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Spese casalinghe!, L'asta demoniaca

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Mirabell
view post Posted on 23/10/2009, 18:27





La stanza era immensa, metri e metri di parquet, circondati da brillanti muri scuri, con finestre altissime ed eleganti, nascoste alla vista da pesanti tende di raso rosso con decorazioni dorate, chiuse per impedire la vista a curiosi.
Le sedie di velluto rosso, erano poste ad anfiteatro in un perfetto semicerchio, davanti ad un palco in mogano, brillante nel suo antico splendore.
Le sedie erano li solo per gli avventori più ricchi che in quel raffinato club, compravano niente meno che schiavi, fedeli servitori che sarebbero stati ai loro ordini a tempo indefinito.
Gli avventori erano quasi tutti arrivati, i più timidi in cerca probabilmente di schiavi sessuali, indossavano pesanti mantelli di seta neri che gli coprivano il volto, usanza di quel luogo che trasudava ricchezza da ogni pietra.
Una trentina di figure scure, nascoste dai mantelli era nella sala, solitamente nessuno era così sfacciato da mostrarsi in viso in quel luogo, ma ovviamente c'erano sempre le eccezioni.
Darcy Lionel con lo sguardo furbo negli occhi e un sorriso smagliante, attraversava la sala con passo elegante e cappuccio rigorosamente abbassato, era un uomo ricco e questo lo sapevano tutti ma, quando prese posto alla prima fila, nella sua poltrona riservata, lo seguirono molti sguardi incuriositi e altri preoccupati.
Il capo della Dark room veniva di rado in quel luogo, era dedito a crearsi schiavi con la passione, non certo col denaro, nonostante amasse spenderlo nelle cose più assurde, tipo vestiti, oppure miniere di diamanti gestite da cuochi e agenti della sicurezza...sicuramente frutto di una truffa.
Una persona seduta accanto a lui si sporse un attimo per parlargli, ovviamente attratto da tanta avvenenza.

“Salve Darcy, è strano vederti a un raduno dell'asta demoniaca, un vero peccato che non sei in vendita”

Si potevano vedere occhi e bocca insignificanti da sotto il cappuccio, ma Darcy nascose il suo disgusto dietro un sorriso affettato.

“Non preoccuparti Samuel non dirò a tua moglie che sei qui”

Aggiunse solo, al che l'uomo diventando paonazzo per l'essere stato riconosciuto così, si alzò spaventato.

“E comunque tu, non potresti mai comprarmi, coi tuoi miseri mezzi”

Finì quindi di distruggerlo il maggiore dei Lionel, godendosi la fuga del momentaneo disturbo., amava avere il posto libero vicino al suo, così poteva poggiarci la giacca.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 23/10/2009, 19:09




La gente parlottava, si domandava tra se cosa facesse lì quel ricco imprenditore che avrebbe potuto avere chiunque ai suoi piedi ma, invece, si era abbassato ad andare a una tratta di schiavi che, per quanto famosa, non sarebbe mai stata all'altezza delle richieste di Darcy Lionel.
Improvvisamente il borbottio in sala cessò e una figura avvenente ed elegante fece la sua apparizione sul palco.
Pelle abbronzata e baciata dal sole, capelli a biondi e a boccoli che, lunghi, ricadevano morbidamente sulle sue curve decise e morbide, il fisico esile e magro e l'assenza di seno faceva capire alla gente aveva davanti a se un uomo, un ragazzo, dagli occhi verdeacqua e le labbra rosee e carnose.
Indossava una lieve e per nulla appariscente maschera nera che gli copriva solamente la zona attorno agli occhi; molto semplice ma d'effetto poichè il colore cristallino del ragazzo contrastava in pieno con il nero pece.
I suoi movimenti erano impeccabili e sicuri quasi come sapesse a memoria come doversi muovere su quel palco... inutile dire che la gente subito pensò che Darcy Lionel fosse lì per comprare quella gemma dalla bellezza impareggiabile ma, subito dopo, si accorsero che ad un polso di quel giovane ragazzo c'era una catena in segno di semi-libertà..
Probabilmente dunque lavorava per il vero mercante, o era il suo preferito, il quale ora era nel retro a osservare per l'ultima volta lo schiavo più bello che avessero mai preso; aveva deciso di soprannominarlo perla poichè egli non voleva assolutamente dirgli il suo nome. Era uno schiavo indisciplinato quello che avrebbero venduto oggi, il più bello della sua collezione, certo, aveva il fisico troppo esile per i lavori ma come schiavo di piacere sarebbe stato perfetto.. Il mercante si sfregò le mani immaginando quanti soldi avrebbe potuto fare con lui.
"Vi ringrazio per essere venuti"
Si inchinò lasciando che i suoi boccoli d'oro cadessero morbidi intorno al suo viso, sapendo di avere in pugno, con quella mossa, buona parte delle persone presenti in sala
"Oggi vi presenteremo pezzi davvero magnifici che non potranno mai mancare alla vostra collezione, vi proporremo magnifiche donne asiatiche dalle labbra rosse come il fuoco e innocenti ragazzini che non aspettano altro che prostrarsi ai vostri piedi"
Sorrise in maniera sicura mentre faceva entrare i primi quattro schiavi, tre donne, una bambina e due ragazze e un uomo sui trent'anni.
"Vorrei aggiungerre che il mio signore terrà per ultimo il pezzo migliore della sua collezione, è un esemplare magnifico ma ribelle e lo venderà solamente per una cospicua quantità di denaro, se la cifra offerta da voi non gli sembrerà abbastanza avrà la possibilità di ritirare dalla vendita il suo pezzo"
Fece un un nuovo cordiale inchino mentre, sensualmente, si avvicinava all'uomo in vendita e iniziava ad elencarne tutte le sue caratteristiche positive, evitando accuratamente quelle negative.. quel ragazzino era in grado di ammaliare la gente ed aveva una parlantina talmente sciolta che sarebbe riuscito a convincere chiunque a fare quello che voleva.
 
