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Palazzo di Vivienne

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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 28/7/2010, 22:13




Ambroise apprezzò il silenzio e lo baciò ancora avidamente, avvertiva il suo corpo scaldarsi contro quello bollente di Maurice e la cosa lo eccitò, al punto che decise che il principe meritava che si impegnasse un po', e che quindi lo facesse urlare così forte da permettergli di eccitarsi tanto da venire il lui.
Il mago sorrise quindi nel bacio, mentre stringeva con forza i glutei del principe e sfruttando il fatto che fosse avvinghiato a lui, si alzò in piedi come se tra le mani avesse una piuma, lo sollevò quindi ancora sul suo sesso facendolo sentire in bilico, prima di provare il desiderio di spingersi con forza nel suo corpo.
Si abbassò quindi uscendo da lui, per poter poggiare il corpo magro e invitante di Maurice sul pavimento circondato di mappe e piani militari che erano caduti dalla scrivania, grazie alle loro azioni precedenti.
Il signore della foresta quindi si lecco le labbra piene, ancora umide della saliva dell'altro, prima di poggiargli entrambe le mani sulle ginocchia e spalancargli le gambe, abbassandosi quindi a baciarlo lievemente sulle labbra, per poi passare al petto e al ventre de giovane, lasciando una scia di succhiotti evidenti, prima di affondare un bel morso nell'interno coscia del principe, segno che era riuscito a far eccitare di brutto Ambroise.

“Fammi sentire le tue urla”

Sussurrò quindi leccandosi il labbro inferiore sul quale c'era una goccia di sangue dell'altro, prima di poggiarsi entrambe le gambe del ragazzino sulle spalle penetrandolo senza tanti complimenti, seppellendosi completamente nel suo corpo bollente, al punto che inarcandosi il sesso di Maurice si sarebbe sfregato sul suo ventre.
Si abbassò poi su di lui mordendogli il collo, prima di cominciare a prenderlo con movimenti lenti, profondi e forti che promettevano di diventare veloci e mirati appena le unghie del principino si fossero conficcate nella sua schiena.

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Mau alzò elegantemente un sopracciglio, primAmbroise desiderava che lui stesse zitto e poi invece gli diceva di fargli sentire la sua voce; era pura contraddizione!
Avrebbe volentieri protestato se non fosse che i movimenti del giovane lo avevano preso completamente di sorpresa e nel lasso di tempo in cui il principe veniva sollevato aveva di scatto abbracciato il collo del mago di riflesso e si fosse stretto a lui con più forza, finendo quindi col sospirare soddisfatto al contatto del suo corpo con quello forte del compagno.
Inutile dire che però quando finì steso sul freddo pavimento non fù esattamente contento perchè Ambroise non aveva avuto nemmeno la gentilezza dispostare le sue mappe, i suoi piani strategici da terra, forse lui abitava nella foresta ed era abituato a fare come più gli piaceva ma Mau era il principe e non si sarebbe di certo abbassato a concedersi ad Ambroise su un pavimento qualsiasi, era già pronto ad aprire la bocca per protestare con la sua lingua tagliente, per nulla imbarazzato dalla posizione od altro quando si ritrovò le labbra piene e morbide dell'altro che sfioravano appena le sue ed il prioncipino, troppo perso in quel lieve contatto e alla sensazione di contrasto tra la sua schiena resa calda dalla lingua, dalla bocca e dalle mani di Amb e le fredde piastrelle.
"Aspet... Ambrois-e!!"
Ringhiò, mordendosi le labbra, mentre il suo viso si inarcava indietro e le sue braccia si stringevano con forza attorno al collo del mago e le mani gli tiravano con forza i capelli, mentre la schiena magra si inarcava e le gambe tremavano appena al contatto con le spalle dell'amante.
Girò il viso di lato e ansimò con forza, tenendo gli ochci socchiusi e scuriti grazie al velo di eccitazione che li ricopriva totalmente e scorreva lungo il corpo di Maurice, infiammando ogni singolo punto che Ambroise mordeva o sfiorava.
"Dammi.. anf... di più..."
Mormorò quindi con voce bassa e sensuale senza rendersene conto, mentre il suo corpo si muoveva sinuosamente sotto quello del compagno, alla ricerca di più piacere e cercando di assecondare i movimenti dell'altro
 
