Angel devil gdr home [anime~manga~yaoi~yuri~hentai~tutorial~contest]

C'era una volta...

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Mirabell
view post Posted on 11/7/2009, 18:33




In un luogo governato dalla magia dove sopravvive solo il più forte e chi è in grado di distruggere tutti i suoi avversari, una montagna si ergeva a separare due villaggi e, in essa, nascosta all’occhio umano, vi era una grotta dove dimorava La bestia.
I due villaggi ai piedi della montagna erano assai differenti; il primo, governato dai potenti demoni della luna, per cui la notte non porta mai sogni, non trattavano con la bestia e vivevano in un muto rispetto, si diceva che solo uno di quegli esseri l’avesse mai incontrata, l’altro villaggio invece ne era dipendente.
La bestia era in grado di portargli prosperità e ricchezza o dolore e malattia, per questo gli abitanti per compiacerla le portavano dei doni, doni preziosi, doni rari oppure doni vivi quando avevano bisogno di grandi favori.
Si diceva che la bestia amasse la carne di giovani fanciulle la cui verginità era ancora inviolata e che, per esse, ricompensasse gli abitanti del villaggio esaudendo i desideri di coloro che avevano rinunciato alla giovane vita, se però questa si fosse rivelata impura o non avesse posseduto ciò che la bestia desiderava, sventura, calamità e pestilenza si sarebbero abbattute su chi glie l’aveva donata e sull’intero villaggio.
Le leggende e le storie erano tutte vere.
La bestia dimorava nella caverna ed a ogni luna piena, come consigliato dai demoni della luna, il villaggio le portava un dono.
Dopo vari anni di benessere però si erano abbattute varie disgrazie sul villaggio, la cui origine ignota era stata attribuita alla bestia, insoddisfatta degli ultimi doni ricevuti.
Così Beast aspettava, aspettava con ansia che la luna sorgesse alta nel cielo, piena e luminosa, perché quello sarebbe stato il momento in cui un nuovo dono sarebbe giunto alla sua porta e, visti gli ultimi problemi del villaggio, si aspettava che fosse molto allettante.
Già immaginava di sentire le urla disperate e spaventate della gente del villaggio quando avrebbero scelto l’innocente creatura che sarebbe stata portata e legata a un albero ai piedi della montagna, nell’attesa che lui, con i suoi poteri, la trascinasse nella caverna, addolorata e spaventata per ciò che il destino le aveva riservato
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 12/7/2009, 23:29




Legato ad un'albero all'interno della foresta.
Cosa ci faceva lì vi chiederete?
Ecco.. se lo chiedeva anche lui, ma in qualche modo immaginava.. lui era il cibo, il pezzo di carne che avrebbe salvato il villaggio dalle catastrofi che si stavano abbattendo recentemente sulla loro gente.
La bestia era solita chiedere sacrifici vivi solamente in periodi rari, chiedeva carne animale oppure fanciulle vergini di cui non si sapeva mai la fine che avrebbero fatto; c'è chi diceva che le faceva diventare sue schiave, chi dice che se le mangiava e altre credenze senza fondamento.
Fattosta che gli abitanti del villaggio non volendo dare una delle loro splendide figlie in pasto al mostro avevano optato per lui, un ragazzino trovato per caso ferito e poi portato al villaggio nella speranza di avere nuove braccia per i campi; si erano accorti troppo tardi del fisico esile e femmineo del ragazzino, dei suoi lineamenti dolci e delle sue mani non adatte a lavorare.
Ariel è stato subito visto come un peso dai capi del villaggio, era buono solo a suonare per allietare le giornate.. il ragazzino non aveva mai parlato negli anni in cui era stato lì e proprioper quello la gente ha iniziato apensare che fosse pure muto.
Che dire... hanno però trovato il modo per renderlo utile a qualcosa.
Si sarebbe sacrificato per salvare la vita delle loro adorate fanciulle.
Così ora Ariel si trovava legato ad un albero in piena notte, aspettando che il destino sarebbe venuto a prenderlo
 
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Mirabell
view post Posted on 12/7/2009, 23:42