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Mirabell
view post Posted on 23/10/2009, 20:04




Una veela e neanche troppo forte che trucco meschino, furono le uniche osservazioni che Darcy fece sul ragazzo biondo dalla pelle abbronzata.
Uno schiavo mezzo libero che vendeva schiavi, che ironia, uno che aveva passato quella vita avrebbe dovuto difenderli, invece quello li vendeva beh....forse non era poi così male, considerò alla fine l'affascinante acquirente dai capelli neri come la notte e gli occhi scuri come ametiste.
Ascoltò con vago interesse le parole del biondino, notando stupito il bambino, non ricordava che vendessero schiavi già così giovani, comunque le donne e l'uomo non lo interessavano particolarmente, dopotutto non era li per il sesso.
Ebbene si Darcy Lionel non era li per avere uno schiavo sessuale, ma bensì una tata, non poteva però prendere una donna o qualcuno che fosse meno di incredibilmente bello, Jillian non lo avrebbe neanche considerato altrimenti, per di più gli occorreva una razza immune a un forte potere veela, certo al suo cedevano anche le veela, ma il figlio non era stato baciato così dalla fortuna.

“Un tritone...mi servirebbe un tritone o un veela”

Sussurrò tra se, facendo un movimento della mano che gli portò i capelli dietro un orecchio.
Chissà perché era incuriosito dallo schiavo “speciale” della serata, non perché fosse venduto per ultimo, facevano sempre così per accalappiare i clienti, ma perché il padrone poteva ritirare l'offerta.
Questo voleva senz'altro dire che si trattava di un pezzo raro e che probabilmente sarebbe costato parecchio.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 23/10/2009, 21:50




Vennero venduti velocemente tutti, il ragazzo dai capelli biondi aveva un fascino e un carisma fortissimo dovuto in parte alla sua natura Veela.
Ammaliava e seduceva i venditori che erano portati ad offrire sempre di più solamente per vedere lo sguardo del ragazzo posarsi su di loro e sorridere lievemente come ringraziamento.
I signori avrebbero ritirato a fine serata i loro premi, premi futili a detta del mercante che, soddisfatto dei soldi guadagnati fin'ora, decise di far scendere in campo il piatto forte e, uno schiavo, trascinò sul palco un'enorme gabbia coperta da un drappo di velluto rosso.
Il mercante fece la sua comparsa sul palco e fece un cenno al suo servo di andarsene, si mise quindi di fianco alla gabbia e con un sorriso soddisfatto diede una lieve carezza al telo mentre da dietro le sbarre dorate si sentiva un rumore di catene e, uno schiavo impertinente tentava di liberarsi
"Quello che vi sto per mostrare è la mia perla, un diamante grezzo che deve essere modellato dalle mani esperte di un padrone forte e esigente, che non si faccia addolcire da occhi da cerbiatto e tenga testa a chiunque"
L'uomo fissò il pubblico addocchiando e lanciando occhiate strane alle persone, è come se stesse valutando la ricchezza della gente presente quella sera e poi.. addocchiò Darcy e il suo sorriso divenne un vero e proprio ghigno.
Se fosse riuscito a vendere la perla a mister Lionel avrebe fatto un bel colpo
"questo pezzo non ha nulla a che fare con i precedenti, è il fiore all'occhiello della mia collezione ma, ahimè, non sono riuscito a domarlo"
Alzò lievemente il telo mostrando a Darcy delle lunghe e flessuose gambe color biscotto e una ciocca di capelli lunghi e mossi color cioccolato, alzò ancora di più e fece intravedere un fisico magro e esile, non debole, una pelle curata e dei fianchi deliziosamente stretti, adatti da essere abbracciati e cinti con passione.. e poi.. labbra carnose e rosse come ciliege.
Abbassò subito dopo però il telo, notando quanti sguardi curiosi ci fossero, gli occhi erano la parte che più preferiva di quello schiavo, e poi.. le espressioni che faceva.. era certo che se l'avesse mostrato anche i pesci più piccoli avrebbero cercato di averlo ma sinceramente il mercante aveva mirato sin dall'inizio ai pesci più succulenti.
"è un maschio, trovato svenuto sulle rive di un lago, deliziosamente inviolato, combattivo e orgoglioso. Lo mostrerò solamente alle persone che se lo potranno permettere. è un pezzo raro, la pelle è abbronzata e il fisico è esile, non è adatto ai lavori ma è istruito, conosce ogni genere di lingue e sono sicuro che farebbe una figura magnifica tra le vostre lenzuola, lunghi capelli color cioccolato e un'espressione orgogliosa."
Altri rumori provennero dalla gabbia, lo schiavo si ribellava come un piccolo leoncino.
"Prego chiunque non sia interessato di lasciare la sala, ora; per lorola serata finisce qui"
 
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Mirabell
view post Posted on 24/10/2009, 00:00