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Mirabell
view post Posted on 28/7/2010, 22:35




Ad Ambroise piaceva sentire i gemiti di Maurice quasi quanto lo infastidivano però le sue idee idiote, insomma il principino cercava di dominare e di ordinargli di muoversi come voleva lui, quando era a terra con le gambe spalancate e dei succhiotti che gli percorrevano tutto il corpo, donandogli un aspetto osceno ed eccitante...gli amanti del principe avrebbero dovuto ringraziarlo, o forse no.
Sospirò eccitato mentre notava tutti i piani e le strategie da usare in battaglia attorno a Maurice, di certo stavano bene dove si trovavano, al che all'idea sorrise divertito, insomma c'era un principino che si lasciava scopare per terra nonostante fosse temuto nel suo regno e ammirato dall'esercito.

“Direi che ti sei comportato abbastanza bene”

Sussurrò quindi tra se, impedendo che Maurice potesse sentirlo, abbassandosi a baciarlo ancora, questa volta in maniera più violenta spaccandogli il labbro inferiore nella foga, affondandogli la lingua in gola, mentre afferrandolo sotto le ginocchia gli tirava su le gambe, piegandole fino al punto di mettere la schiena del principe in posizione verticale.
Avvertiva le sue mani stringergli ancora i capelli, essendo le sue braccia cinte al suo collo e decise di lasciarvele, passando poi la punta della lingua sulla scia di sangue creatasi da una goccia impertinente sfuggita alle labbra dell'altro, che passava sul suo mento e sulla gola.
Non avrebbe scommesso una sola delle sue pietre sul fatto che quel ragazzino sarebbe riuscito a farlo eccitare tanto, ma dovette ricredersi, a quanto pareva anche il signore della foresta poteva sbagliare.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 28/7/2010, 22:54




Il principino gemette apenna, chiudendo gli occhi di scatto e inclinando il viso all'indietro, dando più spazio alla lingua dell'amante e lasciando che i suoi capelli si spergessero insieme a quelli di Ambroise sulle mappe militari; provò una sola volta ad aprire gli occhi e la prima cosa che vide fù il magnifico petto chiaro di ambroise e poi una cascata di capelli chiari che fecero mugolare il povero Maurice, capendo finalemnete la posizione imabarazzante in cui era stato messo.
Non poteva muoversi, se non con gambe e braccia ma sarebbero stati comuqnue spreco di energie inutili dato che ora era Ambroise che teneva completamente le redini del gioco, in quella posizione Maurice era totalmente succube dell'altro, al punto che il rpicnipe non sapeva se sentirsi infastidito o mortalmente eccitato dalla cosa.

"Prendimi.. gh... fallo, perfavor-eh"

Bisbigliò con le labbra rosse di sangue e gonfie per i baci, sentiva Ambroise dentro di se, si sentiva completamente invaso e riempito ma il mago sembrva non voelrsi muovere nè dargli alcuna soddisfazione e questo fece scattare qualcosa in Maurice che gli graffiò con forza la schiena e gemette come un anmale in gabbia a cui viene tolta l'acqua.
Il corpo del principe tremò appena, mentre le unghie passavano dai solchi lasciati alla schiena fino davanti, acarezzare il petto forte di Amb e poi abbassarsi fino all'ombelico dell'amante e poi ancora più giù, fino a torvare la propria erezione rossa e viva e stringerla tra le mani, lasciandosi scappare un gemito liberatorio, mentre gli occhi scuri si aprivano e fissavano desiderosi quelli del mago, al punto che la bocca di Mau si aprì e si lasciò scappare un lieve ansimo, come un richiamo per invogliare Ambroise a dargli la soddisffazione
 
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Mirabell
view post Posted on 28/7/2010, 23:43




Ambroise guardò divertito ed eccitato allo stesso tempo, la piccola bestia da accoppiamento che Maurice sembrava essere in quel momento.
Aveva pensato di farlo abituare, visto che adesso tutto il suo sesso era dentro il corpo magro del principe, che si lasciava plasmare a suo piacimento, come cera tra le sue mani, ma a quanto pareva il giovane non era d'accordo col suo agire, al punto che gli aveva graffiato la schiena e cercava di attirare ancora di più la sua attenzione eccitandolo se possibile maggiormente.
Il signore della foresta si morse quindi piano il labbro inferiore divertito da tanta bramosia, poggiando poi una mano su una natica del principe allargandolo ancora di più, osservando lo spettacolo che le mani del ragazzo sul suo sesso gli regalavano inaspettatamente, prima di cominciare a spingersi selvaggiamente in lui, decisamente meno interessato a dargli piacere quanto a prendersi il proprio, mentre i suoi capelli accarezzavano ormai il viso del principe seguendo i movimenti ipnotici dell'uomo sopra di lui.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 10/8/2010, 22:14