L’odore della sera, pungente e umido che richiamava a se la pioggia destò Beast dai suoi pensieri e quando l’essere uscì dalla caverna i suoi occhi solitamente viola diventarono rossi.
L’ora era scattata e la bestia era pronta a ricevere il suo sacrificio, i movimenti dell’animale che scendeva per la montagna erano silenziosi, né un suono né un alito di vento rivelavano la sua presenza, ma per chi possedeva un certo istinto, un silenzio così innaturale non poteva non giungere come monito, gli animali rifuggivano dal loro padrone e perfino le piante sembravano temere la sua ira, nel caso l’avessero fatto scoprire.
Quando avvertì il dolce profumo della sua vittima la bestia si leccò i denti aguzzi e brillanti, socchiudendo gli occhi bramosi di quel dono che troppo a lungo aveva atteso.
La trovò li dove doveva essere la fanciulla e con un solo balzo le arrivò di fronte, nascosto dalle ombre della notte che lo rendevano simile al peggiore degli incubi, con occhi rossi e bramosi e una lingua scarlatta che schioccava soddisfatta nella penombra.
La bestia alzò quindi il capo rivolto alla luna, emettendo un ruggito simile a un canto, spaventoso certo ma in qualche modo sublime, segno che aveva accettato colei che le avevano portato, afferrò quindi quel corpo liberandolo dalle sue catene, sentendolo magro seppur morbido al tocco e se lo caricò in spalla poiché era certo che non si sarebbe ribellato per paura, dirigendosi quindi al suo giaciglio…
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/7/2009, 00:26




Che diavolo.. ma allora la bestia esisteva davvero!
Ariel non ci credeva per nulla all'esistenza della bestia ma nell'attimo in cui si era trovato a fissare quei due occhi color sangue che a loro volta lo squadravano affamati e poi.. quell'ululato così animale.. così da bestia.
Nel momento in cui se lo caricò sulla spalla si ritrovò a scalciare come una femminuccia ma poi quando partì a razzo per dirigersi verso chissà dove, probabilmente però la sua tana, si aggrappò alla sua schiena per la paura di volare giù e il suo corpo si irrigidì in un attimo.
Nonostante la paura non emise comunque un solo suono.
"Oddio.."
Pensò tra se e se serrando a forza gli occhi
 
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Mirabell
view post Posted on 13/7/2009, 00:46




La corsa della bestia continuò per alcuni minuti che per gli esseri normali sarebbero stati giorni, teneva con un solo braccio il corpo della ragazzina che sotto le sue mani sarebbe potuta diventare poltiglia.
Aveva un buon odore non poté davvero negare Beast quando entrarono nella caverna, il villaggio avrebbe ricevuto parecchi vantaggi, si disse quindi rallentando la corsa fino a trovarsi nell’altro oscuro che era la sua dimora.
Da quel momento camminò con calma, l’interno della caverna non era lunghissimo, ma le ombre che si potevano vedere dall’entrata e che battevano sulle pareti la facevano apparire come infinita, nonostante fosse più buio della notte stessa, la bestia camminava tra quelle rocce appuntite e pericolose come se fossero steli d’erba che si piegavano al suo volere.
Portò quindi la ragazzina di fronte a un grande masso e vi poggiò un mano spingendolo poi di lato, la roccia immensa come un cagnolino docile assecondò ogni desiderio del suo padrone, mostrando una scala assai lunga rivolta verso il basso.
A ogni passo come se fosse la bocca dell’inferno quel luogo era più caldo e a ogni scalino che l’essere scendeva la luce aumentava, una luce creata da centinaia di candele che volavano a mezz’aria e creavano una luce fioca ma che mostrava chiaramente dov’erano, la casa della bestia.
Era un luogo enorme da cui era impossibile fuggire, Beast percorse con calma un lungo corridoio che come un ponte era sospeso sopra un baratro stracolmo di oro e gioielli che sembravano infiniti, oggetti puramente materiali, pericolosi per l’animo umano ma non per quello della bestia, sarebbe stato inutile dire alla ragazzina di non toccarli poiché probabilmente non sarebbe vissuta abbastanza da poter riammirare quel lago d’oro che sembrava addirittura scorrere sotto di loro.
Dopo averlo attraversato poi, giunsero in un luogo molto diverso che era illuminato non solo dalle candele ma da alcune rocce sulle quali batteva la luce, che cambiava colore diventando azzurra o rossa, donando un aria ancora più magica al luogo, nel quale in mezzo vi era come un enorme vasca naturale dall’acqua cristallina, dalla quale usciva un po’ di vapore, rivelando che era calda e accogliente circondata da quelle rocce candide e lisce.
E di fianco ad essa vi era un giaciglio, ma non uno di quelli normali coperti di paglia o fieno, nascosta da varie stoffe, il giaciglio della bestia era grande e lussuoso, su di esso c’erano stoffe pregiate, cuscini con ogni grado di morbidezza, dalle piume d’oca alla seta.
Era circolare e invitante, brillante come un gioiello, pronto ad accogliere chi volesse usufruire dei suoi servigi.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/7/2009, 01:09