Che idiota, pensò Darcy fissando il mercante, offrire un bocconcino del genere e sperare che qualcuno si ritirasse, gli sarebbe bastato dire cifre alte e sarebbe rimasta solo la gente che contava.
Adesso invece non si sarebbe schiodato nessuno, sarebbero rimasti tutti fino alla fine anche solo per vedere chi fosse il fortunato, in grado di acquistare lo schiavo e chissà, forse tentare un rapimento più in la.
Il maggiore dei Lionel sbuffò decisamente, c'era troppa gente li e neanche appetibile, l'unico che rientrava nei suoi gusti era sparito per fare spazio a quello spocchioso mercante, beh a mali estremi avrebbe offerto un nuovo lavoro al piccolo chaffer del mercante.
Aveva notato le belle gambe e il corpo longilineo, di certo estremamente invitante, coi fianchi stretti e labbra carnose, pelle levigata, abbronzata solo lievissimamente, in modo da renderla dorata, segno che in origine era candida come il latte...Darcy adorava la pelle candida.
Ma a dire il vero non furono quelle seppur invitanti caratteristiche ad attrarlo, la sua attenzione era stata colta dalle parole, istruito e conoscitore di lingue.
Pensò che forse poteva in effetti acquistare qualcosa quella sera, dopotutto però era in dubbio...il ragazzo era inviolato a detta del direttore, quindi nessuno era riuscito a violentarlo per la sua forza, oppure era stato strenuamente protetto, riteneva la seconda più plausibile, un modo furbo per aumentarne il prezzo.
In effetti la cosa faceva gola anche a Darcy, un vergine, sarebbe finito più difficilmente tra le grinfie del figlio, poiché ancora ignaro e spaventato dai piaceri dediti alla carne.
Il padrone di casa Lionel, sogghignò, senza timore o fastidio che qualcuno lo notasse, poiché sapeva benissimo di essere la preda più ambita di molti venditori di classe, ma era curioso, voleva sapere qualcosa di più su quell'essere, fu per questo che con un gesto della mano, fece segno a una guardia di avvicinarsi.
Questa come in trance, che ancora sbavava sulle magnifiche gambe, i fianchi stretti e il petto invitante dello schiavo nascosto, si avvicinò a lui inginocchiandosi ai suoi piedi, al che Darcy rise divertito un istante, non stava neanche usando i suoi poteri, quindi una reazione del genere era gradita.

“Vai a dire a Meker, Mekre o come si chiama...ah si Merek, o al suo folletto biondo, che voglio sapere la razza dello schiavo.”

Disse mentre il povero ragazzo sbavava nel guardare le lunghe dita che slacciavano il pesante mantello di seta, che Darcy iniziava a non sopportare, vista la gente nella stanza e il calore che saliva a casa della loro stupida eccitazione.

“E fai in fretta, non voglio perdere tempo”

Concluse, concedendo un occhiata al giovane, penetrante e più che generosa, che lo rese assurdamente suo schiavo ab eterno, anche se a sua insaputa.
Di fatti la giovane guardia corse di filato, dal ragazzino biondo in parte libero afferrandolo.

“I..il...il si...signor...Darcy...vu...vuole”

Il poverino diventato di colpo balbuziente, ci mise un po' a porre la propria richiesta, ma a suo favore, si può dire che ci mise il massimo impegno.

“Sapere....delle caratteristiche sul giovane, hem...puoi andare a dirgliele...oppure di...disturberò il tuo padrone”

Sospirò quindi soddisfatto, osservando poi il ragazzino, era graziosissimo di certo ma...desso che aveva visto da vicino mister Lionel, lo trovava meno invitante di quanto l'aveva considerato prima, senza una ragione precisa.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 24/10/2009, 12:40




Il biondino sorrise soddisfatto, elargendo un lieve e divertito ghigno.
Bingo.
Avevano attirato l'attenzione del pesce più succulento nella sala, ora non dovevano far altro che invogliare il ricco imprenditore ad acquistare la loro merce ad un prezzo abbastanza alto.
Dorian, così si chiamava il piccolo ammaliante biondo che ora si dirigeva con passo sicuro verso il più bello dei tre fratelli Lionel.
Gli si fermò davanti e inclinò gentilmente il capo, parlando con voce calma e dolce come era nella sua natura fare, non perchè volesse sedurre Darcy ma perchè così gli era stato insegnato e con quella voce fatata era cresciuto.
"Signore vorrei davvero potervi elencare tutte le caratteristiche e le particolarità di questo essere ma vi assicuro che le mie parole lo sminuirebbero solamente; dunque mi chiedo se piuttosto che limitarsi a sentire me parlare preferite vederlo con gli occhi. Il mio signore sarebbe felice se saliste sul palco e foste voi ad alzare il drappo per poter essere il primo a godere della vista della perla"
Sorrise e indicò con il braccio la scala per salire sul palco, in fondo il mercante voleva venderlo a Darcy e sapeva perfettamente che mostrarlo per prima agli altri partecipanti all'asta non sarebbe stata una grandiosa idea, avevano già sbagliato a mostrarlo in parte a tutti ma non potevano far altrimenti per attirare l'attenzione di Lionel.. che avrebbero dovuto fare? prendere da parte il capo della dark room e mostrarlo solamente a lui? ovvio che avrebbe capito al volo che il loro obbiettivo era prendere soldi a lui.
"credo che tra le sue mani sarà il miglior amante che lei abbia mai avuto mister darcy, non ha mai emesso un gemito in vita sua ma le posso assicurare che con la voce che ha sarà sublime sentirlo pregare e contorcersi tra le lenzuola. Solitamente un pezzo del genere lo venderei ad una cifra ancora più alta ma, per mia somma sfortuna, non è adatto ai lavori"
Il mercante si era interferito e ghignava in direzione di Darcy, sembrava un vecchio maiale che sbavava deliziato dalla vista del giovane e dei suoi soldi.
Mister Lionel era bellissimo ma non per questo avrebbe fatto un prezzo più basso.
"Appena solleverà questo drappo rosso mi dica il prezzo che, secondo lei, questo schiavo vale; se raggiungerà il prezzo a cui lo stimo io sarà suo"
Era nuovamente calmo mentre sollevava un'orlo della seta rossa che copriva la gabbia e lo porgeva verso Darcy, lasciando che fosse lui a scoperchiare quella bellezza.
Bellezza che, da dentro la gabbia, era pronto a fissare truce e con aria di superiorità chiunque avesse osato rivelare il suo corpo nudo agli occhi dell'intera sala.
Era seduto, con le gambe piegate e lievemente spalancate, la pelle dorata risplendeva così come i suoi capelli mossi che scendevano lungo il suo corpo, coprendogli l'intimità e parte del petto, creando un gioco di vedo/non vedo che avrebbe fatto girare la testa a molti, le labbra rosse lievemente schiuse per prendere aria mentre gli occhi erano dello stesso colore dei capelli, color cioccolato, profondi, combattivi e espressivi.
Nonostante le mani legate da pesanti catene d'oro egli si muoveva lievemente nella gabbia, cercando di coprisi più che poteva e, tra se e se, cercava di capire chi fosse l'idiota che gli aveva fatto una cosa simile e che tra l'altro lo avrebbe valutato con un prezzo più basso di quanto valesse lui in realtà.
Perchè non sarebbe bastato nemmeno che ogni persona li fuori si vendesse il fegato per guadagnare i soldi che egli valeva. Era un tritone, dannazione! In fondo forse era persino un bene che il mercante non se ne fosse accorto perchè altrimenti gli sarebbe dovuto toccare di diventare il nuovo schiavo preferito del vecchiaccio.
 
