Have a shower

Di amare solo te,di volere solo te....


Come una litania,dappertutto,sotto sopra intorno ovunque.
Anche sotto la doccia,con tutto se stesso,appassionatamente e completamente.

Più o meno,si,così si sentiva....probabilmente un pò in confusione,come in estasi,o in coma forse.Così consumato che lo mandava in bestia!
Così si sentiva,sotto la doccia,ad insaponarsi le gambe mentre l'acqua gli ricadeva addosso e dall'altra parte quel...farabutto di uomo lo aspettava,probabilmente conscio di tutto ciò,anzi sicuramente conscio ma irremovibilmente pacato.
Sbattè delicatamente la testa al muro come per darsi una calmata mentre regolava il getto dell'acqua sul blu in modo da darsi una bella vegliata e una rinfrescata.
Uscì dalla doccia tutto grondante e con l'accappatoio ben legato intorno ai fianchi.

Alec era stato tentato di entrare nella doccia insieme al ragazzino, ma questi era uscito prima che potesse fare niente.

“Ho sentito un tonfo prima, non dirmi che sei caduto”

Sussurrò quindi, mentre guardava il corpo magro coperto solamente dall'accappatoio di panno bianco, quel ragazzino era effettivamente strano, insomma lo invitava a fargli di tutto ma poi era come se si ritraesse da lui.
Si alzò quindi fissandolo.

“Chiudo la porta?”

Disse quindi fissandolo attento, dopotutto era un angelo, un ripensamento poteva anche esserci e lui era stato decisamente sfacciato.

-Ah...o-ora?-

Chiese,rossissimo in volto mentre giocava nervosamente con le sue mani.
Se lo voleva fare in uno squallido spogliatoio come una puttanella?
Evidentemente,si.

-Q-qua?-

Chiese di nuovo alzando lo sguardo liquido e puntandolo nei suoi occhi in cerca di una risposta:Voleva solo una botta e via?Usa e getta? una mezzoretta passata in modo diverso?
Probabilmente,si.

“Beh ammetto di averci pensato”

Aveva sussurrato solo il demone avvicinandosi, per poggiargli una mano un attimo su una guancia.

“Ammetto che la tua voce prima mi ha istigato come ben sai e vederti prima sudato e poi bagnato, non è stato di alcun aiuto”

Sussurrò quindi, abbassandosi per depositargli un lievissimo bacio sulle labbra.

“Ma devi anche ammettere che prendere una vergine in un posto simile non è da gentiluomini”.

Non rispose,lo coinvolse in un bacio lento,sinuoso,morbido e dolce.
Allacciò le braccia al suo collo stringendoselo vicino facendo scivolare una sua mano in una delle sue e portandosela sul cuore per fargli sentire come,assurdamente,batteva il suo cuore.
E continuò a baciarlo,lasciando che si immaginasse il suo cuore che esplodeva al contatto col suo corpo.
Poggiò le mani sul suo petto,spostando le labbra sul suo collo profumato e poi il naso,lentamente,e poi sussurrò:

-Portami in camera...Alec-

Dio,come lo desiderava! Le mani si spostarono sulla sua schiena accarezzandola e poi di nuovo sul petto.

“Ci vorrà un po' a dire il vero...forse è il caso...di calmarsi”

Sussurrò a quel punto il demone preso in contro piede.

“Desidero averti ma non...essere interrotto”

Sospirò quindi, sussurrandogli a un orecchio.

Tentò di modulare la voce con blandi risultati,fin'ora in fondo non era mai stato costretto a regolarsi,poi parlò:

-Allora..vuoi che rimaniamo un pochino qua?

Gli accarezzò una guancia posando a testa sul suo petto e sospirando indeciso sul da farsi.
Lo voleva davvero,in quel momento,senza freni.
E voleva quella sua dolcezza che così raramente gli mostrava e la sua passione che saltava fuori nei momenti in cui meno se lo aspettava,e voleva sentire le sue mani forti sul suo corpo e i suoi capelli accarezzargli il viso e....
Non resisteva più.

Il demone lo stringeva a se e tremava lievemente di desiderio nel sentire la sua voce, quindi non poté impedirsi di baciarlo ancora e ancora prima di riuscire finalmente a staccarlo da se.