Ariel si fissava attorno in maniera spaesata e per nulla affascinata, a lui non interessavano nè i gioielli nè le stofe preziose; dannazioe!
Gli piacevano però quel brillare dei gioiellie quella morbidezza che poteva gà immaginare del giaciglio solo che.. l'enorme roccia che chiudeva la tana rendeva impossibile ogni tentativo di fuga
Era praticamente una fata che stava andando in pasto al lupo cattivo.
Senza pensarci un attimo iniziò a dimenarsi con forza tra le braccia della bestia, provava a riempire la schiena dell'animale di pugni e calciaa contro il suo petto ma le proporzioni fisiche erano talmente differenti da rendere vano ogni sforzo che faceva.
Gli veniva da piangere ma poi si rincuorò pensando che, forse, essendo un maschio, riusciva a salvarsi dal diventare pappa per la bestia e che, se gli sarebbe andata bene, l'avrebbe lasciato andare e avrebbe distrutto il villaggio in preda alla collera.
"Non morirò qui"
Pensò tra se e se cercando di scappare dalla presa dell'altro
 
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Mirabell
view post Posted on 13/7/2009, 10:22




I movimenti della ragazzina come i suoi pugni e calci non ferivano minimamente il corpo della bestia, ma essa ne era infastidita, solitamente le sue vittime prese dal terrore rimanevano come morte, paralizzate, finché non capivano che era arrivata la loro ora e solo a quel punto si dimenavano cercando di scappare.
Ma come fuggire da quel luogo, da quella fortezza? Non c’era modo solo Beast poteva farlo perché la roccia dietro di lui si richiudeva sempre e l’aria presente nella caverna proveniva dalla pietra viva senza scorci o altro da cui poter tentare la fuga, l’unico essere che vi era entrato per poi sopravvivere era un amico della bestia l’unico che era quasi riuscito a sconfiggerla nonostante la giovane età e che proveniva dai demoni della luna.
Stufo dei movimenti della ragazza, il signore della caverna la afferrò con una mano per poi scaraventarla nell’acqua.

“Lavati o ti affogherò in quella stessa acqua”

Si, la bestia conosceva la lingua corrente, l’aveva imparata con gli anni, era divertente quando parlava così alle sue vittime, così che esse pensassero che forse le avrebbe risparmiate che avevano una possibilità di uscirne vive, poiché col dono della parola sembrava meno il mostro che in realtà era.
Guardò la ragazza nell’acqua e si tolse il pesante mantello scuro che usava per scendere dalla montagna, era imbrattato di sangue e terra, in modo da ricordare così alla bestia attraverso il suo odore quello che gli era successo nelle notti di raccolta come le chiamava lui, lo lasciò cadere quindi a terra in un unico movimento, calciandolo poi lontano.
Il corpo della bestia era ancora scosso da brividi di eccitazione, una nuova vittima, dopo tanto tempo aveva nuovamente voglia di un dono, dalle mani delicate e il viso a cuore, i suoi muscoli si flessero sotto i suoi movimenti e i capelli furono liberati dal cappuccio, mostrandosi in tutta la loro lucentezza argentata, mentre i suoi occhi rimanevano fermi sulla sua vittima.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/7/2009, 13:23