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Mirabell
view post Posted on 24/10/2009, 13:32




Darcy Lionel, assai divertito nel vedere quel porco del mercante e quel ragazzino, sbavare più per i suoi soldi che per lui, non poté fare a meno di sorridere beffardo.
Non aveva voglia di alzarsi ma, la sua mania di protagonismo e la lieve curiosità di vedere il ragazzo che forse avrebbe comprato, lo convinsero a muoversi.
Si alzò con estrema eleganza, aveva deciso di non usare il suo potere veela quella sera quindi, era alquanto tranquillo, si sporse però in avanti, afferrando per un fianco il ragazzino biondo, cingendolo solo per avvicinarlo a se un istante.

“Non cerco uno schiavo da letto, per quello a me non serve pagare”

Gli sussurrò a fior di labbra, guardandolo coi profondissimi occhi, scuri ma per assurdo brillanti, lasciandolo poi andare come se non fosse nulla, come se la sua fosse solo una presa in giro nei suoi confronti.
Iniziò quindi a salire piano la scala e si emozionò lievemente, al punto che i suoi capelli si agitarono un solo istante, mentre afferrava con una mano, il pesante drappo che copriva la preziosa e appariscente gabbia dorata e in parte lievemente volgare.
Gli bastò un gesto veloce, per mostrare a tutti il contenuto della gabbia, con un gesto teatrale e magnifico, Darcy anche se non fosse stato un veela, avrebbe di certo conquistato tutti, era un genio nella sua arte e nel suo aspetto.
Alzò quindi lo sguardo sulla sala che fissava a bocca aperta il giovane, così lo guardò anche lui, aguzzando la vista.
Era un ragazzo dall'estrema bellezza, coi capelli lunghissimi, gli occhi in fiamme furiosi contro di lui, che l'aveva mostrato alla sala, le labbra piene e il corpo flessuoso.
Uno stupendo esemplare di...tritone...
Un sorriso decisamente affascinante e per niente duro si mostro sulle labbra del maggiore dei Lionel, aveva trovato quello che cercava, poco importava che il mercante e il nano biondo lo capissero, quel ragazzo era adatto ai suoi intenti, lo guardò quindi ancora, rendendosi conto che nessuno li a parte lui doveva aver identificato la sua razza.
Era furbo, con un incantesimo doveva aver nascosto le orecchie a membrana probabilmente blu come quel simbolo che aveva sulla fronte, per Darcy era facile riconoscere uno di quella specie, da quanto conosceva Donatien? Non lo ricordava neanche e poi ora c'erano anche nuovi tritoni a casa Vidal...e altri in arrivo...
Fece quindi finta di pensare al suo prezzo, che ovviamente gli era apparso alla mente appena aveva visto il giovane, passare da piccolo le estati a villa Vidal, era servito per farsi insegnare da Edward i trucchi di quel mestiere, affascinante quanto discutibile, per uno della sua levatura.
Comunicò quindi un prezzo abbastanza altro...ma lato per uno schiavo umano, dopotutto per quanto fossero furbi non potevano sapere che il prezzo reale del tritone valesse quattro volte tanto e lui fingendo grande generosità, avrebbe offerto il doppio della cifra che aveva detto, vedendo così di risparmiare, non sapeva in effetti di per se, quanto lui sarebbe stato disposto a offrire per quel giovane.
Gli aveva dato una possibilità perchè, aveva un aria decisamente carina e soprattutto intelligente, l'avrebbe visto girare qualche volta per casa quindi non voleva vedere un essere brutto tra le sue mura, inoltre forse Jillian gli avrebbe dato retta, aveva un debole per i vergini suo figlio, ma non sembrava troppo desideroso di privarli della loro purezza per assurdo.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 24/10/2009, 19:30




Il mercante sorrise furbescamente, ordinando al biondino di aprire la gabbia d'oro dove era prigioniero lo schiavo, Dorian, senza paura gli si avvicinò e lo condusse gentilmente fuori, lasciando quindi che il corpo della perla si flettesse e si stirasse, stanco ormai del restare troppo tempo seduto lì dentro.
Il biondino, senza che i padrone gli dicesse nulla, prese il magnifico drappo di seta rossa e lo avvolse attorno ai fianchi dello schiavo, rendendo la sua figura ancora più sensuale agli occhi del pubblico e cercando di tenere sulla loro merce l'attenzione di darcy.
Il giovane dai capelli lunghi e scuri si girò verso il ragazzino biondo e lo fissò un secondo prima di riportare l'attenzione su quello che sarebbe potuto diventare il suo futuro padrone, perfetto, un altro stupido con le tasche bucate, con i soldi da buttare e che, come al solito, non aveva neanche compreso il suo reale valore.. possibile che gli umani non sapessero vedere la reale bellezza di una persona? La gente non dovrebbe venir venduta così, all'asta, le persone dovrebbero essere libere di fare ciò che gli pare della propria vita ma non dovrebbero mai intaccare quella degli altri? Dunque perchè si comportavano così? Come faceva Donatien a trovare affascinante una simile razza?
I pensieri del giovane vennero però interrotti dal mercante che aveva ripreso a parlare
"è alto, e poi questo petto dorato farebbe un magnifico contrasto contro le sue mani Mister Lionel, sono certo che questo schiavo farebbe al caso vostro in ogni caso, qualunque cosa vogliate far fargli."
La mano unta del vecchiaccio aveva preso a vagargli sul petto e poi pian piano più in su, carezzando con il pollice le labbra della perla che si schiusero sensualmente, accettando di avere il polpastrello del proprio padrone in bocca..
L'idiota aveva abbassato le difese, troppo sorpreso e eccitato dal sentire l'umida lingua leccargli un attimo la pelle
"Vedete poi.. queste labbra sono rosse e carnos.. merda!"
L'aveva morso.
Davvero pensavate che il tritone si sarebbe lasciato manovrare da un essere di basso livello come quello?
I tritoni erano una razza magnifica, pacati e calmi quanto orgogliosi e saldi nei loro principi.
Il mercante si era portato velocemente al petto il dito ferito e fissava con sguardo furioso l'essere che gli aveva fatto del male.
Evelyne però era tranquillo e un'espressione lievementa autoritaria fece strada sul suo viso, ammonendolo, con gli occhi, di non provarci mai più perchè a lui non piaceva quando le persone si prendevano certe libertà con lui
"come vedete è alquanto indisponente, per questo lo do via"
Parlò per l'ultima volta il mercante che fulminò con lo sguardo la sua preziosa mercie che, dopo una leccata di labbra, si rimise composto, con i polsi che gli dolevano per via delle catene
 
