Stanza di Yuki

-Guarda, ti porto in braccio come fossi la mia sposina
Yuki parlava con un sorriso sulle labbra mentre tra le braccia teneva una bambolina dai capelli neri, gli occhi color smeraldo e un'espressione triste e malinconica.
L'aveva salvata da una distruzione certa, l'aveva portata via dalle mani rozze di un uomo che non capiva il vero valore delle cose e che finiva per rovinarla.
La piccola bambolina non era difettosa al collo come la cariatide pensava ma bensì era a causa dell'ambiente che si trovava e della sua scarsa manuntenzione con la quale la trattava.
Le bamboline andavano pulite, rifinite le giunture... non potevano essere abbandonate così sulla mensola come fossero dei semplici soprammobili.
Il ragazzo posò un bacio su un'occhio della bambola
-sono sicuro che questo posto ti piacerà molto.
Aggiunse poggiandola sulle morbide coltri del letto a baldacchino dal piumone morbido color panna

Un mare di crema sembrò circondare la bambolina, le pieghe del tessuto erano come onde che continuavano a muoversi senza fine, Michael dalla sua posizione le guardava, erano terribilmente rilassanti e belle.
Riuscì addirittura a sentirne la morbidezza con una manina.
Aveva quasi sorriso al parlare scherzoso dell’altro, quel posto gli piaceva, era mille volte meglio del negozio e gli ricordava dolci immagini del suo castello.
Sentiva il morbido sotto di se, era come protetto dal velluto, ma qualcosa di strano aveva turbato la sua calma e il suo stato.
Quando quel ragazzino l’aveva baciato era successo qualcosa, non avrebbe osato azzardare nulla ma, era sicuramente accaduto ed era qualcosa di importante, ma non sapendolo il re di fiori rimase tranquillo a osservare il suo bel salvatore, che era bello quasi al punto da indurre al peccato ma a lui ricordava in parte la purezza…
Sentiva una forza di affinità con lui, forse centrava che entrambi i loro corpi erano come rovinati.

-Non sò dove metterti per ora quindi credo che il tuo posto sarà tra la piega dei cuscini.
Tornò dalla piccola bambolina e la prese in braccio iniziando tranquillamente a togliergli i vestiti intanto che si dirigeva in bagno con un'aria alquanto soddisfatta; era convinto di aver atto un'ottimo affare, quello che aveva acquistato era davvero un pezzo unico.
Spogliò completamente il bambolotto regalandogli un altro piccolo bacio mentre se lo teneva tra le braccia e apriva la porta del bagno
-ti lavo le parti sporche okei?

Aveva delle belle mani, pensò tra se Michael lasciandosi spogliare, il suo salvatore inoltre era molto delicato, si sentiva rilassato e contento.
Quando lo strinse poi al petto baciandolo ancora, il re di fiori si sentì arrossire…insomma nel suo regno nessuno si era mai permesso di fargli una cosa del genere, cercò quindi di distogliere lo sguardo e con sorpresa vi riuscì fissando la vasca.
…finirò arrugginito?...
Si chiese quindi scettico, avvertendo ancora il tessuto della camicia dell’altro sul suo corpo di bambolotto.

-non sono così stupido da farti arrugginire...
Sembrava sentisse davvero quel che pnsava la bambolina ma in realtà Yuki stava praticamente parlando da solo.
Poggiò la bambolina seduta all'angolo della vasca mentre lui con calma si toglieva la maglia e i pantaloni piegandoli accuratamente e poggiandoli su una sedia lì a fianco; quando si voleva fare una cosa andava fatta bene o non si faceva! Sentì un brivido lungo la schiena come se non fosse solo in quella stanza ma lasciò correre.
Aprì l'acqua facendo riempire la vasca mentre lui si toglieva i boxer, che erano di un colore rosso sangue, e poi entrava con calma nella vasca piena di acqua fresca.
-ooooook... iniziamo..
Mormorò mettendosi in ginocchio sporgendo poi un pò il busto in avanti finendo, infine allungò il braccio e con la mano fece per prendere la bambola

La bambolina era immobile e fredda nulla mostrava il suo essere, ma qualcosa non andava, Michael fissava il moretto rapito, se fosse stato umano probabilmente avrebbe sorriso sentendosi così emozionato.
Avrebbe poi alzato la mano per sfiorare la sua, ma come fare?
Mentre pensava questo vide la mano all’altezza del suo viso che si allungava verso il moretto ma rimase immobile come per rendersene conto…era tornato umano…
Il suo corpo era di nuovo di carne, ossa e muscoli, scolpito come in una statua, i suoi organi la sua pelle…era sbalordito…

Yuki era riuscito a sfiorare la guancia umana di Michelle.
Il ragazzino rimase un attimo fermo prima di sbiancare come un cencio e urlare a più non posso come una ragazzina davanti ad un suo ricorrente incubo.
-AaAhHhHhH!!
Fissò il corpo umano che aveva di fronte a se come fosse un alieno mentre saltava fuori dalla vasca, rischiando tra l'altro di scivolare a terra e acchiappando un asciugamano se lo legò intorno alla vita

Durante tutta la scena il re di fiori era rimasto fermo e impassibile, seduto tranquillamente sul bordo della vasca, solo quando il ragazzino smise di urlare girò piano il viso per guardarlo, scostando quindi i capelli lisci e scuri che gli accarezzavano la schiena.