Maurice gemette con forza, sentendo la schiena dolere co forza a causa della posizione per nulla comoda ma il principino non aveva la voce necessaria a lamentarsi poichè la sua bocca era impegnata a schiudersi e respirare affannosamente, con le labbra gonfie e il sangue che colava da quello inferiore spaccato dalla forza del bacio in cui l'aveva coinvolto Ambroise.
Il ragazzo prese ad accarezzarsi a ritmo delle spinte del compagno anche se riusciva a malapena a coordinare i movimenti della mano a causa della foga con cui l'altro lo stava penetrando, e questo a Maurice non dispiaceva affatto, al punto che gemette con forza, stringendo i muscoli attorno al sesso dell'altro, tenendolo stretto dentro di se.
Annaspò girando il viso e fissando i capelli chiari di Amb che si muuovevano e ondeggiavano a ritmo delle spinte e poi si univano ai suoi, creando un connubio delizioso.
Alzò quindi la mano libera e catturò una ciocca di capelli color della luna, tirandoli con forza verso di se e alzando di poco il viso, aprendo le labbra per catturare tra i denti le deliziose labbra rosse di Amb, dio era cosi buono che si sarebbe volentieri drogato di quell'abitante della foresta
"Ambbb..."
Miagolò a bassa voce, stringendo il suo stretto canale attorno al sessogonfio di Amb
 
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Mirabell
view post Posted on 21/8/2010, 18:35




Il signore della foresta si sentì stretto dalle calde carni del ragazzino e sorrise impercettibilmente, non si poteva negare che Maurice avesse un corpo eccellente, né che quello stesso corpo riusciva a eccitarlo e infiammarlo.
Seguì con una mano il fianco del principe mente lo vedeva ansimare e gemere il suo nome sotto di lui, col collo ancora in parte sporco di sangue e si infiammò ancora di più se possibile.
A quanto pareva il giovane era riuscito a eccitarlo abbastanza, lo strinse quindi a se Ambroise, mordendogli con forza un capezzolo, riversando il suo seme caldo nel corpo accogliente del principe, facendolo inarcare sotto di se, mentre sospirava soddisfatto, notando di sfuggita che il ragazzino era venuto ancora sotto di lui.
Si leccò quindi le labbra, alquanto sazio, ma conscio che avrebbe potuto continuare a scoparselo per ore, ma che dire, non si dedicava mai due volte allo stesso amante.
Uscì quindi dal suo corpo piano, dopo aver baciato ancora Maurice invadendogli la bocca calda con la lingua, prima di alzarsi, ergendosi sopra di lui ancora completamente nudo, quindi Ambroise uscì lasciando il giovane steso tra le carte e l'inchiostro che era caduto a terra durante il loro amplesso.
Ignorò quindi completamente uno degli amanti di Maurice che giungeva in quel momento per assolvere i suoi doveri notturni, tenendo dentro di se un certo astio che lo sorprese, poiché era stranamente simile alla gelosia.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 27/8/2010, 21:59