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Mirabell
view post Posted on 24/10/2009, 20:59




Darcy, neanche a dirlo cominciò a ridere di gusto, poggiandosi una mano su una tempia, mentre la risata gutturale usciva calda e fascinosa dalla sua gola candida, facendo prendere un colpo a metà della gente in sala.
Perfetto, era perfetto! Certo se avesse morso Jillian, sarebbe stato un guaio, ma il maggiore dei fratelli Lionel, non credeva che fosse così stupido da attaccare la mano che gli dava da mangiare e che non voleva ferirlo.
Fissò ancora il venditore, chissà che fatica era stata tenere quel ragazzo, senza colpirlo con troppa violenza o ferirlo, per evitare di lasciargli cicatrici.
La sala fissava ancora attonita il palco e qualcuno, anche se in silenzio cominciava a pensare che quel ragazzo bellissimo non fosse un buon acquisto, mentre altri i più sadici e crudeli al contrario, iniziavano a trovarlo davvero interessante e speravano che mister Lionel non facesse la sua offerta, poiché battere Lionel a un asta, perché questi non aveva semplicemente più voglia di fare offerte, voleva dire attrarre la sua attenzione.
E ti andava bene se gli piacevi, ma in caso contrario si sarebbe vendicato, portando sul lastrico chiunque osasse sfidarlo, facendogli poi provare il suo potere, al punto che nessun altro sarebbe mai più stato in grado di farlo eccitare, portandolo a un eterno e doloroso languore.
Darcy fece un passo verso lo schiavo, un passo leggero, mentre muoveva una mano candida poggiandola sulla pelle ambrata della sua fronte toccando con un solo dito il tatuaggio.

“Non mi sbaglio mai...”

Sussurrò quindi, sorridendo amabilmente, per poi ritrarre la amano e fissare i suoi occhi di brace.

“Te la cavi con i bambini?”

Furono quindi le sue parole, che fecero di colpo chiacchierare la sala, tutti si chiedevano perché gli avesse posto quella domanda, che Darcy Lionel volesse dei figli? Ma ne aveva già uno no?
Le sue parole non avevano senso per gli avventori dell'asta, ma poi quando uno disse.

“Vorrà solo prenderlo in giro!”

Le voci cessarono, ma gli occhi di Darcy erano fissi sul bel tritone.

“Se pensi di cavartela farò un offerta per te, altrimenti ti saluterò facendoti i miei migliori auguri”

Quelle furono le sue ultime parole sussurrate dalla sua voce dolce e profonda al che la piccola folla si esaltò, c'era chi rideva e chi guardava con bramosia il giovane, per loro quel ragazzo non avrebbe mai detto di si a Darcy, era così orgoglioso, quindi sarebbe rimasto all'asta per loro che ci avrebbero fatto ben altro.
Dal canto suo il padrone della Dark room continuò a guardarlo, abbastanza annoiato ormai dalla situazione, aveva decisamente sonno, non era stata una grande idea scopare tutto il giorno prima di arrivare li, ma voleva evitare che il suo potere spingesse tutta la gente della sala a saltargli addosso, l'odore di sangue e morte era difficile da togliere dai vestiti e quella gente era troppo brutta, perché il giovane dalla pelle lattea la risparmiasse.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 25/10/2009, 22:42




Il chiacchiericcio iniziò anche tra gli schiavi che, sorpresi e attoniti, si chiedeva come mai darcy Lionel fosse interessato nel sapere s euno schiavo come "la perla" avesse conoscenze su bambini.
Che il riccastro volesse un erede?
Evelyne fissò con attenzione la figura davanti a lui, cercando nei suoi occhi una risposta che sarebbe riuscita a soddisfare le esigenze del giovane e quindi l'avrebbe portato via dalle mai sudice del mercante.
Ponderò ogni possibile soluzione prima di fissare con occhi calmi la sala e poi tornare a guardare con occhi calmi e sicuri di se il giovane Lionel
"Nella mia terra natale la cosa più importante per un essere è la crescita, crescita di se stessi e della propria zazza, proprio per questo ci insegnano sin da subito a come prenderci cura di noi stessi e dei cuccioli"
Il mercante fissò stranito la sua merce, da quando in qua apriva bocca? solitamente a quel ragazzo doveva cavargli fuori le parole di bocca poichè egli non era solito fare amicizie o parlare con gli altri schiavi, spesso lo si poteva vedere con un diario logoroe una piuma scrivere qualcosa ma.. nulla di più
"Siete soddisfatto dalla mia risposta?"
Domandò retorico evelyne mentre muovea un secondo il collo, facendolo scrocchiare per poi scostarsi dal viso una ciocca di capelli con l'aiuto delle mani ancora legate.
La prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata chiedere che gli venissero tolte poichè, a furia di sfregare, riusciva a vedere la pelle rossissima e irritata, maledizione a quel mercane e alle sue idee malate!
Il mercante perlappunto sorrideva soddisfatto e fissava il suo schiavo come se gli stesse dicendo "bravo, bravo, così ti ho insegnato", in realtà egli non gli aveva insegnato assolutamente nulla ma la sua smania di soldi e protagonismo lo portavano a pensarlo e a parlare a vanvera
"Dunque, come può vedere, non mentivo quando avevao detto che avrebbe fatto al suo cas, anche se, se posso permettermi, una persona del suo rango non dovrebbe andare a cercare in uno schiavo una possibilità di dare alla luce un erede."
 