La fantomatica ragazza era immersa nell'acqua e fissava sconcertata la bestia.
Per quanto gli abitanti del villaggio avessero provato ad immaginarsela erano molto lontani dalla vera forma di quell'essere; se l'erano immaginata come un mostro, con un solo occhio magari, forse un drago, un orco o chissà cosa.. ma.. la creatura che Ariel aveva davanti era molto simile ad un essere umano se non in alcune particolarità, non assomigliava comunque ad un animale e, come se non bastasse, era in grado di parlare.
"Tu non sei la bestia"
Avrebbe voluto dire ma, in qualche modo, l'istinto gli disse di non aprire bocca e di limitarsi ad assecondare i suoi ordini, forse se sarebbe stato buono avrebbe avuto ancora più possibilità di uscirsene vivo.
Si girò quindi in modo da dargli la schiena e si sganciò le spalline del vestito azzurro, lasciando scivolare giù solamente la parte superiore poichè quella inferiore era blocata da na magnifica cintura d'oro all'altezza della vita; così, facendo attenzione chela bestia non si accorgesse della sua mancanza del seno incominciò a lavarsi, restando con i sensi allerta, pronto a coprirsi ad ogni passo in avanti dell'essere
 
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Mirabell
view post Posted on 13/7/2009, 13:39




Timidezza, dolcezza e innocenza, tre caratteristiche che adorava almeno quanto detestava gli esseri troppo lasciavi e avidi, ricordava ancora quando agli inizi per chiedere i suoi servigi il villaggio aveva cercato di mandargli delle prostitute, delle sguattere e lui aveva reagito con cattiveria.
Non aveva mai amato particolarmente quella razza ma alcuni dei suoi componenti avevano qualcosa, come una scintilla, donavano una sensazione che gli procurava piacere.
E percepire quella ragazza nella sua vasca non lo disturbava, la sua carne doveva essere deliziosa e morbida sotto i denti.
La bestia fissò quindi quello spettacolo che si era girato come a volersi nascondere ai suoi occhi, che cosa inutile, osservò quindi il vestito scivolarle languido dal sul corpo sfiorando la superficie dell’acqua, mostrando la schiena e un accenno dei fianchi, peccato che fosse nascosta da quei capelli dall’aria morbida…qualcosa però non gli tornava, la ragazza era estremamente magra, solitamente le fanciulle del villaggio erano abbastanza in carne.
Figlie sia di nobili che di artigiani, erano sempre ben tornite, ma lei no, sembrava delicata come una rosa e non aveva detto una parola, non aveva urlato quando lui l’aveva afferrata e non era parsa minimamente stupita quando aveva sentito la sua voce, beh poco gli importava, voleva vederla da vicino, le guance e gli occhi che gli erano sembrati incredibilmente grandi quando nel buio della foresta li aveva sgranati per guardarlo spaventata.
Con una calma assoluta infatti, camminò verso di lei entrando nell’acqua che non si mosse di un millimetro al suo passaggio come se fosse ghiacciata, nonostante il dolce tepore che emanava.
Le arrivò alle spalle, poggiandogli poi una mano sui capelli spostandoglieli di lato, per scostarglieli su una spalla e poter ammirare così la schiena magra e candida, sembrava che quel corpo non avesse mai lavorato che fosse delicato come un fuscello, la bestia era stata veloce e silenziosa e si aspettò che la ragazza sobbalzasse nell’avvertire la sua mano sulle proprie spalle.

“Mostrati”

La sua voce era bassa, quasi baritonale, non aveva espressione in quel momento ma come aveva sentito la giovane poteva diventare un ringhio terrificante.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/7/2009, 14:00




Ariel sobbalzò di scatto sentendo la mano della bestia scostargli i capelli così da godere della vista della sua schiena esile, forse persino troppo per quella di una donna.
Cercò di respirare per calmarsi mentre un brivido le passò lungo il corpo e allungò le mani per riprendere i lembi del vestito e risistemarselo addosso, innocenza e sensibilità; non si sarebbe fatto vedere nudo sia perchè si vergognava del suo corpo e sia perchè se la bestia si fosse accorta della sua natura maschile non si sapeva come sarebbe finita.
Girò quindi solamente il viso di lato in modo da poter vedere l'esseredietro di lui e lasciare che l'altro studiasse i suoi occhi dal colore dell'oro, il suo viso dolce ed i suoi lunghi capelli chiari
-non volevate che mi lavassi?
La voce non era affatto da presa ingiro, era dolce e gentile; in parte anche sottomessa ed aveva un timbro che la faceva apparire perfetta per cantare dolci ninna nanne prima di andare a dormire.
Aveva imparato a parlare così per prostrarsi al nobile per cui allietava le giornate ed era certo che stuzzicare la bestia con un tono di voce divertito non era una grandissima idea.
Cercò di mantenersi il più calmo possibile poichè immaginava che la bestia, come gli altri animali, fosse eccitata di fronte all'odore della paura della propria piccola vittima.
 
