In cerca di aiuto..., l'arrivo di Gerald.

-Chissà...non appena verranno occupate tutte le cattedre suppongo-

Ilo suo sorrisetto non le sfuggì ma non se ne curò,anzi ammirò la singolare piega che prendeva la sua bocca nel sorridere e poi,spontanemente,disse:

-Hai un bel sorriso...-

Inclinò leggermente la testa ridacchiando.

"Grazie.Potrei dire la stessa cosa del tuo..." Ridacchiò, perchè il suo ricambio era più un fatto di eleganza e raffinatezza, piuttosto che il vero pensiero del ragazzo, che, comunque, trovava piuttosto carino il sorriso della giovane professoressa, anche se da perfezionare. Del resto lui aveva preso lezioni, e sia ben chiaro: non li prese per sua volontà,su come sorridere dalla giovane madre, esperta, più del figlio, ad ammaliare la gente con il sorriso.
Comunque il fatto che le lezioni non fosserò ancora iniziate rassenerò un pò Gerald, e lo rallegrò ancora di più l'accorgersi che gli aspettavano un indeterminato numero di giornate senza far nulla. Avrebbe, finalmente, potuto concedersi tutti i lussi che voleva - come se questo non lo faceva già prima di arrivare qui -; senza la gelosia della madre, e senza dei doveri, chi o cosa l'avrebbe fermato?

"Scusa. Posso chiederti un ultimo favore? Visto che sono nuovo, avresti una cartina della città? Sai...in modo da potermi orientare"

-Te ne posso fare una se vuoi..-

Rispose Mikoto,sbuffando per via del bluff del ragazzo: capiva alla perfezione l'animo umano e di certo non le era sfuggito quel tono particolarmente falso,seppur gentile e ben architettato, del ragazzo.
Con qualche semplice incantesimo creò una cartina ben fatta e particolarmente dettagliata di quella piccola città e gliela depose cautamente tra le mani.L acartina,oltre a segnalare luoghi e vie,informava la persona di orari di apertura e chiusura,particolari eventi,offerte e simili.

-Bhè prego-

Odiava quel suo tono saccente e quella sua compostezza ma le sembrava comunque un ragazzo interessante e intelligente.

Notò qualcosa di diverso nella ragazza Gerald, ma non se ne preoccupò più di tanto, anche se avrebbe voluto capire in cosa avesse sbagliato, qual'era stato il suo atteggiammento che aveva fatto innervosire la ragazza.
"Ti ringrazio ancora. Se non mi avessi detto che sei una professoressa avrei creduto che fossi del comitato di benvenuto..." sorrise leggermente, e poi riprese "...no, seriamente, grazie ancora. Spero di poter ricambiare in qualche modo. Idee?"

-Potresti accompagnarmi al mare.In questo periodo le tartarughine di mare emigrano e spesso sbagliano strada e si arenano.Ogni anno vado al mare e le rimetto sulla giusta via se sbagliano percorso.Vuoi venire?-

Si,non era certo una cosa entusiasmante ma doveva comunque farla,e quella sera c'era il più alto tasso di arenamenti secondo i suoi calcoli.

"Ne sarei grato" Rispose il ragazzo, senza pensarci più di tanto "Almeno, per una volta, sarei utile a qualcuno", e scoppiò in una risata.

"Dimmi solo quando!"

-Incontriamoci al mare,stanotte alle 3.00-

Si,era tardi,ma d'altronde era inutile arrivare presto e dover aspettare poi così tante ore

-La strada dovresti trovarla facilmente,se così non fosse basta che mi chiami ad alta voce e io arrivo subito-

Gli sorrise,lo salutò con un "A stasera" e scomparve nell'aria

"Alle tre, okay."
Fù questa la reazione del ragazzo, anche se quello che aveva in testa era questo:
"ALLE TREEEEEEE? Che diamine dobbiamo fare a mare alle tre? Ma le tartarughe non dormono alle tre di notte!!!!!"

"Mha, sarà meglio andare a riposare un pò. O sta notte non riuscirò a svegliarmi per le tre!" pensò il ragazzo, che iniziò ad addentrarsi nell'edificio.
Non aveva mai incontrato una ragazza così particolare, e soprattutto così mattiniera. Chissà, magari, prseguendo con il tempo, sarebbe potuti anche diventare amici.