Quando il servo aveva visto uscire quel maledetto Ambrosiano dalla stanza del principe il suo ghigno di sodisfazione era mutato velocemente in una maschera irata e infastidita poichè non era possibile che Maurice avesse invitato quel ragazzo nelle sue stanze quando loro stessi, servi, abitanti del castello, potevano andare raramente nelle stanze del principe.
Quello era uno di quei rari giorni poichè il principe era provato e occupato nel cercare il apdre al punto che aveva chiesto al suo schiavo di passare lui stesso in camera e spogliarsi, aspettandolo nudo nel letto finchè egli non avesse finito di lavorare.
Però era chiaro coem il sole che quel nuovo arrivato non era di certo venuto lì per aiutarlo con le carte anche perchè insomma... era nudo e con una faccia tra il soddisfatto e l'infastidito.
Il servo aprì quindi la porta delle stanze di Maurice provando a non pensare a quel bellissimo ragazzo nudo che prima era stato col principe... oh, e a giudicare da come era ridotto il principe quell'ambrosiano si era divertito parecchio.
Un ringhio gli sorse naturale poichè come ogni amante di Maurice odiava essere rimpiazzato da qualcun altro appena arrivato e con, a suo dire, meno esperienza.
Si preoccupò solo un attimo che Maurice magari fosse stato violentato ma poi giustamente suppose che il giovane era abbastanza sveglio da ribellarsi da solo e uccidere la maggior parte delle persone quindi non c'erano problemi, il rpincipe doveva esser eper forza consenziente.
Maurice si mosse appena su un fianco, reprimendo un gemito di doore mentre le gambe che non sentiva più erano nude e abbandonate sulle mappe militari e le sued ita toccavano appena la zona dell'ombelico dove era rimasto un pò di seme; provò ad alzarsi dunque il principe ma i fianchi gli fecero amle al punto da lanciare un'occhiata assassina allo schiavo/mante che subito si chinò e lo prese in braccio accompagnandolo al letto e pulendogli poi le gambe nude e magre con un panno bagnato, togliendo il seme fuoriuscito di quel dannato Ambrosiano.
Fù quando ebbe finito il suo lavoro che lo schiavo si sporse e fece per baciare le labbra di Mau che la mano del principe si schiantò con forza sulla sua guancia, al punto di fargli voltare il viso di lato; Maurice infatti fissava il proprio schiavo come se volesse incenerirlo da un momento all'altro.
"ho avuto dell'ottimo sesso e il sapore delizioso di quel ragazzo è ancora percepibile sul palato e sul mio corpo, pensi che voglia rovinarmi venendo a letto ora con uno come te?"
Maurice era calmo mentre parlava, calmo e stanco ma dannatamente soddisfatto al punto che si chiese se per caso Ambroise sarebbe davvero tornato da lui per riprendersi un delizioso bis del divertimento avuto da quella sera. Che magari il giovane della foresta si fosse arreso al diventare uno dei suoi amanti?
A quel pensiero gli occhi di maurice brillarono di contentezza e soddisfazione e con un gesto eloquente della mano e non molto garbo cacciò via quello che doveva essere il suo amnate per la serata, delizioso certo ma appariva una nullità se paragonato al corpo che prima lo aveva posseduto.
Dannazione.
Avrebbe riavuto Ambroise.
Ecco l'ultima cosa che pensò Maurice prima di cadere in un sonno profondo e senza sogni, lasciando che lo schiavo rimettesse in ordine tutto ciò che loro avevano sporcato e macchinasse n piano per eliminare l'intruso dal castello e soprattutto dal letto di Maurice.
 
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Mirabell
view post Posted on 28/8/2010, 02:23




