Il bevitore solitario...

Il pub quella sera era stranamente affollato, ma il suo solito posto al bancone, proprio al centro dell'immenso specchio che gli permetteva di osservare lo svolgersi delle vite altrui inosservato, vedeva occuparlo il taciturno Kain, che da quando aveva messo piede lì dentro per la prima volta aveva ordinato solo una cosa, vodka al limone, e che ormai gli veniva servita ogni giorno, alla stessa ora, ritmicamente, allo stesso posto, nel momento esatto in cui lui entrava nel pub, senza che servisse chiederlo.

Belzebù stava camminando per i marciapiedi della città illuminata dai lampioni e dalle luci che provvenivano dalle case
i suoi passi erano silenziosi e felpati mentre camminava assorto
Era seguito da una flotta di piccili angeli assatanati..
erano le sue fangirls che lo seguivano ovunque la non gli dava corda per non farle compiacere
Puah, quando odiava gli angeli...
per togliersele di dosse entrò enl primo bar che gli capitò a tiro e, con grande stupore, era affollato anche a quell'ora ma per fortuna non vi erano angeli ma solo demoni.
SI sedette al primo posto che trovò chiudendo gli occhi e prendendo fiato

Notò uno straniero che si sedeva di fianco a lui, ma non vi badò più di tanto; finì in un sorso il suo terzo bicchiere di vodka al limone e appoggiò con uno schiocco sordo il bicchiere sul bancone, dando una rapida occhiata al barista, che si affrettò a riempirlo di nuovo, senza che una sola parola errante venisse scambiata tra i due.

Si diede uno sguardo intorno notando quel ragazzo seduto non molto lontano da lui
certo che era bellissimo
e gli ricordava uan certa persona la cui immagine è sempre nei suoi pensieri..
ma chi sarà mai..?
(ps suggerimento: luciferoXD)
I capelli neri tagliati in quel modo strano però non lo convincevano molto
li preferiva lunghi anche se il colore dei capelli e quegli occhi erano veramente incantevoli
A quanto riusciva aa vedere e a sentire era un ragazzo che beveva molto am che regegva l'alchol...
sentiva il profumo diq uella bevanda dal suo posto ma l'altro non mostrava segni d'ebrezza

Notò, non senza un certo fastidio, che il nuovo arrivato lo fissava, ma continuò tranquillamente a bere la sua vodka, ora sorseggiandola appena, ora tracannandone un bicchiere in un sorso. Quello che non cambiava mai, è che lui, non visto, osservava la vita nel pub attraverso lo specchio piazzato davanti a lui, pronto a scegliere la sua prossima preda, mentre il suo bicchiere tornava a riempirsi appena il barista sentiva lo schiocco sul bancone.

Notò che l'altro lo aveva scoperto
distolse lentamente lo sguardo posando gli occhi sull'altra gente
cercando qualcuno che potesse placare la sua curiosità
si sentiva estremamente vuoto quel giorno..
FOrse era la pioggia che comicnaiva a cadere, che trisetzza e che ricordi..
Tornò però a fissare quel ragazzo
lo attirava un pò
voleva vedere se coglieva il suo sguardo e se rispondeva
Puntò gli occhi su di lui scrutandolo un un piccolo sorrisino emntre i capelli rossi ricadevano sul viso coprendo in parte la benda pulita e fresca

Osservò i suoi capelli, beh non ne poteva fare a meno, ne era terribilmente attratto... Quei capelli rosso fuoco, che coprivano parte del viso, del bellissimo viso dello straniero... Un'ombra di sorriso passò sulle labbra di Kain, che per una breve, fuggevole occhiata, si decise a guardare il proprietario del riflesso lnello specchio: meglio ancora di quanto lo specchio stesso potesse riflettere, l'immagine non rendeva abbastanza bene la bellezza di quel viso.
Ma un'occhiata fu più che abbastanza per Kain, che per un attimo, solo uno, guardò negli occhi dello straniero e vi vide riflessa la sua immagine di un secondo, quella dell'uomo che il rosso sognava ogni notte, ma che rimaneva evidentemente un sogno...
Sorrise malizioso, sbuffando leggermente, e tornò a fissare il bancone, tracannando un altro bicchiere

Belzebù rimase sbigottito
ma non lo msie a vedere
ma che stramicnhia succedeva qui?!
Stava sognando o delirando?
O forse era una bellissima verità?
Fattò sta che dovette distogliere lo sguardo
o sarebbe morto di voglia di saltargli addosso e strappargli i vestiti

Kain vide nello specchio l'espressione dello straniero, ci aveva preso in pieno ancora una volta... Non falliva mai nel suo lavoro.
E così, quel ragazzone è pazzo del capo dei capi... Che vana speranza che è la sua... Logico che poi non cerca altro che scopate allegre e veloci, magari senza nemmeno assicurarsi che l'altro sia consenziente, o sveglio...
Ridendo tra sè e sè per la battuta, finì il suo forse quindicesimo bicchiere, e cominciava a sentirsi vagamente allegro...

quello là se la rideva
doveva essere un mutaforma
ma se foss estato per lui lo avrebbe preso e scopato sul posto
non perchè fosse lui ma perchè almeno un pò a lucifero somigliava
Cavoli si notava tanto che aveva questa infatuazione secreta?
E va beh...
Se la sarebbe fatta passare...

Lo straniero non accennava a parlare, e Kain continuava a bere... Dal contegno che manteneva non sembrava, ma era già parecchio ubriaco; finchè stava seduto non si notava, perchè riusciva ancora a pensare correttamente per il momento.
Continuava a bere intanto, osservando con interesse ma senza farsi notare il nuovo venuto, che ormai aveva attirato la sua attenzione.

dischiuse le labbra voltandosi verso di lui avvicinandosi
"si può sapere tu chi diavolo sei?"
chiese un pò alterato
e poi gli faceva un pò una strana inpresisoen avere quella figura davanti a se
aveva desiderato troppo quel corpo e troppo a lungo

Sorrise, prima di voltarsi e fissare i suoi occhi nelle profondità vagamente rosse dei suoi, e sorrideva ancora quando rispose al rosso
Chiunque tu vuoi che io sia.
Mai Kain aveva dato una risposta più seria, più sincera a qualcuno prima di allora.
Dopo un attimo distolse lo sguardo, bevve il suo ennesimo bicchiere, e aggiunse, osservando con attenzione il suo bicchiere
Più in generale, mi chiamo Kain Xander.

"capisco. fatto sta che gradirei tu cambiassi aspetto
(purtroppo)
Sono del tutto certo che tu sappia leggere piuttosto bene le menti..
se no coem avresti potuto leggere questo..?"
chiese facendo un cenno al rgazzo
"e la cosa non mi piace."
disse tassativo restando serio

Sbuffò, ingoiando l'ultimo goccio di vodka nel suo bicchiere e sbattendolo sul tavolo, per poi girarsi di nuovo verso lo sconosciuto ed assumere, di nuovo per un brevissimo secondo, l'aspetto dell'angelo caduto.
Vorresti vedere di nuovo... lui?
Chiese, ghignando e tornando al suo solito aspetto.
Mi dispiace, ma non è possibile per me trasformarmi in Lui in un luogo pubblico e così affollato... E per tua informazione, io non leggo la mente delle persone, semplicemente applico un po' di psicologia... A quanto mi hanno detto, gli assomiglio molto, e da come osservavi le mie fattezze ho notato che avevi trovato anche tu questa somiglianza, ho provato, e tu hai risposto, e il mio cervello ha gridato: BINGO! Questo è quello che faccio, sono un mutaforma, ma non mi piace farlo notare a tutti qui dentro.