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Mirabell
view post Posted on 26/10/2009, 00:51




“Quello che faccio non credo vi riguardi”

Il sorriso di Darcy era decisamente altero ed educato, ma per chi lo conosceva, poteva vedere un filo di fastidio, dato più dalla vicinanza del mercante che da altro.
Rivolse quindi nuovamente il suo sguardo scuro come la notte, a quello color cioccolato, simile alla brace dell'altro, sistemando un stante il proprio mantello nel riflettere, era decisamente una risposta completa, non aveva smascherato la sua razza e non aveva alzato il suo prezzo ottimo.
Alzò quindi una mano dopo aver finito, guardando il mercante.

“Allora conosci la mia offerta”

Disse al mercante, scendendo poi con estrema eleganza dal palco, mostrando il mantello che svolazzava ai presenti nella sala, lasciando che chiunque volesse, salisse e ponesse le sue domande e provasse a vedere come fosse per bene la perla.
Di suo Lionel si chiedeva chi avrebbe osato sfidarlo, anche solo per cercare di entrare nelle sue conoscenze, ma si aspettava che non fossero molti i coraggiosi, anche perché furbamente non aveva usato il proprio potere quella sera.
Si sedette quindi nuovamente al suo posto, massaggiandosi con una mano il collo, nell'osservare il ragazzo massaggiarsi i polsi, dovevano fargli male quelle catene ma...gli donavano alquanto si disse.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 29/10/2009, 08:29




Il mercante era soddisfatto del suo operato, Darcy Lionel aveva fatto un'offerta per il suo fiore all'occhiello ed era certo che nessuno potesse dargli tanti soldi quanti glie ne aveva offerto mr lionel.
La gente fissava il corpo del ragazzo e poi ripensava al suo carattere che pareva pacato ma orgoglioso e fiero, non sapevano se tentare di accappararsi la perla, incombendo poi nelle ire della fortissima Veela, oppure restare lì, fermi, a guardare lo schiavo più delizioso tra tutti venir venduto.

Poi, con tutta la calma del mondo, un giovane uomo mosse il passo verso il palco.

Avrà avuto si e no venticinque anni anche se ne dimostrava molto di più a causa dell'espressione arrabbiata e cresciuta troppo in fretta; probabilmente era un ereditario di una grande fortuna, un novellino che non sapeva assolutamente cosa significasse andare contro Darcy Lionel.
"Offrirò una cifra maggiore di quella proposta dal vostro precedente aquirente se mi dimostrerete che il ragazzo è vergine."
Il volto era perfetto e un sorriso divertito spuntò sulle labbra del giovane temerario, ma, il mercante, non fu per nulla soddisfatto di questo nuovo acquirente; era davvero troppo povero per potersi permettere la perla.
Probabilmente bluffava.
Decise però di stare al gioco e, sotto gli occhi di tutta la sala, face vagare la mano fin sotto il panno rosso di seta e diede una lieve carezza al sesso dello schiavo, al che Evelyne arrossì lievemente e il volto solitamente calmo si incrinò mostrando gli occhi color cioccolata sorpresi e colti alla sprovvista.
"è la reazione di un vergine, non vedete? guardate la sua espressione sorpresa ma in fondo anche timorosa, pare non sia mai stato toccato da nessuno e mai, nemmeno da solo, abbia mai osato sfiorarsi"
Il giovane acquirente parve soddisfatto della risposta e, senza dire null'altro, si avvicinò al giovane schiavo, portando una mano sulla sua schienae facendola sivolare verso il basso fino a toccargli i fianchi stretti e le natiche sode, un sorriso da depravato gli naque sulle labbra.
Si accorse solamente dopo che le bocca de Evelyne si stava avvicinando al suo orecchio e lui, completamente in balia del suo sguardo ammaliante lo lasciò fare.
La bocca del giovane schiavo si mosse, sussurrando parole lievissime che nessuno a parte i due sentirono, non si sà cosa la perla disse ma la reazione dell'acquirente fù immediata.
Si staccò e con un viso furibondo alzò una mano pronto a schiaffeggiare la bellissima guancia dalla pelle ambrata dell'altro.
"Piccolo insolente!"
Urlò ad alta voce mentre, velocissimo, lo schiavo dai capelli biondi afferrò i capelli del giovane con una mano e glie li strattonò indietro a forza, impedendogli quindi di colpire la preziosa merce.
L'espressione del cucciolo era una calma furibonda, fissò con occhi assottigliati il povero che aveva osato alzare le mani su un loro schiavo e, tirandolo per i capelli, lo scortò gentilmenete giù dal palco, facendogli perdere la poca dignità che gli era rimasta
"la prego di sparire e non far rivedere mai più il suo viso da pezzente in questo posto."
Tutti gli uomini e le donne in quella sala elano eleganti e sapevano che le mani sulla merce altrui non bisognava mai alzarle poichè il valore dell'oggetto sarebbe sceso di prezzo e di bellezza.
Prima di venire scortato via, il giovane, lanciò un ultimo sguardo di odio verso lo schiavo che, tranquillo, lo fissava con occhi tranquilli e rilassati, come se non avesse appena fatto in modo che il giovane si autodistruggesse con le sue stesse mani.
Solo un lieve sorriso divertito sul viso di Evelyne faceva capire quanto fosse contento della fine che avrebbe fatto quel giovane.
Lo diceva sempre, dagli errori si cresce e quel giovane doveva rendersi conto che il mondo non era il suo parco giochi.
"vi chiedo scusa per lo spiacevole equivoco.. mister Darcy è ancora interessato all'acquisto?"
Domandò giustamente il mercante, lievemente preoccupato dell'accaduto poichè magari, facendo così, la perla aveva fatto scoraggiare persino Darcy Lionel ed in quel caso il suo più grande affare sarebbe sfumato in un attimo
 