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Mirabell
view post Posted on 13/7/2009, 14:20




La voce posseduta dalla fanciulla gli ricordava il suono di un usignolo, ma per quanto femminile aveva un timbro diverso da quello che aveva mai sentito, ma fu il tono la cosa che stupì più di tutto la bestia, era dolce e addirittura gentile, com’era possibile?
Pensava di sentire una voce vibrante di terrore o almeno di rabbia per quello che le era toccato, invece nulla, c’era stata persino una ragazza che l’aveva accusato di non essere la bestia tempo addietro, perché diceva che non era orribile come nei racconti, o almeno era quello che aveva detto…prima di finire come le altre, ma quella situazione era assai differente.
Quell’essere davanti a lui invece lo colpiva, forse fino al punto di irritarlo, si sentiva preso in giro, perché era così tranquilla? Perché non tremava, neanche alla vista di un uomo che era entrato nell’acqua mentre lei si spogliava…che cosa significava? Che il villaggio volesse fare incursione e ucciderlo e quella fosse un esca, oppure che quella ragazza fosse una sottospecie di angelo, felice di sacrificarsi per coloro che l’avevano offerta come antipasto al mostro…
La afferrò per un avambraccio tirandola a se, vicino al suo viso spingendola per una spalla, i suoi occhi erano grandi come li ricordava, ma non brillavano di divertimento al pensiero che potesse accadere qualcosa, che qualcuno la liberasse ad esempio, ne erano inghiottiti da quella disperazione di chi sa che non vedrà l’alba del giorno seguente.
Sperava…sperava ancora di salvarsi ma non era sicura neanche di quello, cosa tramava? La bestia e il suo istinto ormai erano davvero nervosi.
Annusò quindi il suo profumo, gustandolo unito al calore della vasca in grado di sciogliere la tensione e di rilassare i corpi.

“Cosa mi nascondi fanciulla?”

Il sussurrò era vicinissimo al volto della ragazza, poi Beast la lasciò in attesa della risposta, mentre standole davanti la bloccava, senza il bisogno di toccarla, da una parte c’era la fredda e dura roccia della caverna dall’altra la bestia i cui occhi incredibilmente viola cominciavano a prendere delle sfumature rosse.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/7/2009, 14:43




Ariel annaspò in cerca d'aria quando si accorse del cambiamento di colore deli occhi della bestia che, dal viola, stavano passando velocemente ad un rosso acceso.
Un'altro brivido di terrore gli attraversò il corpo e poggiò le mani sul bordo della dura roccia dietro di lei, come per appiattirsi maggiormente e scappare dall'essere che ora la braccava e faceva in modo che non potesse scappare.
-io.. non nascondo nulla, sarebbe una cosa stupida farlo, rischierei solo di farvi arrabbiare di più e poi non riuscirei nemmeno a scappare a causa del masso che è all'entrata della vostra dimora
Mormorò cercando di non fissare gli occhi della bestia che gli incutevano così timore e soggezione, non voleva finire cibo per animali ma.. se avesse scoperto che era un maschio forse avrebbe finito per malmenarlo e, vista la forza della bestia, non ci teneva affatto.
Voleva farlo calmare ma non sapeva assolutamente come
 
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Mirabell
view post Posted on 13/7/2009, 15:05




La bestia restava li ferma, gli occhi ancora screziati di rosso con l’acqua che gli arrivava al ventre, mentre fissava la ragazzina davanti a se che si aggrappava alla parete fredda della roccia, sentiva che non gli diceva tutto e voleva capire, detestava ricevere sorprese era sempre stato così.
Ma non avrebbe parlato, sentiva paura in lei, ma per assurdo non era rivolta tanto a lui quanto all’idea di dirgli la verità, quella situazione era quasi esilarante e il mostro non poté fare a meno di sorridere, per poi gettare indietro la testa e ridere, di una risata forte e musicale che attraverso i muri della grotta sembrò riecheggiare fino a diventare enorme e maligna.
La risata della bestia però non durò a lungo e lei avanzò verso la ragazza, un contatto l’avrebbe di certo spaventata e costretta a parlare, e mal che andasse a Beast piaceva leggere timore negli occhi delle fanciulle, la raggiunse quindi con estrema calma, si muoveva nell’acqua seguendo la corrente come se quel luogo fosse parte di se.
Poggiò poi un braccio vicino al volto della giovane sulla pietra umida e fresca che sembrò sibilare compiaciuta, mentre il volto affilato del demone arrivava vicino a quello della ragazza, passando la vista sui suoi occhi eccezionali alle labbra carnose, seppur abbastanza sottili, in qualche modo affascinanti.