“Buona sera”

Disse come se niente fosse, anche se dentro di se era terribilmente divertito, si chiedeva come fosse tornato umano e se la cosa sarebbe durata, alzò quindi le mani per guardarle, sgranchendone le dita.
Era ora, si sentiva tutto incriccato.

-B..buonasera.. lei.. uhm.. chi è?
Si mise su un accappatoio bianco, probabilmente fregato da un bagno di un hotel, e allacciò la ciintura continuando a fissare quello che prima pareva essere la sua bambolina; in effetti ci assomigliava molto.
Lo guardò con attenzione e si accorse solamente dopo che l'altro era completamente nudo.
Arrossì come un matto avvicinandoglisi di nuovo e mettendolo con tutto il corpo nella vasca di modo che le nudità dell'ex bambolina venissero nascoste dall'acqua

Michael stava per rispondere ma si ritrovò trascinato in acqua, così chiuse gli occhi infastidito rabbrividendo.

“Per favore sii delicato, non mi muovo da molto tempo”

Sussurrò mentre i capelli gli nascondevano metà volto, si lasciò quindi accarezzare dall’acqua sospirando, mentre cercava di alzare un braccio per tirarsi indietro i capelli umidi, cosa che riuscì perfettamente facendolo sorridere.

“Grazie per avermi liberato da quel luogo infausto, ci stavo impazzendo e grazie per avermi riportato alla mia vera forma”

Concluse quindi smettendo di parlare girandosi a guardarlo, attento e furbo, voleva capire che cosa aveva fatto il ragazzino per farlo tornare normale ma non lo capiva, il moretto pareva non rendersene conto.

in effetti il moretto non se ne rendeva assolutamente conto.
Fissava la bambolina come si guarderebbe un miracolo, un mirqacolo che stava comodamente seduto nella tua vasca da bagno e di parlava come se nulla fosse.
Decise di sorvolare su tutto quello che la sua mente stava pensando e si concentrò solamente sull'aiutare quello strano essere.
Era spaventato, ma non così tanto dallo sbarazzarsi dell'altro.
-ce la fai a lavarti da solo?
Domandò prendendo due larghi asciugamani e sistemandoglieli lì vicino

Michael lo guardò con attenzione, la sua offerta non aveva nulla di malizioso e la cosa lo fece sorridere, inoltre in tutta la sua vita, non si era mai lavato da solo.

“Te ne sarei molto grato in effetti”

Sussurrò poggiando un braccio sul bordo della vasca inclinando il viso di lato.

“Non riesco a muovermi un granché”

-Uhm.. si bene.. allora..
Yuki era abituato a lavarsi da solo ed a essere lavato da solamente una persona; in vita sua non aveva mai aiutato nessun altro a farsi il bagno.
Sospirò sedendosi sul bordo della vasca mentre prendeva una spugna e la imbeveva di acqua, mettendoci su anche un pò di sapone profumato e dal bel colore verde chiaro.
Gli prese una mano e gentlmente glie la tirò verso l'alto in modo da fargli alzare il braccio in modo da poterlo iniziare a lavare; la mano di Yuki però in qualche modo tremava poichè aveva paura di fare qualche mossa sbagliata.
-tu.. tu sei la bambola?
Domandò ad un certo punto, spinto da una curiosità alquanto forte

“Oserei dire di si”

Sussurrò il re di fiori con una calma agghiacciante, insomma Michael di certo era il più insensibile della sua famiglia, viste poi le sue priorità…dormire e mangiare…
Ma primo era in debito con moretto ed inoltre, ammirava il coraggio che dimostrava, insomma lui ci avrebbe pensato un bel po’ prima di lavare uno sconosciuto alias bambolina dall’aria malinconica e malefica.

“Il mio nome è Michael e giungo da un'altra dimensione”

Decise di concedere quindi come spiegazione, non impegnandosi poi veramente in una conversazione seria, voltando la mano in un gesto tranquillo per aiutarlo.

Yuki alzò il sopracciglio con fare infastidito..
Fissò con un cipiglio strano la bambolina prima di sorridere o meglio ghignare, sistemando sulla mano del ragazzo la spugna; se era in grado di muovere la mano non si sarebbe ammazzato provando a lavarsi da solo, no?
-Buon lavoro.
Borbottò alzandosi e riflettendo sulle spiegazioni dategli dal ragazzo mentre si spogliava rimettendosi con calma i vestiti che aveva precedentemente tolto per fare il bagno con la bambolina