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Mirabell
view post Posted on 29/10/2009, 11:12




Mister Linel non aveva fatto altro che controllarsi le unghie per tutto l'avvenimento, non aveva alzato la testa neanche quando quel moccioso aveva cercato di schiaffeggiare il suo prossimo acquisto.
Conosceva bene i mercanti dell'asta demoniaca, ed era certo sia del fatto che il ragazzo fosse vergine sia che nessuno l'avrebbe ferito, almeno finché i suoi soldi non fossero finiti sul conto di Merek
Alzò quindi con calma lo sguardo pigro sul mercante che gli aveva parlato, ricordando poi il rossore del tritone al tocco di quell'animale...Jillian si sarebbe davvero divertito, realizzò, prima di sorridere con noncuranza a Merek, guardando anche il ragazzino biondo, certo che era forte quel mezzo schiavo a battere così uno il doppio di lui.
C'era solo una pecca in tutto quello, quel ragazzino non era poi un morto di fame, avrebbe potuto offrire più della sua cifra che non valeva minimamente la perla, e non doveva conoscere neanche lui, quindi probabilmente faceva parte della famiglia di un gangster appena arrivato in città.
A pensarla così la perla, nome davvero inappropriato per quel ragazzo dorato si disse, diventava una merce pericolosa, sulla quale potevano abbattersi varie vendette e rapimenti.
Non era molto furbo il tritone, oppure non abbastanza cattivo, si disse alla fine, facendo un segno con la mano al mercante di non preoccuparsi.
Chissà perché visto che la sua razza era carnivora, non aveva lasciato che lo comprasse per poi ucciderlo e fuggire? Possibile che fosse così stolto da credere di poterlo fare con lui o col suo bambino...

“Non preoccuparti Merek, anche se l'avesse schiaffeggiato non avrei ritirato l'offerta, ma ti prego smettila di toccarlo o una forte nausea potrebbe costringermi ad allontanarmi dalla sala prima di aver versato il mio assegno”

Vista la grazia e l'eleganza usata da Darcy nessuno poteva pensare che avesse indicato il suo completo disgusto, per l'odore che il mercante poteva lasciare sul corpo della perla ma gli avventori, almeno la maggior parte, avevano capito che la battaglia era finita e che Darcy Lionel sarebbe uscito da li con quello schiavo per farne ciò che più gradiva.
Rimase quindi tranquillo sulla sua sedia comoda, fissando il numero di quel lotto, per poi alzarsi con calma e girarsi verso gli altri acquirenti.

“Se qualcuno vuole fare ancora offerte si sbrighi, sono stufo di stare qui e non mi interessa portarvi sul lastrico, quindi parlate adesso o tacete per sempre”

Disse quindi, sfiorando poi con la punta del dito indice il naso a patata del mercante, notando il contrasto tra la sua pregiata pelle di alabastro e quella rossa e orribilmente tumefatta del mercante.

“Muoviti a impacchettarlo e togligli quelle manette, tra un po' gli rovineranno braccia e mani, mio geniale Merek”

Concluse quindi dirigendosi all'uscita, insomma evitare a tutti i costi che lo schiaffeggiassero e poi fargli venire piaghe sugli avambracci, erano proprio degli...idioti.
E Darcy non aveva potuto impedirsi di prenderli in giro al riguardo.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 1/11/2009, 19:12