Percorse il corridoio con passo lento e calcolato, avvertendo a ogni minimo movimento del suo corpo i capelli accarezzarlo, danzavano sulla sua schiena in un organizzato disordine come se avessero vita propria e scegliessero sempre dove mettersi, per non infastidire il loro padrone rendendolo se possibile ancora più bello ed elegante.
Ambroise percorse con facilità la strada dalla stanza da guerra di Maurice al suo harem, ma non vi entrò, sapeva di non avere nulla da temere dagli esseri inferiori e insignificanti che lo abitavano, ma sapeva anche bene che dopo quella sera avrebbe avuto delle noie in un modo o nell'altro, da loro o dallo stesso principe, quindi voleva evitare tutti, almeno per un po'.
Cambiò quindi direzione in fretta dirigendosi verso la serra, un luogo che gli avrebbe obbedito e non solo, che l'avrebbe protetto e avrebbe combattuto per lui fino all'ultimo e una sicurezza tale, riusciva a rilassare perfino lui.
Ci mise quindi poco a scegliere il grande albero al centro della serra, su cui batteva la luce della luna lasciata passare dai pannelli di vetro, per poi sparire tra le sue fronte avvolto da una piacevole sensazione di quiete, una foresta come la sua dava molto lavoro a ogni ora del giorno e della notte, ma li in quel luogo sembrava tutto estremamente calmo.
Il signore della foresta socchiuse quindi gli occhi rilassato, deliziato all'idea che Morfeo l'avrebbe catturato in quella situazione, ma i pensieri tornarono in fretta alla sua mente, doveva tornare aveva degli obblighi, certo poteva assolverli anche da li ma non l'avrebbe fatto.
Oltre al fatto che al momento stava meglio a casa propria, non sarebbe mai stato lo schiavo di nessuno, tanto meno di un ragazzino viziato che era venuto a disturbarlo nella sua stessa casa, doveva muoversi e andarsene in fretta se aveva capito Maurice di certo non l'avrebbe lasciato andare facilmente, tanto più dopo la notte appena trascorsa.
A quei pensieri si sentì fremere per un istante, aveva avvertito una potente attrazione, non aveva desiderato Maurice in quel modo finché non era arrivata la notte, forse era troppo tempo che stava senza un amante oppure era proprio il principe, così arrogante, viziato e presuntuoso che aveva acceso quella scintilla in lui, gli piaceva pensarlo, si disse quindi mentre i suoi pensieri vagavano nuovamente, questa volta verso due stupendi giovani.
Alaine e Vanille, chissà dov'erano i suoi fratelli più vicini e come stavano, sperava che non si accorgessero della sua assenza, conoscendoli Alaine si sarebbe preoccupato sopra ogni dire e Vanille, oh quel ragazzo sarebbe di certo andato a cercarlo mettendosi nei guai...doveva avvertirli e doveva farlo presto si disse.
Gli sarebbe bastata una sfera di cristallo e dell'acqua purissima, a meno che non fosse riuscito a tornare subito a casa, quindi l'unica soluzione era andarsene, lui in fondo voleva tornare ma era bloccato perché quello stupido castello intravedendo qualcosa del suo sovrano in lui lo tratteneva senza una ragione, impedendo alla sua magia di raggiungere il massimo livello.
Sarebbe riuscito ad andarsene però ne era certo...
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 23/11/2010, 21:30




Certo, come no.
La mattina dopo Raven si era diretto a passo sicuro e tranquillo verso la serra e, esattamente come aveva previsto, trovò un Ambroise profondamente addormentato ma la bestia sapeva che nè gli Ambrosiani nè tantomeno la sua razza abbassavano le difese mentre dormivano; il loro ospite sarebbe stato pronto a difendersi in ogni qualunque momento se qualcuno avesse provato ad attaccarlo.
"Con la visita di ieri sera al principe hai scatenato l'inferno"
Parlò quindi con voce calma e tranquilla, sedendosi ai piedi dell'albero ove Ambroise dormiva ancora tranquillo, eppure il corvo poteva immaginare che in realtà l'altro lo stesse in fondo ascoltando grazie ai suoi sensi affinatisssimi.
Raven sorrise divertito al ricordo della sera precedente, alla scenata che aveva fatto quell'amante e lui stesso che mentre tutti si disperavano si limitava a ghignare divertito.
"L'amante della serata è tornato nell'harem disperato dicendo che Maurice l'ha rifiutato perchè aveva già avuto te e blaterava qualcosa del tipo che il principino gli aveva detto di andarsene che non voleva togliersi il tuo sapore dalla bocca"
Alzò gli occhi al cielo e rise a bassa voce, passandosi una mano tra i suoi capelli neri lievemente mossi.
"Sembravano tutti impazziti, quella maledetta stanza sembrava essere diventata peggio di un pollaio. Non ho mai visto gli amanti preferiti di Maurice così preoccupati"
Concluse quindi ghignando, osservando il vetro al di là della serra; certo non era venuto lì per scambiare quattro amabili chiacchiere con lui, voleva solamente fargli capire che in fondo certo lui era uno degli Ambrosiani più belli e poteva fare tutto quello che più gli pareva ma c'erano comuqnue persone che non lo volevano lì e che avrebbero fatto ogni cosa, non per cacciarlo via dapalazzo, ma per sbarazzarsi di lui.
Per quanto gli toccasse ammettterlo Raven non trovava spiacevole la presenza di Ambroise lì, perlomeno qualcun altro che sapeva tener testa alle idee folli e insensate di Maurice ci voleva.
"Se ti interessa il principe sta ancora dormendo quindi puoi girare liberamente per il castello ma non c'è alcun modo per uscire da qui."
 