“Pensi davvero che non lo scoprirò o credi di avere il tempo materiale per poter elaborare una scusa?”

La voce adesso oltre a essere bassa aveva un certo tono divertito, ma neanche il divertimento intaccava il fastidio della bestia, la sfortuna della ragazza era che già Beast era infastidito quella notte e sperava di trarre conforto dal suo sangue e dalla sua carne, poiché detestava la stagione degli amori ed essa era sempre più vicina.
Poi un dubbio colse la sua mente, forse la ragazza voleva nascondergli il fatto di non essere più pura? Oppure cercare di nascondere che il villaggio aveva voluto ingannarlo?
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 13/7/2009, 17:14




Lo fissò con attenzione ben sapendo quanto la bestia potesse essere pericolosa, aveva sentito molte leggende sulla sua crudeltà con chi cercava di ingannarlo ma in fondo lui centrava nulla; era colpa del villaggio che aveva scelto lui, rischiando di fare un torto alla bestia.
-io comunque non centrerei nulla, dovresti prendertela solamente con gli abitanti del villaggio
Ammise quindi cercando di schiacciarsi contro la roccia mentre chiudeva di scatto gli occhi per via della troppa vicinanza con l'altro, non gli piaceva assolutamente e quel braccio messo lì di fianco a lui gli impediva ulteriolmente di muoversi o provare una rapida fuga dal corpo dell'altro.
Che situazione era? lui non.. non voleva finire così!
Aveva paura, una fottuta paura e sentiva addirittura le gambe tremargli lievemente nell'acqua, se solo avesse potuto sarebbe tornato al villaggio, tutto piuttosto che stare lì!
 
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Mirabell
view post Posted on 13/7/2009, 17:30




La paura, eccola finalmente con quell’odore inebriante, la bestia non riuscì a non leccarsi le labbra soddisfatta, passandosi poi la lingua sui denti aguzzi e bianchissimi.
Si avvicinò ancora di più a lei, non la toccava col suo corpo, abbassò però il capo fino ad annusarle il collo, aveva un profumo delizioso, tirò quindi fuori la lingua per leccarglielo passandola poi su una guancia della ragazzina.

“Prometti veramente bene”

Le sussurrò quindi sulla pelle, mentre il naso della bestia gli sfiorava una tempia, poi con una mano gli afferrò il vestito strappandoglielo di dosso e li vide…la ragazza era troppo piatta…e non era decisamente una femmina.

“E così mi avete preso in giro”

Un sorriso si disegnò sul volto della bestia, un sorriso cattivo che gli fece uscire un canino dalle labbra, mentre i suoi occhi diventavano completamente rossi.
Era furioso, di una rabbia calma terrificante che non prometteva di restare a lungo tale, alzò la testa ringhiando ancora, ma questa volta non era un ringhio di gradimento e anche se erano nella grotta il villaggio l’avrebbe avvertito, afferrò quindi il ragazzo sbattendolo con più forza alla roccia facendolo voltare, avvicinando poi il suo viso a un orecchio, poggiando il mento su una spalla sentendo ancora il suo odore.

“Anche se sei un maschietto è sempre piacevole farsi qualcuno alla sua prima volta”

La sua voce era ancora bassa, ma più cattiva in qualche modo, Beast era calmo solo quando i suoi occhi possedevano le tonalità del viola e anche in quel caso non era gentile.
Affondò quindi i denti nello spazio tra il collo e la spalla del ragazzino, un morso decisamente doloroso e crudele, mentre strusciava la sua erezione tra le sue natiche, segno che l’odore del suo terrore lo eccitava almeno quanto la sua purezza.
 
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