“Se continui così non riuscirò a trattenermi”

Sussurrò quindi a occhi socchiusi.

-A-allora sbrighiamoci...-

Disse,riuscendo finalmente a modulare la voce.Accarezzò le sue mani,lentamente e ricambiò i suoi baci in uno strusciamento morbido e umido di labbra.

-Anzi,sediamoci un attimo..calmiamoci-

Ridacchiò,leggermente imbarazzato,portandolo a sedere su una delle panche in legno davanti alle docce.

Aleec decise di accogliere il consiglio e si sedette, anche se un po' infastidito.
Fissando il ragazzino che ora aveva i capelli scarmigliati e le labbra rosse, il che lo rendeva di certo più apprezzabile.

Poggiò la testa al muro,volgendo il suo sguardo dalla parte opposta a quella di Alec,modulare la voce l'aveva stancato incredibilmente e ora il suo petto si alzava e abbassava ritmicamente e la bocca si apriva e socchiudeva allo stesso ritmo del petto.
Non sapeva cosa dirgli,anche perchè la sua espressione infastidita non gli era sfuggita e non ne capiva certo la motivazione,chissà poi cosa avrebbe risposto alla sua domanda.Lasciò scorrere il tempo,l'eccitazione in corpo,la stanchezza addosso,la sua espressione in testa,il desiderio di vederne una nuova.
Strinse la panca con le mani mentre pian piano il so corpo andava asciugandosi.

Alec si era ormai calmato al che aveva sorriso tranquillamente per poi stiracchiarsi in grande stile, mettendo in tensione i muscoli delle braccia e del collo.

“Vediamo se riesci a ridurre anche me come l'idiota di prima”

Sussurrò quindi divertito tirando un asciugamano a Felicitè.

Afferrò l'asciugamano di riflesso per poi finire di asciugarsi addosso e riflettere attentamente sulla sua proposta che gli sarebbe sembrata davvero allettante se solo non fosse stato così stanco per via della maledetta voce.
Ponderò su cosa rispondergli ma capì che non avrebbe evitato la faccenda in alcun modo,così di mise addosso i boxer per poi liberarsi dell'accappatoio definitivamente e andare a fasciarsi le mani con numerose bende che usava sempre per combattere,avrebbe voluto veramente farne a meno ma gli erano indispensabili poichè diverse volte si era fratturato alcune falangi prossimali e aveva poi scoperto che per un fatto congenito le sue nocche erano estremamente sensibili e aveva un indispensabile bisogno di fasciarle onde evitare altre possibili fratture che,il medico così diceva,gli avrebbero i futuro causato problemi in qualsiasi cosa.
Si girò dalla parte opposta di Alec poichè sapeva che lo avrebbe sicuramente punto con qualche frase acida e perfida.
Quando ebbe finito se lo ritrovò davanti e il suo corpo riprese vigore e forza,ancora il suo desiderio di picchiarlo,che andava di pari passo a quello di farsi scopare,non era scomparso e anzi era ritornato più vigoroso che mai.
Parlò con tono roco,segno che il suo sforzo vocale gli sarebbe presto costato una perdita completa di voce per qualche giorno :

-Dove preferisci?-

"Sul ring che domande, un vero incontro si può fare solo li"

Disse il demone divertito, dandogli poi le spalle per fare strada, che dire aveva anche voglia di fare un complimento a Felix ma il ragazzino sembrava troppo desideroso di rompergli la faccoia per meritarlo.
Almeno si sarebbe liberato della frustrazione per il mancato assalto.

-Come vuoi-

Disse mentre ridacchiava e superandolo gli passava una mano sul fondoschiena perfetto in modo malizioso.Afferrò con la mano un lembo del suo kimono tirandolo verso di se in modo da toglierglielo di dosso e così,molto lentamente,il kimono passò sulle sue mani e poco dopo l'aveva fatto sparire in camera al sicuro.

-Allora saprai anche che un vero incontro si affronta pelle contro pelle-

La sua insicurezza spariva completamente quando si trattava di combattere.Gli si avvicinò come una lince e sussurrò,piuttosto rocamente:

-Nessuna regola,per quanto mi riguarda puoi anche legarmi...se ci riesci,chiaramente-

Salì sul ring e piegò l'indice facendogli segno di avvicinarsi:

-Vieni...