*Un altro brivido la scosse, quando sentì le labbra di lui sfiorarle l'orecchio. Ma, a quel gesto, credette davvero di non reggersi più sulle sue gambe.
Sapeva bene il perchè l'avesse fatto: aveva intuito quali emozioni provocasse la sua vicinanza alla giovane.*
CITAZIONE
- ...allora...puoi leggerlo anche dopo no?...
*La giovane si vide sottrarre il libro dalle mani dal giovane, che se lo mise sotto un braccio, mentre la costringeva a continuare a camminare, stretta a lui.
Anastasia si sentiva ancora più imbarazzata, ora che non aveva più nessun diversivo con cui distrarsi e a non far divagare i pensieri.
Al contrario, adesso sembrava esser diventata una ncessità farsi accarezzare da lui...da quella mano che si era posata lieve sul suo fianco e la teneva vicina a lui.*
§Maledizione...§ *Imprecò fra se e se, le labbra serrate e gli occhi bassi, mentre cercava di scacciare quei pensieri molesti.
Era evidente che lui lo stesse facendo apposta...ma lei, con sua sorpresa, notò che una parte di lei, che stava prendendo il sopravvento sule altre,
voleva che lo facesse...era
consenziente.
Impegnata nella sua lotta interiore, Anastasia colse a malapena le parole pronunciate da Shoji, il quale aveva ancora il totale controllo su di se.*
CITAZIONE
- ...penso che ti convenga o cambiarti d'abito, o comunque cercare di ripulirti dalla polvere...
*Gli occhi della giovane, che fino a poco prima erano puntati sui suoi piedi, si alzarono verso il viso del ragazzo, scrutandolo con perplessità, per poi abbassarli sul suo vestito; solo allora si accorse di essere stata decisamente imbrattata dalla polvere, cosa a cui non aveva badato. Poco le importava, infondo. Le importava, invece, il tono di voce di Shoji: divertito, provocatorio.
Chi sa cosa aveva in mente...*
"Ah...non me ne ero accorta..." *Disse Anastasia con noncuranza, cercando di assumere il suo solito atteggiamento, una fragile barriera per difendersi ancora per poco. Ma una barriera che non sarebbe durata molto.
Cercò di pulirsi con una mano, quando furono obbligati a fermarsi. Avevano svoltato un angolo nel corridoio fatto di librerie, finendo in un vicolo cieco; ai lati, altre librerie. Erano completamente chiusi. Anastasia alzò lo sguardo sui libri che essi contenevano: romanzi d'horror. Un genere poco rassicurante che a lei non interessava.*
"Credo che dovremmo tornare indietro..."
Mmm...non credo che Anastasia voglia realmente tornare indietro...XDDD!
Edited by ~Sadness - 8/4/2009, 13:56