia e il profumo del biondo erano unici e indimenticabili non poteva confonderli in alcun modo.
Sospirò quindi, sorridendo tra se, mentre alzava un istante il volto per guardarlo.

“Cosa c’è?”

Chiese quindi come se nulla fosse, guardandolo con gli occhi verdi attenti.

sei più strano del solito, il che è tutto un dire
Spiegò a bassa voce zeppa, fissando con sguardo corrucciato il direttore.
Piegò le gambe e poggiò i gomiti sulle ginocchia in modo da riuscire a sostenersi il mento con le mani; una posa molto alla "zephire".
Si accarezò con calma i capelli mentre continuava a tenere incollato il suo sguardo con quello di ade.
Fece sbattere un pò le sue ali, mettendole in mostra come se ne andasse fiero.. in realtà voleva controllare se quelle dell'amico erano sempre più grosse delle sue XD

“Mi sto rilassando”

Disse solo il direttore per poi scostare lo sguardo da lui, quello si che era strano non lo aveva mai fatto fino a quel momento.
Non voleva guardarlo, perché farlo gli dava sensazioni diverse dal solito, prima era solo desiderio adesso c’era qualcosa che non conosceva e quindi lo spaventava,
Sospirò quindi tra se, riprendendo a guardare l’antico rudere.

naaah risposta sbagliata
Sususurrò zephire sorridendo appena, non riusciva a guardarlo..amadeo non riusciva a guardarlo!!
Saltò giù dalla roccia avvicinandosi a passi leggeri al compagno, gli si fece a fianco e poi unì le mani dietro la schiena iniziando a dondolarsi avanti e indietro, era un vizio che aveva da bimbo
dunque.. cosa ti prende ade?

“Beh ora come ora c’è qualcuno che mi disturba”

Sussurrò Amadeo, Zeppa sapeva che odiava quando faceva così.

“Come sempre da quando siamo piccoli, facendo così mi fai venire il mal di mare”

Sospirò, poggiandosi meglio, alla sua posizione.

“Odi posti del genere, sei certo di volerci restare?”

beh uhm..
Zephire smise di dondolarsi appenasenche dava disturbo e quindi si sedette sui resti di un vecchio muretto; fissò amadeo diversi istanti e poi rispose alla sua domanda
beh veramente.. dovunque ci seitu per me è "casa", da piccolo ti seguivo ovunque perchè tu eri il mio posto sicuro, sapevoche vicinoa te non mi sarebbe successo nulla di brutto.. oggi come oggi non è cambiata affatto la sensazione che provavo sin da bambino
Era tremendo Zephire, l'aveva detto che nei momenti di imbarazzo diventava un chiacchierone tremendo, quindi ormai amadeo avrebbe dovuto farci il callo a sta cosa xD
dunque.. nonostante i castelli abbandonati non siano luoghi per cui impazzisco,ora come ora mi piace starci
Detto questo si strinse le gambe al petto e poggiò il mento sulle ginocchia, osservando in maniera curiosa il direttore

Amadeo socchiuse gli occhi smeraldini, mentre un sorriso tranquillo gli si posava sulle labbra, come fare a non capire quella situazione.
Si alzò quindi con eleganza, avvicinandosi a Zeppa, per accarezzargli i capelli.

“Mi spaventa, il fatto che sento una cosa simile”

Sussurrò quindi, abbassandosi a baciare per un solo istante la fronte di Zephire,e entrando poi nel castello abbandonato.

ehi tu!
Esclamò alzandosi di colpo e stringendo i pugni ai lati dei fianchi, si morsicò il labbro inferiore e tirò un calcio ad una pietruzza lì vicino prima di prendere e inseguire il direttore fino all'interno del castello, dove si sarebbe andato a cacciare ora?
Dannazione, Ade! ora mi spieghi come io non dovrei preoccuparmi!
Urlò andando asedersi sui resti dell'antica scalinata che conduceva al piano superiore

Amadeo era verso la fine della scalinata, ma si fermò un attimo per Zephire, guardando giù.

“Non serve che ti preoccupi, me la sono sempre cavata mi pare”

Sussurrò divertito, raggiungendolo per accarezzargli i capelli.

“Inoltre è una cosa solo mia, non potresti fare molto”

Zephire sospirò, prese il polso del compagno con la mano ed alzò il viso, guardando amadeo negli occhi
penso di conoscerti più di quanto tu stesso immagini quindi ti sarò sicuramente utile
Bisbigliò carezzandogli con calma il polso in movimenti circolari mantre poggiava un bacio sul palmo della mano e sorrideva soddisfatto, annusando quella pelle che sapeva di buono e che lui tanto adorava
forza.. parlamene

Il direttore lo fissò attento, tirandolo quindi di più a se.

“Ma cosa dici, tu sai fin troppo di me, perché io te ne parli”

Sussurrò quindi, mentre lo tirava a se, seduto di traverso sulle sue gambe, accarezzandogliene quindi una sensualmente con un dito, attraverso il tessuto della sua casacca, che sembrava quasi una gonna su quel corpo magro.

“Poi non mi avevi promesso qualcosa? Io il ragazzino l’ho cacciato mi pare…”

Zephire fissò il dito con un sopracciglio alzato e un sorriso soddisfatto sul viso.
Carezzò il braccio di amadeo con una mano mentre gli si avvicinava tirandogli appena i capelli con le mani
amadeo.. ma tu dovresti dare il buon esempio.. sei un direttore, devi cercare di trattenerti..
Sussurrò sistemandosi a cavalcioni sulle sue bambe, finendo per avvolgergli le braccia al collo

“Proprio perché sono un direttore, faccio solamente quello che voglio”

Sussurrò solo il mago oscuro, mentre in un movimento rapido, si insinuava sotto la casacca di Zephire, accarezzandogli l’interno coscia.
Avvicinandosi poi a baciare con calma le sue labbra, assaporandole e succhiandole delicatamente.
Chiunque li vedesse, di certo non poteva sospettare di dove stesse andando la mano birichina del direttore.