Merek fissò Darcy per un secondo di troppo, aveva chiaramente capito che mister Lionel non gradiva la sua persona ma non c'era affatto bisogno di darsi tutte quelle arie.
La sua fortuna la doveva solamente al fatto di essere una Veela, nient'altro, poichè tutti sapevano e credevano che Mister Lionel fosse una persona arida, senza alcun interesse se non il mero piacere e senza alcuna morale; molti lo definivano come un bambino che non sapeva distinguere nè il bene nè il male e quindi giocava con i sentimenti delle persone, prendendosi beffa di loro e del loro essere.
Se da una parte Dorian era felice che l'altro fosse scampato alle mani sudice di quel giovane, dall'altro aveva ancor più timore poichè Darcy non era solito prendere schiavi e quel giovane ragazzo dalla pelle abbronzata avrebbe potuto soffrire e spezzarsi il cuore esattamente come ogni singolo amante della Veela.
Perchè tutti prima o poi finivano nella rete di piacere tessuta dalle abili mani di Lionel.
Il giovane fissò quindi il mercante e sorrise divertito, nessuno si era mai preso beffa di lui e per un momento ringraziò quell'uomo per avergli donato un qualcosa di divertente nella giornata.
"Vado a prepararlo"
Mormorò solamente il biondino con un lieve sospiro stanco, aveva voglia di dormire, aveva passato tutta la giornata ad allestire il posto, a vestire e lavare gli schiavi più belli.
Evelyne dal canto suo si limitò a fissare con un sopracciglio alzato il suo futuro padrone e, con una rapida ghignatina in direzione del mercante, si voltò, seguendo la figura dolce e aggraziata di Dorian che lo conduceva nel retro.
Lì venne lavato e i suoi capelli vennero spazzati mentre un abito lungo, di colore bianco, gli veniva fatto scivolare addosso e una elegantissima cintura d'orata gli veniva posta attorno alla vita.
"Starai bene, nessuno schiavo è mai stato comprato da mister Lionel ma gira voce che sia una delle poche persone che non goda delle sofferenze altrui"
La voce melodiosa del ragazzino arrivò alle orecchie di Evelyne come una preghiera a stare attento e non fararrabbiare troppo Darcy poichè, Dorian, aveva perfettamente capito che tipo di ragazzo era quello che stava apprestando a vendere.
Un'occhiata stranita trafisse il giovane dai capelli biondi mentre lo schiavo si alzava di sua volontà e usciva dal retro, andando verso i due uomini; il mercante e mister Lionel.
Evelyne si passò una mano tra i lunghissimi capelli scuri mentre i suoi occhi color cioccolato viaggiavano verso il mercante e le sue labbra rosse si schiusero in un sorrisetto divertito.
Camminò con passi lenti e calcolati mentre il vestito bianco gli fasciava i fianchi e il petto in maniera divina, probabilmente Dorian aveva pensato apposta a lui quando aveva creato quel vestito.
Il mercante pendeva dalle labbra del giovane schiavo e si pentiva sempre di più di averlo dato via per un prezzo così basso, la reale bellezza di quel giovane non era paragonabile a quella di nessun'altro.. e lui non se n'era accorto... ma qualcun'altro si a giudicare dal fatto che l'abito e i gioielli che ora il giovane indossava erano appostamente studiati per far risaltare ancor di più la sua pelle abbronzata.
"Maledetto impertinente"
Ringhiò infuriato mentre il viso si arrossava di rabbia e i suoi occhi si dirigevano automaticamente verso il suo schiavo dai capelli a boccoli e del color del miele.
"L'ho semplicemente vestito mio signore"
Mormorò con un sorrisino furbetto il giovane, lanciando un'occhiata soddisfatta a Evelyne, era proprio vero che riusciva a far risaltare la bellezza di chiunque, però.. quello schiavo era diverso, insomma.. si vedeva, era colto, istruito, sapeva di essere bello e quindi giocava su questo, elegante e posato in qualsiasi situazione..
Che Darcy Lionel avesse capito che gemma preziosa avesse appena comprato?
 
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Mirabell
view post Posted on 1/11/2009, 20:28




Darcy dal canto suo si girò con calma a guardare il suo nuovo acquisto, era proprio adatto, continuava a ripetersi guardando la sua figura affascinante stretta in quel vestito bianco, coi fianchi fasciati dalla cintura dorata e la pelle color ambra più luminosa la sera.
Si limitò poi a guardare anche lo schiavo dai riccioli dorati, avere anche lui nel suo entourage non sarebbe stato affatto male ma, Merek non avrebbe mai ceduto qualcuno che poteva sfruttare in quel modo, che prendeva praticamente il suo posto.
La perla era stata ceduta, poiché troppo bella ed elegante, in grado di far sentire il mercante la nullità che era, aveva uno sguardo intelligente e attento, il corpo delicato ma forte e i tratti perfetti che non avrebbe mai avuto, oltre al fatto di essere notato da lui, sia che fosse una fortuna o no, altro avvenimento di certo precluso a quell'orrenda bestia.
Ma Dorian no, lui era un cioccolatino, usato come una bestia da soma, che controllava gli schiavi al posto suo, dirigeva l'asta e rimaneva passivo ai suoi assalti notturni, non l'avrebbe lasciato.
A quei pensieri, le labbra di Darcy si inclinarono per un solo istante donando al suo viso un espressione di intenso disgusto, che sparì all'istante, mister Lionel era uno specchio non mostrava praticamente mai i suoi sentimenti o il suo stato d'animo, solo la sua superiorità e la sua capacità di snobbare chi non gli interessava era sempre presente sul suo volto, unita a magnifici sorrisi di circostanza che solo un grande osservatore, di grande perspicacia e che gli fosse stato molto vicino poteva capirlo, ma non esisteva nessuno così fino ad ora.
Il guidatore della limousine scese quindi dal posto di guida andando ad aprire la portiera della macchina per il suo capo, prima di rivolgergli la parola con grande rispetto.

“Signor Lionel, vuole che facci venire un altra macchina per il suo acquisto?”

L'uomo aveva parlato con calma, fissando poi solo dopo Evelyn, al che rimase folgorato e affascinato e si sentì un idiota, di certo il suo datore di lavoro voleva viaggiare con quella splendida creatura.
Darcy dal canto suo scosse le spalle sorridendogli, Geoffry era un membro importante del suo staff, sposato con una donna giovane e bella, non aveva mai cercato di toccare il maggiore dei fratelli Lionel nonostante lo trovasse stupefacente e magnifico, così si era conquistato un po' di rispetto dal padrone della Dark room che gli permetteva di parlargli e di svolgere parecchie mansioni per lui a uno stipendio molto alto.

“No Gof, per oggi può venire con me”

Si era limitato quindi a rispondere il ragazzo dai capelli neri, regalandogli un occhiata di apprezzamento che fece arrossire l'uomo che, sentendosi immediatamente a disagio si inchinò grato di tale onore, per poi andare al posto di guida a calmarsi.

“Sali pure”

Fece quindi un gesto tranquillo rivolto alla perla, non pensava che sarebbe stato tanto sciocco da fare storie, con Merek che lo divorava con gli occhi e desiderava riprenderselo più che mai in quel momento.
Quindi Darcy si girò ancora una volta verso di lui con uno sforzo di stomaco, distogliendo poi immediatamente lo sguardo, per dirigerlo verso Dorian e sorridergli con calma, mentre gli occhi scuri e luminosi, sembravano volergli scrutare l'anima per poi estirpargliela dal corpo e divorarla, sguardo che qualche volta aveva, ma più solitamente tra le coperte.
Gli porse quindi un biglietto con una mano.

“Se decidi di ripagare la tua libertà e di venire a lavorare per me, sarò lieto di coprire la cifra”

Detto questo entrò in macchina, mettendosi comodo, incrociando liberamente le gambe.
 
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