Arriva Swordfish...

Ecco. Sono qui... Ora cosa devo fare?
Beh, Sword si guarda intorno... magari la cosa più intelligente da fare sarebbe stata attraversare quel cancello ed entrare...
Potrei farlo... o potrei aspettare qui...
Preferisce farlo, lui è un tipo che non pondera molto... per questo è morto U.U
Attraversa il cancello, ritrovandosi nelcortile della scuola; davanti a lui un immenso portone di legno, ovviamente chiuso

E ovviamente certe volte la fortuna è davvero cieca poichè esattamente in quel momento l'enorme portone di legno si aprì dall'interno e la testa di un ragazzo biondo spuntò a fare capolino fissando curiosamente l'altro.. sembrava indeciso sul ch edire così si limitò ad alzare un sopracciglio e parlare con tono calmo e tranquillo
-tipiace così tanto stare fuori o pensi di entrare prima o poi?
Domandò ghignando mentre faceva un passo avanti e si appoggiava sulla porta di legno con la schiena in modo da tenerla aperta e dare la possibilità allo strano ragazzo di entrare.
Incrociò le braccia al petto e fiossò l'altro con i suoi occhi lilla in cerca di una risposta

Swordfish guardò il ragazzo, o meglio la sua testa, che aveva aperto il portone, e ghignò in risposta
Entro entro... tu chi sei, il portiere? Oppure apri il portone a intervalli regolari giusto per hobby?
Mentre parlava passò attraverso il portone, senza fermarsi a contemplare la sala in cui era finito, cercando con gli occhi un'indicazione che gli permettesse di trovare i dormitori

-e tu scommetto che sei uno a cui non è stata insegnata l'educazione giusto?
Il biondo sorrise, di un sorrise divertito e di sghembo rivolto verso al ragazzo appena entrato; non ne aveva mai visti di così alla scuola.. insomma.. pelle abbronzata e rasta, da dove cavolo veniva quel tizio lì?
Alzucchiò le spalle mentre si andava a sedere su un divanetto e prendeva il suo libro che stava leggendo prima che una fastidiosa persona arrivasse in sala ù.ù
-si dice grazie sai?

Mmmm... da dove vengo io se dici grazie... beh finisci male... ho imparato a non dirlo, e non sarà facile farmelo tornare abituale... Che libro leggi?
Aveva sentito il fruscio delle pagine, e guarda caso aveva voglia di fare conversazione, così si girò verso il ragazzo, guardandolo

-che c'è nuovo arrivato?
Domandò Calintz chiudendo il libro fissando lo strano ragazzo con un ghigno divertito sul viso, forse dar fastdio a qualcun'altro sarebbe stato per lui un buon diversivo per non pensare ai suoi attuali problemi.
-ti senti in colpa per qualche strano motivo e vuoi fare conversazione o ti senti solo'
Chiese accavallando le gambe ed incrociando le braccia al petto mentre scrutava l'altro con un sopracciglio alzato

Swordfish rispose con la stessa espressione
Volevo solo essere gentile e fare conversazione... non ho bisogno di compagnia e tantomeno mi potrei sentire in colpa per qualcosa... non ho rimpianti io...
Si scostò una ciocca di capelli dal viso, poi cambiò idea e e li prese tutti in una mano per arsi una coda... mentre lo faceva aggiunse
Forse sei tu che ti senti in soggezione da me, e ti senti costretto a stare in allerta rifiutando di rispondere coerentemente ad una domanda? Non mi pareva fosse difficile...
Finì di farsi la coda e lo fissò con uno sguardo malizioso

-aspetta... sta parlando lo stesso che non conosce il vocabolo della parola "grazie"?
Domandò il biondo ghignando seriamente divertito dalla piega che stava prendendo la conversazione, quasi quasi si poteva dimenticare che stava leggendo un libro, per ora.
E poi cos'era quello sguardo? Malizioso lo era di certo, ne aveva ricevuti così tanti che ormai li riconosceva subito diversamente dai ragazzini ingenui e dolci che non capivano mai i segnali che gli venivano lanciati
-Piantala di fissarmi a quel modo malizioso, non oso immaginare a cosa tu stia pensando capellone.

Piantarla? Sto pensando che quelli come me, dal posto in cui vengo io, se li mangiano a colazione quelli come te... e quelli come te, loro sì che devono essere gentili, e gli conviene ringraziare per qualunque cosa gli venga fatta, o non sopravvivono per molto...
Ecco spiegata l'occhiata maliziosa...

Calintz alzò elegantemente un sopracciglio fissando con uno sguardo colmo di scetticismo il nuovo arrivato... quelli come lui? evidentemente prendere troppo sole gli aveva fatto male al cervello oltre che all'abbronzatura ovviamente XD
-quelli come me..? ossia..?
Domandò con un ghignetto divetito sul viso, il discorso prendeva una piega abbastanza interessante XD

Rispose dopo un po', prima rimase a guardarlo divertito, pensando a come mettergli la risposta in modo che sembrasse... beh, più offensiva possibile XD
Quelli come te, cioè i ragazzini impertinenti che non sanno tenere la bocca chiusa, per qualunque motivo ci siano finiti in quel posto beh, se non imparano a comportarsi gentilmente e a dire sempre di sì... beh te lo ho già detto, non sopravvivono per molto.
Sentì che era il momento di dare una spiegazione razionale per tutto quello che stava dicendo, così si avvicinò un po' al ragazzino
Per tua informazione, ho passato gli ultimi 5 anni della mia vita in prigione... e non era una prigione qualsiasi...

-dai? è la prima volta che incontro un galeotto
Disse il biondino con un sorriso di sghembo sul viso, se pensava di impressionarlo o fargli paura solamente perchè è stato in prigione si sbagliava di grosso; la scuola era piene di gente pericolosa e, forse per sfortuna o fortuna, il biondino li avevaa incontrati un pò tutti.
Il capellone lì rientrava nella categoria "Gradassi" molto simile a quella "Tutto fumo e niente arrosto"
-cinque anni in prigione non sono neanche poi tanti sai? cosa hai fatto.. rubato ad un negozio di caramelle?

Il piccolo Lawrence aveva deciso di lasciare il resto del lavoro a Shinku a sembrava desiderosa di sangue.
Aveva voglia di vedere la sua mamma, era quasi un mese che non accarezzava i suoi capelli biondi e guarda quei suoi grandi occhi Lilla.
Ormai Aurora e Lily erano cresciute ma lui dentro di se era ancora un bambino, così avvertì la sua posizione e attraverso il suo potere arrivò li vicino guardandosi intorno.

Assassinio... multiplo. Ho passato lì dentro solo 5 anni perchè ho avuto la fortuna di morire prima... La mia condanna originale era a 200 anni...
Guardò il ragazzo senza battere ciglio, era abituato ad essere preso in giro, e l'aveva sempre fatta pagare...
Sentì un rumore vicino a loro, si voltò e vide un ragazzo avvicinarsi all'altro

Calintz fissò il nuovo arrivato con uno strano sguardo, cosa ci faceva lì Lawrence?
Non doveva essere con Abel?
Con un cenno della mano gli fece capire di avvicinarsi, per poi ritornare a fissare il ragazzo dai rasta scuri e rivolgergli un leggero sorriso, almeno rispondeva alle sue frecciatine e non si piangeva addosso! Per il fatto che avesse commesso omicidi multipli beh.. era interessante come cosa, chissà quanti aveva ucciso per avere 200 anni di pena!
-Io sono Calintz.. tu sei oh mio galeotto?