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Mirabell
view post Posted on 23/11/2010, 21:59




“Uscirò quando avrò voglia di farlo”

Come Raven aveva giustamente intuito Ambroise aveva ascoltato tutto, era piacevole sapere che esisteva un altro essere dotato di intelletto tra quelle mura, ma che forse non conosceva bene il suo potere, quegli esseri inferiori non avrebbero potuto fare nulla contro di lui da li a mille anni.
Scese dall'albero volteggiando quasi a mezz'aria arrivando in piedi vicino a Raven, sedendosi quindi passandosi poi una mano tra i capelli che tornarono a posto nonostante avesse dormito su un albero.

“Ma grazie per l'avviso”

Sussurrò quindi, fissandolo attentamente con gli occhi verde-acqua le cui ciglia estremamente lunghe sembravano danzare su di essi.

“Immagino che meriti un premio”

Sospirò poi stiracchiandosi le braccia, afferrando poi la nuca della bestia, con la mano elegante affondandogli le dita lunghe tra i capelli, tirandolo a se per un bacio intenso, intriso di energia e potere, nel quale lo spinse ad aprire la bocca per lui per divorargliela, non gli avrebbe fatto avere problemi con Maurice, era solo che la mattina il suo corpo era alquanto reattivo.
Lo lasciò comunque dopo alcuni istanti, poggiando la schiena sul tronco.

“Mi infastidisce sapere che per uscire di qui dovrò ferirmi”

Ammise poi socchiudendo un istante gli occhi, poggiandosi poi comodamente sulla bestia.

“Eppure tu potresti uscire cosa ti trattiene? Il principe...non credo, altrimenti saresti altrove, conosco bene voi bestie”

Disse quindi divertito, ma dalla sua voce calda e profonda non proveniva alcun tono di rimprovero o altro.
 
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¤Devil†Lady¤
view post Posted on 19/6/2011, 20:37




Raven lo fissò con attenzione leccandosi le labbra in un gesto automatico, si sentiva pieno di energia nonostante si fosse appena svegliato ma ovviamente non l'avrebbe mai detto a Maurice altrimenti il ragazzino avrebbe trovato un nuovo pretestoper cercare di farsi baciare da Ambroise.
Diciamo che quei due davano spettacolo, era alquanto divertente e soddisfacente vedere il principe che veniva bellamente ignorato o rifiutato dal bel Ambroise; ah... in fondo la vita selvaggia un pò gli mancava, cavolo se il bosco si era riempito di esseri belli almeno quanto il giovane davanti a lui allora tanto valeva andare a far visita a Grifis e prendere l'occasione per cercare qualche sottomesso.
"Il vostro intuito e sottovalutato Ambroise, parlano del vostro intelletto, della vostra bellezza e della vostra vena malvagia"
Lo fissò quindi con gli occhi dorati calmi ma più caldi del solito, come se davvero dentro di se, in Raven, stesse bruciando un sentimento sconosciuto. Si passò quindi una mano tra i corti capelli neri mentre lo sguardo non lasciava quello di Ambroise, certo di non star parlando con uno stupido o un nobile qualunque del castello.
"Sono legato a questo luogo, come bestia sento questo castello come il mio terriotorio e vedo Maurice come un semplice umano che lo caplesta e che va tenuto sotto controllo. Il padre di Maurice è un ottimo sovrano e sicuramente il figlio non ha preso da lui. Il principe è davvero troppo immaturo per attirare la mia attenzione, tuttavia sono legato a lui seppur non direttamente"
Tirò fuori quindi le ali, stirandosi lievemente la schiena come se fosse indolenzito o gli facessero male
"Sono infastidito dal sentirmi legato a lui, eppure non è lui che mi interessa; sarà qualcuno però collegato direttamente con lui... ho pensato che fosse re Vivienne ma ahimè non è lui. Sono estremamente curioso a dir la verità"
Sussurrò infine con gli occhi che brillavano come quelli di una gazza ladra che decide il suo bersaglio, non accontentandosi dei gioielli e degli ori messi in bella vista; desiderando invece quelli che, seppur difficili da raggiungere, brillano più degli altri.
Strofinò il naso quindi sul collo di Amb sospirando soddisfatto
"Sei il primo ambrosiano che vedo, spero che non sarai l'ultimo; siete esseri piuttosto affascinanti"
 
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10 replies since 28/7/2010, 22:13   101 views
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