Nuova vita,nuove abitudini

Felicitè e Alec era giunti,dopo una mattinata alquanto "movimentata",all'immensa libreria scolastica del primo piano,da dove si entrava attraverso una porticina minuscola che in realtà rivelava un immenso salone stracolmo di libri di ogni genere,magici e non.
Là,di informazioni,ce n'erano a vagonate e ci avrebbero potuto passare anche diversi giorni a scovarle tutte.
Felix mosse un passo verso un'altissimo scaffalone dove si ergeva,monumentale,la scritta: Demoni.

-Pare avremo parecchio da fare stamattina..cercavi forse qualcosa di un pò più specifico?-

Chiese ridacchiando divertito.In fondo anche lui era curioso di saperne qualcosa in più sui suoi potenziali poteri da demone,anche se aveva sentita in giro che erano abbastanza soggettivi e riguardavo,in gran parte,abilità specifiche che si erano sviluppate nella precedente vita.Però informarsi non era mai una cattiva idea,inoltre poteva scorgere una saletta da tè proprio adiacente alla biblioteca.Inutile dire che la sala era quasi vuota,bhè era abbastanza presto comunque.

“Direi di no, non ho la minima idea sulla mia origine a parte ovviamente il male che ho fatto in vita”

Si era limitato a dire Alec afferrando un paio di libri, simbologia demoniaca e reincarnazioni demoniache.
Si avvicinò quindi a un divanetto di velluto verde sedendosi, cominciando a sfogliare le prime pagine prima di uno e poi dell’altro per vedere se erano utili.

Felic invece aveva preso un manuale polveroso e,all'apparenza molto antico,da uno scaffale relativamente alto e ora si accingeva a sfogliarlo con molta cautela:Razze demoniache e origini-Poteri ed eccezioni.

-E' per questo che sei finito tra i demoni? per il tuo "lavoro"?...rimpiangi qualcosa?-
Chiese mentre dava un'occhiata al catologo delle razze...

“Non rimpiango nulla, era giusto che io lo facessi, ed è giusto che io sia finito qui”

Si limitò a dire Alec finendo di sfogliare il suo libro, sapeva che non poteva esistere un destino diverso per lui, dopotutto se si è il male, non si può diventare un angelo.

Sbuffò:non gli credeva affatto.

-Pensi di appartenere semplicemente ai demoni o credi di poter essere..che sò? Un Mago nero,un angelo della morte...un licantropo?-

Ridacchiò mentre sfogliava alcune pagine con scritti i poteri più comuni che potevano risiedere in ciascun demone.Il libro specificava però che molti dei poteri dipendevano dai trascorsi della persona,dalla sua vita sulla Terra,dalle esperienze e dalle capacità acquisite.

-A mio parere il solo modo per scoprire quali potrebbero essere i tuoi poteri sarebbe vedere questi fantomatici mostri nel Garden o aspettare che io ti faccia infuriare abbastanza da scatenare la tua ira-

Chiuse il tomo e lo ripose al suo posto sedendosi compostamente su una sedia lì vicina.

“Penso di essere un comunissimo demone”

Disse divertito Alec, richiudendo il libro, per poi ascoltare con attenzione le parole dell'altro.

“L'idea del garden non è male sai, non ci sono mai stato”

Rispose quindi dando voce ai suoi pensieri, avvicinandosi poi al ragazzino, sfiorandogli distrattamente una mano nell'allungare gli occhi sul suo libro.

“Ma se vuoi provare a farmi arrabbiare...prego”

Sorrise quindi maliziosamente, leggendo il titolo del volume per rinfrescarsi la memoria.

-Un comunissimo demone? Non è da te-

Ridacchiò sommessamente guardandolo altrettanto maliziosamente.
Quel giochino di sguardi taglienti e parole appuntite lo stava divertendo oltre ogni limite,ma d'altronde tra loro due avvertiva sempre una scarica elettrica che, talvolta, si manifestava in urli e sfuriate,ed altre invece in un semplice gioco spassosissimo.
Quindi ricambiò con un'occhiatina e sfiorò,sempre casualmente,ovviamente,la sua mano affusolata,per poi dire,con aria altezzosa:

-Non ho nessunissima voglia di farti infuriare-

“Sarà”

Rispose con calma il demone, controllando un altra volta il libro che aveva in mano.

“E tu sentiamo cosa saresti e che genere di potere usi esattamente?”

Chiese quindi divertito, andando a sedersi su una sedia della biblioteca, fissandolo così dal basso verso l'altro, probabilmente per la prima volta da quando si erano conosciuti.

-Io sono un angelo,non si vede per caso?-

Disse ridacchiando e facendo una giravolta su se stesso,giusto per pavoneggiarsi falsamente.In realtà non aveva la minima idea di quali fossero i suoi poteri,così,colto alla sprovvista,decise di improvvisare.
Fece un respirone e tentò di concentrarsi su un oggetto qualsiasi,che poi era la sedia di Alec,e,senza alcun preavviso,la sedia scomparve lasciando Alec col,come si suole dire,il culo per terra.

-Oh bhè,pare che questo sia uno-

Alec rimase alquanto sorpreso, non tanto dalla sparizione della sedia, ma più nel sentire che fosse un angelo.

“Non lo avevo notato”

Rispose quindi maliziosamente alzandosi, senza nascondere un leve ghigno sul volto.

“E sentiamo l'hai mandata da qualche parte o l'hai polverizzata, la sedia?”

Chiese quindi divertito, chissà dov'erano le sue alette se era un angelo.

-Non so,ho improvvisato-

Rispose,esaltandosi e divertendosi all'inverosimile

-Cos'è quello sguardo da maniaco?-

Chiese,sinceramente interessato.Bhè? davvero non aveva notato che fosse un angelo?

-Vuoi uccidermi? Sei uno di quelli che detestano gli angeli?...forse è per questo che non andiamo tanto d'accordo-

Ridacchiò nella sua direzione,provocatorio.

“Non ho avuto il tempo per odiare ancora qualcuno, mi spiace”

Disse bonariamente Alec, spolverandosi con le mani i pantaloni.

“Ma ti sarei grato se evitassi di far scomparire gli oggetti, non voglio un richiamo dalla direttrice della scuola, dicono sia tremenda”

Sorrise quindi divertito, facendo qualche passo verso di lui.

“Beh non avevo notato che eri un puro angioletto viste le tue reazioni”

Lo canzonò quindi, abbastanza carinamente visti i suoi standard.

-Obiettivamente,mi trovi così angelico?-

Chiese,sinceramente interessato.In fondo era da quando era passato a "miglior vita" che si chiedeva il perchè del suo collocamento tra gli angeli.

-Lo sai che non è vista di buon occhio la nostra...relazione?Un demone con un angelo?E' più probabile che ti puniscano per questo,sai?-

Scherzo,sempre maliziosamente e con allegria.

“E da quando avremmo una relazione?”

Rispose divertito il demone, impilando i libri che gli erano sembrati utili, per poi guardarlo attentamente.

“Hmm e poi non sei abbastanza angelico da farmi meritare una punizione”

Lo prese quindi in giro.

“Certo per il materiale scomparso della scuola potremmo rischiare”

Sempre a ribattere,puntiglioso come sempre,sotto molti punti di vista insopportabile,di nuovo,comunque ossessivamente Alec.

-D'accordo,questa "cosa" ti piace di più come parola?-

Si,aveva il potere di farlo innervosire subito.
Scosse la testa,sbuffando

-Te la meriteresti proprio una punizione-

Lo aiutò con i libri dirigendosi all'uscita.